Sbarco di migranti a Vibo, arrestati 3 extracomunitari

Nella tarda serata di ieri si sono concluse le operazioni di accoglienza e fotosegnalamento secondo procedura Eurodac dei 400 migranti giunti con la nave “Topaz Responder” alle ore 14 del 7 novembre presso il porto di Vibo Marina, provenienti da sei distinte operazioni di salvataggio in mare aperto nei giorni precedenti.

Al termine delle operazioni, svoltesi come di consueto presso due capannoni industriali della frazione Portosalvo specificamente adibiti allo scopo, tutti i migranti sono partiti a bordo di pullman alla volta delle province di destinazione, come da piano di riparto della Direzione Centrale dei Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo.

Nell’immediatezza dello sbarco, una task force di polizia giudiziaria composta da personale della squadra Mobile e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, raccogliendo concordanti e circostanziate dichiarazioni con l’ausilio di mediatori culturali, ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto un senegalese e un cittadino del Gambia. Il primo è stato identificato quale pilota di una imbarcazione priva di bandiera partita carica di migranti da Sebrata, ed il secondo quale soggetto che, prima dell’intervento di salvataggio, aveva percosso ripetutamente quanti non fossero rimasti fermi al loro posto. Un terzo soggetto, marocchino, è stato invece tratto in arresto in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Brescia per espiare la pena di un anno e due mesi di reclusione per reati contro il patrimonio e reiterate violazioni di provvedimenti d’espulsione dal territorio nazionale.

Tutti sono stati associati presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Vibo. Cambio al vertice del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza

Nella mattinata odierna, presso la Caserma "G. Vizzari" di Vibo Valentia Marina, alla presenza del Comandante Regionale Calabria della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Gianluigi Miglioli, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento al comando del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia,  tra il Col. t. SFP Antonello Maggiore, trasferito al Reparto Operativo Aeronavale di Bari quale Comandante ed il Ten. Col. t. ISSMI Domenico Tavone, proveniente dal Centro Alti Studi per la Difesa di Roma.  Alla cerimonia, presente anche il Comandante Provinciale di Vibo Valentia, Colonnello Carmelo Elia Pallaria, sono intervenuti i Comandanti dei Reparti aeronavali dipendenti ed una rappresentanza di Finanzieri in servizio ed in congedo. Il Colonnello Maggiore lascia l’incarico dopo 3 anni di intensa attività durante i quali le Fiamme Gialle della componente aeronavale regionale si sono contraddistinte per la mirata e qualificata presenza sul territorio a difesa degli interessi economico – finanziari dello Stato, il diuturno impegno del dispositivo aeronavale in mare per il contrasto ai traffici illeciti di ogni genere ed il supporto ai reparti territoriali per mirate e qualificate attività investigative. Il nuovo Comandante, Tenente Colonnello Domenico Tavone, nel mostrare orgoglio e soddisfazione per l’incarico che si accinge a ricoprire, ha espresso l’auspicio ed il desiderio che le donne e gli uomini del Reparto Operativo Aeronavale proseguano ad operare, con lo stesso impegno e dedizione, nel solco tracciato dal Suo predecessore. Il Comandante Regionale ha concluso la breve ma significativa cerimonia richiamando i caratteri essenziali dei due Ufficiali in avvicendamento: umiltà e semplicità unite ad una elevata professionalità responsabilmente orientata al servizio.

 

Sequestrata area demaniale adibita a discarica abusiva

Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, ha sequestrato, nella fascia tirrenica della provincia di Catanzaro, una vasta area di demanio marittimo di circa 80.000 metri quadrati, per violazione delle norme in materia ambientale. La maggior parte dei rifiuti era costituita da intere demolizioni di strutture in cemento armato, recinzioni metalliche arrugginite, pneumatici usati, lastre di cemento bitumato, elettrodomestici fuori uso e loro parti ed infine un rudere in muratura, lamiera e legno, in totale stato di abbandono. All’esito dei sopralluoghi effettuati dalle Fiamme Gialle, si riscontrava, apparentemente, la presenza di una notevole quantità di materiali speciali “non pericolosi”, tuttavia i tecnici intervenuti hanno disposto che, in sede di rimozione e rispristino dei luoghi, la ditta incaricata dovrà eseguire comunque analisi chimiche degli stessi materiali al fine di verificarne la nocività. Successivamente, si procederà ad un’indagine di caratterizzazione preliminare volta a verificare l’eventuale superamento delle cosiddette "Concentrazioni Soglia di Contaminazione", nell’ambiente interessato. L’abbandono sconsiderato di rifiuti di ogni tipo, oltre a danneggiare gravemente l’ambiente, nuoce al regolare funzionamento dei mercati e sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole. L’area in questione, così come gran parte di quelle interessanti le coste calabre in generale, rappresenta, dal punto di vista naturalistico e ambientale, un territorio di notevole valore ed interesse, nonché costituisce habitat ideale per la sosta di numerose specie di uccelli migratori in transito nel Mediterraneo.

 

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