'Ndrangheta. I Carabinieri hanno scoperto un bunker per nascondere latitanti

I Carabinieri hanno scovato un bunker ricavato nella cantina di una casa privata ed utilizzato da soggetti in latitanza. I militari dell'Arma, supportati dallo Squadrone Cacciatori di Calabria, lo hanno scoperto a Platì, nel Reggino. Durante l'attività condotta dalle forze dell'ordine, sono stati eseguiti numerosi accertamenti ed ispezioni a carico di individui noti alle cronache giudiziarie per fatti connessi alla criminalità organizzata. Al nascondiglio era possibile avere accesso facendo scorrere un masso in cemento su binari di ferro. Un marchingegno da azionare manualmente. Nei confronti del titolare dell'abitazione è scattata la denuncia: è accusato di abusivismo edilizio. 

  

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Carabinieri scoprono piantagione di marijuana nel Vibonese: arrestati due coniugi

Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 19 settembre, i Carabinieri delle Stazioni di Rombiolo e San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, con lo Squadrone dei "Cacciatori", hanno arrestato per produzione e detenzione di sostanza stupefacente due coniugi incensurati Pietro Pata, 58 anni e Gemma Sacchinelli, 48. Secondo la ricostruzione fornita dai Carabinieri, l’uomo e la donna, a Rombiolo, nella loro proprietà di campagna, avrebberoo attivato, in una coltura di mais, una vasta piantagione di canapa indiana; sono state infatti rinvenute, abilmente occultate tra il granoturco, oltre 400 piante. Ma sono stati anche scoperti, nei due grossi capannoni attigui al podere, veri e propri essicatoi degli arbusti tagliati, in misura di oltre 50 chilogrammi di marijuana, già pronta per il mercato illegale, gestito, a queste latitudini,  dalla ‘ndrangheta. Il tutto avrebbe fruttato oltre 200 mila euro. I due depositi, alti sui 10 metri e larghi sui 20x20, camuffavano la presenza delle droga con balle di fieno poste una sopra l’altra, quasi a formare una barriera oltre la quale c’era lo spazio adibito ad essicatoio. Intorno, gabbie per maiali e capre; a guardia dei capannoni, un pastore maremmano aggressivo, poi legato dallo stesso Pata sotto gli occhi dei militari. La radura era accessibile solo dall’entrata principale dell’abitazione degli arrestati, poiché il tratto verde era delimitato da tre collinette di 50 metri, oltre le quali c’era una fitta boscaglia. I Carabinieri hanno avvistato la piantagione grazie agli appiattamenti fatti nelle zone più impervie dai "Cacciatori", il Reparto del Gruppo Operativo “Calabria” addestrato ad agire in ambienti montani e boscosi per la ricerca di latitanti e di droga. Grazie a loro, negli ultimi due anni, in tutta la Calabria, sono stati sequestrati oltre 500chilogrammi di marijuana. Pochi giorni fa a Joppolo, a poca distanza da Rombiolo, sempre i Carabinieri avevano neutralizzato un’altra piantagione di 2.600 piante ed arrestato due pregiudicati contigui al clan Mancuso di Limbadi , egemone nella Provincia di Vibo Valentia e nella Piana di Gioia Tauro,in provincia di Reggio Calabria,

 

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