Minacciano un commerciante per estorcergli denaro: la Polizia li arresta in flagranza di reato

La Polizia di Stato ha arrestato due persone, rispettivamente di 33 e 27 anni. Si tratta di Antonio Foschini, 33 anni e Salvatore Zurlo, 27 anni. Le pressanti e reiterate richieste estorsive, unite alle continue minacce,avrebbero esasperato, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, un giovane commerciante di Crotone, il quale da tempo ormai versava in condizioni di paura ed ansia. È quanto documentato dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Crotone e coordinate dalla Procura del capoluogo, dalle quali è stato possibile accertare come, dallo scorso mese di dicembre, la vittima fosse oggetto di richieste estorsive di denaro per mantenere la "famiglia" avanzate, sostengono gli inquirenti, dagli indagati che, incuranti delle difficoltà economiche dell’uomo, lo avrebbero più volte minacciato di danni fisici e ritorsioni all’attività commerciale. Dallo scorso mese di dicembre, infatti, gli indagati avrebbero chiesto la corresponsione di 400 euro mensili, intimando alla vittima di consegnare entro la data odierna la somma complessiva di 1.600 euro quale corrispettivo dovuto per il periodo di riferimento (dicembre 2015 – febbraio 2016); in caso contrario sarebbero passati alle vie di fatto. L’ultimo avviso sarebbe stato fatto al commerciante proprio lo scorso 1 marzo. Le indagini hanno così consentito di accertare come, all’atto dell’apertura, in data odierna, si è presentato dapprima Foschini a recriminare i soldi e, subito dopo, Zurlo, per prelevare una somma di denaro di minore entità racimolata dalla vittima. Proprio in tale frangente è scattato il blitz degli investigatori della Squadra Mobile della Questura, i quali hanno bloccato Zurlo in possesso delle banconote e che avrebbe dichiarato, nell’immediato, essere di sua proprietà, mentre, nelle vicinanze del negozio, è stato bloccato Foschini, il quale si sarebbe riservato di ripassare nel frattempo dall’attività commerciale in argomento. Le attività tecniche di video - intercettazione sono state di fondamentale importanza allo scopo di raccogliere elementi di reità da porre in capo agli indagati, i quali, dopo le incombenze di rito, sono stati ristretti presso la casa circondariale di Crotone, a disposizione del Pubblico Ministero Alessandro Riello, che coordina le indagini. 

 

  • Published in Cronaca
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