Agguato in Calabria, postino ferito a colpi di pistola

 Un postino di 29 anni, B.A., è stato ferito in un agguato consumato questa mattina nel centro di Reggio Calabria.

L'uomo, che non ha alcun precedente penale, è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola alle gambe e ad un braccio.Trasportato in ospedale, il 29enne non versa in pericolo di vita.

L'uomo era appena salito in auto, quando è stato affiancato da un ciclomotore con a bordo due persone col volto coperto. Uno dei due è sceso ed ha sparato alcuni colpi di pistola da distanza ravvicinata. I due sono fuggiti subito dopo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando provinciale che conducono le indagini. Sulla base della dinamica, gli investigatori ritengono che non vi fosse la volontà di uccidere. Pur non escludendo alcuna ipotesi, la personalità della vittima induce gli investigatori a ritenere che non si tratti di un fatto di criminalità organizzata.

Le indagini si concentrano adesso sulla sfera privata della vita di B.A..

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Buttava lettere e bollette nella spazzatura: postino denunciato dai carabinieri

I carabinieri hanno denunciato un 59enne, in servizio presso un Centro secondario di Distribuzione Postale della Locride, in quanto ritenuto responsabile del reato di “sottrazione e soppressione di corrispondenza”. Lo stesso è stato sorpreso dai militari dell’Arma mentre buttava della corrispondenza in un cassonetto della spazzatura.

Le indagini dei carabinieri erano state avviate diversi mesi addietro a seguito di un esposto - denuncia presentato da un cittadino, il quale lamentava il mancato o irregolare recapito della sua posta. In particolare la vittima aveva raccontato ai militari della Stazione a cui si era rivolto che, dopo essersi abbonato a una nota rivista informatica, aveva sollevato un contenzioso con la casa editrice poiché non gli erano stati recapitati diversi numeri del periodico. In tale contesto, aveva appreso dall’editore che il giornale veniva regolarmente spedito al suo indirizzo a mezzo poste. Tale circostanza lo aveva insospettito anche perché, da un po’ di tempo, anche tra vicini di casa, circolava la voce che lamentava il mancato recapito di corrispondenza varia tra cui anche bollette per la fornitura di servizi.

Gli inquirenti, all’esito di mirati servizi, sono riusciti a “pizzicare” sul fatto il dipendente, denunciandolo all’Autorità giudiziaria.

Fra la corrispondenza rinvenuta anche una bolletta Enel.

Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.

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