Registro tumori, Mirabello (Pd): "La copertura delle registrazioni potrebbe raggiungere l'80 per cento"

“A meno di un anno dall’approvazione in Consiglio regionale della legge n. 2 istitutiva del Registro regionale dei Tumori, ci troviamo oggi nelle condizioni di tagliare un traguardo molto importante ed anche impensabile fino a qualche tempo fa: ovvero, la copertura delle registrazioni sull’intero territorio calabrese dell’80 per cento”.

E’ quanto afferma il presidente della Commissione Sanità di Palazzo Campanella Michele Mirabello, all’esito di una verifica dello stato di attuazione della legge regionale, al centro, tra l’altro, di un intenso confronto e approfondimento con tutti i responsabili dei territori nel corso della seduta dell’organismo tenutasi ieri.

“Ciò potrebbe avvenire – spiega il presidente Mirabello - nel giro di pochissimi mesi, tenendo conto dei segnali positivi che giungono da più parti: il verosimile accreditamento ufficiale dell’ambito territoriale di Crotone - Cosenza che, proprio ieri, ha chiuso l’ispezione nazionale Airtum ed ancora lo stato di  avanzamento per l’ambito di Reggio Calabria, dove le procedure di accreditamento al Registro nazionale registrano rilevanti passi in avanti. Tutto questo è ancor più significativo se si considera lo stato di partenza che non era certo dei più felici, in quanto a disciplinare la materia era esclusivamente un atto normativo della  Giunta regionale del 2010, mentre, addirittura, la passata legislatura si era conclusa con l’approvazione nella Commissione competente di una proposta di raccomandazione mai sottoposta all’esame dell’Aula”.

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Operatività del registro tumori, Mangialavori presenta un’interrogazione

"Con legge regionale del 12 febbraio 2016, numero 2 pubblicata sul Burc 14 è stata disposta l’Istituzione del Registro tumori di popolazione della Regione Calabria. Tale disposizione avrebbe dovuto colmare un deficit significativo su un aspetto rilevante della vita socio-sanitaria regionale. La norma ha seguito un iter travagliato e si è conclusa con l’approvazione del testo così per come proposto dall’attuale maggioranza di centrosinistra”.

È quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori che aggiunge: “giova ricordare che al fine di migliorare la legge in argomento avevo proposto mirati emendamenti volti, appunto, a migliorarne l’assetto. Emendamenti, respinti dall’attuale maggioranza presente in seno al consiglio regionale. L’art. 3 comma 2 del testo licenziato dall’Assise – rileva l’esponente della Cdl - recita espressamente: ‘Ai responsabili dei registri di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria di approntare, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, le Linee guida regionali per la realizzazione dei tre registri e di seguire i lavori delle aree della Calabria non coperte da registro’. A distanza di qualche mese dalla sua approvazione, pertanto, si rende necessario procedere a una ricognizione sull’operatività e sull’efficacia della norma anzidetta.

Pertanto – conclude Mangialavori - ho interrogato il presidente della Regione per conoscere: se siano state elaborate e approvate tali ‘Linee guida regionali’; in caso affermativo, in che termini e sulla base di quale orientamento; in caso di riscontro negativo, le ragioni del ritardo di che trattasi; se siano stati attivati i registri per le province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria; quali siano i provvedimenti, le ricognizioni e i lavori realizzati, in merito, per le aree della Calabria non coperte da registro; gli eventuali risultati di questa prima fase applicativa della legge regionale di che trattasi”.

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Registro Tumori Calabria: criticità e soluzioni per l’attivazione

Si è svolta a Reggio Emilia dal 13 al 15 Aprile 2016 la XX Riunione Scientifica Annuale dell’Associazione Italiana Registri Tumori. Nell’occasione il Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese ha presentato un poster che illustra criticità e soluzioni per attivare e/o accreditare, nel minor tempo possibile, il Registro Tumori della Regione Calabria istituito con la  L.R. n. 2/16 che coprirà  tutta la popolazione  regionale  attraverso  le  articolazioni  provinciali  che saranno distribuite come segue: Registro di Catanzaro (accreditato in campo nazionale dal 2010 ed internazionale dal 2013) con la subarticolazione di Vibo Valentia (in fase di avvio), Registro di Cosenza con la subarticolazione di Crotone (sta per chiedere l’accreditamento nazionale), Registro di Reggio Calabria (avviato alla fine del 2014). Fanno parte del Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese,  oltre ai direttori dei 5 registri, il Dirigente Generale del Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie o un suo delegato, il Direttore Generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL), l’Assessore Regionale alla tutela dell’ambiente o un suo delegato ed il Presidente dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM, unico organismo deputato all’accreditamento dei registri tumori italiani) o un suo delegato. La composizione particolare del Centro di Coordinamento del Registro Tumori Calabrese  consentirà di effettuare il monitoraggio  dell’andamento delle patologie oncologiche regionali correlandolo inoltre alle problematiche territoriali dell’ambiente. L’illustrazione delle metodologie adottate per raggiungere l’obiettivo principale della legge regionale n. 2/16 (Art. n.1) e contenute nelle Linee Guida prodotte dal gruppo di lavoro costituito dai responsabili dei tre registri di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria (Art. n. 3 comma 2) è stata condotta, nell’ambito del convegno in oggetto, dalla Responsabile del Registro Tumori di Reggio Calabria (Dottoressa Filomena Zappia) che contestualmente è stata incaricata di premiare il Poster più significativo nell’ambito di quelli presentati nell’occasione. Nel corso dei lavori è stato eletto il nuovo Presidente AIRTUM, la dottoressa Lucia Mangone, che già fa parte  del Centro di Coordinamento calabrese in qualità di delegato del presidente uscente.

Registro tumori, partono le attività del Centro di coordinamento: ecco chi ne fa parte

La legge regionale n. 2/2016 ha istituito il Registro tumori della popolazione della Regione Calabria prevedendo l’istituzione di un Centro di coordinamento di cui fanno parte l’Arpacal, le Aziende sanitarie provinciali, il dirigente generale del dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie, i responsabili dei registri sub regionali di Cosenza-Crotone, Catanzaro-Vibo Valentia e Reggio Calabria, i responsabili delle sub-articolazioni di Vibo Valentia e Crotone, l’assessore regionale alla Tutela dell’ambiente ed il presidente dell’Associazione italiana dei Registri tumori (AIRTum). Ieri ha avuto luogo il primo incontro che è servito a fare un primo punto sulla situazione in cui versa la Calabria ed i primi passi per la piena operatività del Registro che farà tesoro del patrimonio di dati sanitari delle Aziende sanitarie nonché dei dati ambientali che l’Arpacal farà confluire anche attraverso il suo Centro Epidemiologico regionale Ambientale (CERA) che opera sul territorio al fine di studiare possibili connessioni tra emergenze ambientali e la mortalità oncologica. Hanno preso parte alla riunione, coordinata dall’assessore Antonella Rizzo, i dirigenti e i direttori generali delle cinque Asp calabresi, Filomena Zappia per Reggio, Antonella Sutera e Giuseppe Perri per Catanzaro, Maria Beatrice Grasso e Angela Caligiuri per Vibo Valentia, Carmine Spadafora, Sergio Arena per Crotone, Anna Giorno, Pietro Vaccaro, Mauro Raffaele per Cosenza, Maria Francesca Gatto e Giovanna Belmusto per l’Arpacal. Presente anche il delegato del presidente Oliverio per la Sanità Franco Pacenza ed il presidente della Commissione consiliare regionale Antimafia Arturo Bova.

Mangialavori spiega perché non ha votato la legge regionale che istituisce il Registro Tumori

"Inadeguata ai tempi  e destinata a sicura inefficacia. Queste le ragioni per cui non ho votato la legge che istituisce i Registri tumori per la Regione Calabria". Così il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori (CdL). "Essa, così per come ideata, e priva dei necessari emendamenti - che pure avevo puntualmente proposto - è destinata a un certo fallimento. La legge reca in sé lacune macroscopiche e insanabili incoerenze; ma soprattutto registra enormi vizi strutturali. Quali? Uno. Pensare a una legge di tale portata a costo zero è utopia pura. Ma soprattutto, - stigmatizza Mangialavori - fondare una legge su una delibera di Giunta regionale di ben sei anni fa è emblematico del modo di procedere dell’attuale maggioranza, perennemente in ritardo con la storia e avulsa dall’attualità. Due. Il Registro regionale dei tumori non esiste” - sottolinea l’esponente politico. “È ideata una rete di Registri destinata all’inefficacia. Tre. Manca un centro di coordinamento funzionale e organico. Quattro. Mancano in maniera delineata le Unità funzionali che dovrebbero operare nelle varie Asp. Cinque. Sui flussi informativi non c’è una sola parola. Eppure, tutto il nucleo di tale legge dovrebbe ruotare proprio su tali flussi" - rilancia l’esponente della CdL. "Inoltre, non esiste alcuno strumento rigoroso di rilevazione dei tumori, disciplinato per legge, nonostante il flusso altissimo di emigrazione calabrese per motivi sanitari e terapeutici. A ciò si aggiunga che spesso le diagnosi tumorali sono realizzate da cliniche private. Anche su questo - sostiene Mangialavori - il vuoto legislativo è assurdo. La materia dei flussi informativi è genericamente rinviata al Centro di coordinamento che, in assenza di una previsione normativa dettagliata, rimarrà del tutto impotente e non operativo. Sei. Inesistente un legame che, non va solo auspicato genericamente, ma normato, con i soggetti che possono contribuire alla rilevazione dei dati e alla prevenzione: Comuni, pediatri, medici di medicina generale, associazione di volontariato e fondazioni. Sette. Non è previsto nessun processo di estrazioni dei dati statistici sugli ammalati di tumore in riferimento a determinate aree geografiche comunali. Insomma - conclude Giuseppe Mangialavori - un impianto normativo che denota limiti politici invalicabili".  

 

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Consiglio Regionale: l'istituzione del Registro Tumori al centro della prossima seduta

Il Consiglio regionale della Calabria tornerà a riunirsi lunedì prossimo 8 febbraio alle ore 14:00. L’assemblea di palazzo Campanella, presieduta da Nicola Irto, esaminerà diversi punti all’ordine del giorno tra cui l'istituzione del Registro Tumori. L’agenda istituzionale prevede inoltre una successiva seduta nella giornata di martedì 16 febbraio, dedicata al question time e successivamente, così come concordato dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, si tornerà nuovamente in aula per il programmato dibattito sulla sanità. La data dei lavori sarà legata agli sviluppi del confronto in atto con il governo nazionale proprio su questa delicata materia. Si apre un mese nel quale il Consiglio regionale andrà a raccogliere i frutti dell’attività politico-istituzionale che a gennaio si è svolta nelle Commissioni e si è sviluppata anche attraverso l’ascolto degli stakeholder interessati ai diversi temi trattati – commenta il presidente Irto -. Il nostro obiettivo è garantire la massima produttività dell’Aula soprattutto sul versante della qualità dei provvedimenti approvati. Il Consiglio deve avviare una fase di semplificazione e razionalizzazione del corpus normativo regionale, ma rappresenta anche la sede istituzionale del confronto politico su temi che, come la sanità, interessano tutti i cittadini calabresi e su cui ci si attende un grande cambiamento".

 

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Regione, importanti provvedimenti approvati dalla III Commissione

Via libera all’unanimità alla proposta di legge “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale dell'endometriosi ed istituzione del Registro regionale” da parte della terza Commissione “Attività sanitarie, culturali e formative”, presieduta dal consigliere Michelangelo Mirabello (Pd). Il progetto normativo n. 15/10, d’iniziativa del consigliere Giuseppe Giudiceandrea, "pone i presupposti giuridici per creare una rete di assistenza alle donne che sono affette da endometriosi, diffondere la conoscenza, adottare provvedimenti finalizzati all’esenzione della partecipazione al costo delle prestazioni, e infine, sostenere la ricerca scientifica e le associazioni di volontariato". "Si stima che questa patologia cronica, debilitante e spesso progressiva - ha spiegato Giudiceandrea nel corso dei lavori - colpisca in Calabria 25 mila donne, interferendo sulla qualità della vita e determinando il 30-40 per cento dei casi di infertilità femminile". Parere favorevole  anche alla proposta di legge del consigliere Mauro D’Acri recante: "Integrazioni alla legge regionale 11 maggio 2007, n. 9 ‘Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2007, art. 3, comma 4 della legge regionale n. 8 del 2002’. Il progetto di legge scaturisce dall’esigenza di dare compiuta attuazione e definizione alla procedura di liquidazione dell’Ardis di Catanzaro, prevedendo e disciplinando il trasferimento dei 15 dipendenti all’Azienda Calabria Lavoro.  Al vaglio della Commissione, poi, la proposta di legge - su cui l’organismo si è ampiamente confrontato - per l’Istituzione del Registro Tumori di popolazione della Regione Calabria. Ne sono congiuntamente firmatari i consiglieri Giudiceandrea, Mirabello, Sergio e Bova. Sul riconoscimento dei diritti e dei bisogni delle persone con disagio mentale sono stati ascoltati Immacolata Cassalia (presidente dell’associazione “Insieme per la disabilità onlus”) e Saverio Pagnotta, presidente dell’associazione  “Pandora Onlus”. I rappresentanti si sono fatti portavoce della “drammaticità delle condizioni in cui versa questo delicato settore e delle difficoltà delle famiglie su cui vengono trasferiti i carichi di gestione e cura”. Sono stati infine auditi i medici delegati del Servizio SUEM 118 della Calabria: Francesco Masotti, Francesca Cortese, Rosario Pugliano e Teresa Scrivo. Hanno chiesto "una perequazione nell’inquadramento contrattuale ed economico che attualmente presenta in Calabria evidenti disparità con trattamenti ‘a macchia di leopardo’". I lavori si sono conclusi con una richiesta del consigliere regionale Flora Sculco (Calabria in rete) - subito accolta dal presidente Mirabello - affinché "venga audito in Commissione il Commissario dell’Asp di Crotone rispetto ad alcune notizie apparse sulla stampa - a seguito di un sopralluogo di alcuni parlamentari del Movimento 5 stelle - circa l’alta incidenza di patologie tumorali fra i dipendenti del laboratorio di analisi del presidio di Crotone".  "Esprimo il mio compiacimento sia per il tenore della seduta, improntata al dialogo ed alla partecipazione, che per l’esito dei lavori, con l’approvazione di importanti provvedimenti. Con il via libera al testo di legge sull’endometriosi, senza oneri per la Regione, viene dato un chiaro segnale di attenzione su una materia di evidente interesse e impatto sociale" - ha commentato il presidente Michelangelo Mirabello. "In merito all’articolato normativo per l’istituzione del Registro Tumori - ha proseguito il presidente dell’organismo - è stato avviato un proficuo dibattito con il supporto prezioso del Dirigente del Dipartimento della Salute, Brancati. Grazie al coordinamento della rete dei tre Registri sub-regionali di Cosenza-Crotone, Catanzaro-Vibo Valentia e Reggio Calabria, ci doteremo di un sistema indispensabile di valutazione dell’efficacia degli strumenti di diagnosi e cura del territorio oggetto di studio e delle situazioni ambientali a rischio. Recepiamo di buon grado anche le richieste del comparto della salute mentale rispetto a cui non abbiamo competenze gestionali, ma solo di intervento legislativo, indirizzo e  controllo. Importante - continua Michelangelo Mirabello -  anche l’approvazione della proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Mauro D’Acri, che punta a garantire la stabilità lavorativa di 15 dipendenti dell’Ardis di Catanzaro. Abbiamo voluto fare questo sforzo per garantire i diritti dei lavoratori e salvaguardare le professionalità acquisite. Quanto alle problematiche di perequazione nell’inquadramento contrattuale dei medici del SUEM 118 - ha informato il presidente Mirabello - adotteremo una risoluzione o un atto legislativo in tal senso”.  Hanno preso parte alla seduta i consiglieri Sinibaldo Esposito (Ncd), Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti), Flora Sculco (Calabria in rete) e Franco Sergio. 

 

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