Mancanza di equità per gli LSU-LPU di Rogliano e Rossano Calabro, USB scrive al presidente Oliverio
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta, indirizza al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, da parte dell'Unione Sindacale di Base (USB), che denuncia delle irregolarità nella gestione degli LSU-LPU nei comuni di Rogliano e Rossano Calabro.
On. Presidente Oliverio, il principio di equità e rispetto della dignità dei lavoratori è un principio al quale noi della USB non rinunceremo mai.
Purtroppo, quanto è accaduto per gli ex Lsu-Lpu dei comuni di Rogliano e di Rossano Calabro (e non sappiamo se anche in altri comuni siano accadute situazioni analoghe), dimostrano, invece, come tale principio venga regolarmente derogato allorquando ci sono interessi particolari da tutelare.
A Rogliano, infatti, il comune ha ritenuto di dover inquadrare in qualifiche superiori due lavoratori ex Lsu-Lpu, scelti, senza alcun criterio apparente, tra i tanti che vantavano e vantano competenze analoghe, se non maggiori. Di questo fatto abbiamo informato i competenti uffici regionali, senza che la cosa abbia avuto alcun seguito.
Noi, come linea di principio non siamo per nulla contrari al fatto che ai lavoratori venga finalmente riconosciuta quella professionalità acquisita in quasi vent’anni di lavoro precario, anzi siamo assolutamente favorevoli, purché questo principio valga davvero per tutti ed i criteri di selezione siano davvero trasparenti.
D’altra parte non possiamo dimenticare un’altra categoria di lavoratori, anch’essi ex Lsu della regione Calabria, fortemente penalizzati alcuni fa, poiché da laureati o diplomati, dopo aver svolto per anni servizi assai importanti, sono stati finalmente stabilizzati a tempo indeterminato, ma con la categoria più bassa esistente: la B 1!!!
Lo stesso discorso concernente l’equità e la trasparenza, riguarda anche i trasferimenti tra comuni sempre dei lavoratori a tempo determinato ex Lsu-Lpu, con il comune di Rossano che ha concesso il trasferimento solo ad alcuni, mentre tantissimi altri comuni nella regione continuano a negare questa possibilità.
Noi riteniamo che queste opportunità vadano estese a tutti, altrimenti si creano ulteriori fratture tra i lavoratori, alcuni dei quali possono accedere a determinati privilegi, da quali però sono esclusi la stragrande maggioranza.
Per questo motivo riteniamo che debbano essere date delle precise direttive in materia, che stendano quei diritti a tutti quanti, seguendo principi di trasparenza ed equità.
Se non ciò non dovesse avvenire, la scrivente O.S. si riserva di utilizzare tutti gli strumenti a propria disposizione per denunciare questo odioso regime di discriminazione.
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