Vigili del fuoco al lavoro per domare diversi incendi divampati nel Crotonese
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I carabinieri della Stazione di Torre Melissa e della Compagnia di Cirò Marina (Kr), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di una persona accusata di tentato omicidio, minacce e porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere.
Tutto ha avito inizio il 4 luglio scorso quando, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, un uomo è stato accoltellato al fianco ed alla schiena, dandosi poi alla fuga.
Il ferito è stato soccorso e trasferito in ospedale dai sanitari del 118; mentre i militari, dal canto loro, hanno avviato le indagini al termine delle quali hanno identificato e arrestato il presunto aggressore.
I carabinieri della Stazione di Torre Melissa (Kr) e del 14° Btg Calabria hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Crotone un 44enne di Cirò, ritenuto responsabile di violazione delle leggi in materia di armi.
In particolare i militari, nel corso di un controllo sulla circolazione stradale, hanno fermato e controllato l’autovettura condotta dall’uomo.
La conseguente perquisizione personale e veicolare ha permesso di rinvenire un’ascia e un coltello a serramanico lungo 22 centimetri.
Il corpo senza vita, molto probabilmente di un migrante iracheno segnalato come disperso nello sbarco di 51 cittadini extracomunitari avvenuto lo scorso 10 gennaio, è stato rinvenuto questa mattina a Torre Melissa, nel Crotonese.
Il cadavere è stato avvistato da un passante, a circa trecento metri dal luogo dello sbarco.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Cirò Marina. Il magistrato di turno ha disposto il trasferimento della salma nell'obitorio dell'ospedale di Crotone dove sarà eseguita l'autopsia.
Undici edifici realizzati abusivamente su un'area di circa un ettaro, classificata ad altissimo rischio idrogeologico, ricadente all'interno del demanio fluviale, in prossimità della foce del fiume Lipuda, sono stati sequestrati dai carabinieri di Cirò Marina e Torre Melissa insieme ai colleghi forestali di Crotone
Indagate sette persone, sei delle quali per illecita occupazione di demanio fluviale e una, l’ex responsabile dell'area tecnica del comune di Cirò Marina, per falsità ideologica.
I manufatti, costruiti da oltre un ventennio, sono utilizzati per lo più nel periodo estivo.
L' area, recintata con mura in cemento alte più di due metri, era accessibile esclusivamente attraverso cancelli in ferro.
E' stato necessario il lavoro di due squadre di Vigili del Fuoco, arrivate a bordo di cinque automezzi, per domare l'incendio che la notte scorsa ha distrutto cinque compattatori e due automobili nella sede di un'impresa che si occupa della raccolta dei rifiuti a Torre Melissa, in provincia di Crotone. L'impegno profuso dai pompieri, arrivati poco prima delle 2, ha permesso di evitare che il fuoco si estendesse fino all'area in cui erano in sosta altri automezzi e deputata al trattamento dei rifiuti. I Carabinieri hanno dato avvio all'indagine sul caso.
Agivano, simulando di essere acquirenti, all'interno di gioiellerie o di negozi di vario genere, e derubavano con destrezza le clienti di cui erano riuscite a sviare l'attenzione. Le azioni delinquenziali di tre donne sono state, però, interrotte, dai Carabinieri del Comando provinciale di Crotone. Accusate di furto aggravato in concorso, due di loro sono state ristrette ai domiciliari, per una, invece, il magistrato ha disposto l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Le prime due sono F.B., 44enne di Cirò Marina che vive a San Pietro Apostolo, e D.S., di Torre Melissa. L'ultima componente della banda è R.B., 35 anni, di Cirò Marina, abita a Melfi. In particolare, quattro sarebbero stati i "colpi" messi a segno: due a Cirò Marina, uno a Crotone ed un altro a Torre Melissa. A Cirò Marina ad essere cadute nella trappola sono familiari di due delle donne incastrate dai militari dell'Arma.