Mongiana, il sottosegretario Orrico visita la fonderia e la fabbrica d’armi
Mongiana e il patrimonio di archeologia industriale che conserva hanno fatto da palcoscenico alla visita istituzionale del sottosegretario ai Beni culturali On. Anna Laura Orrico.
Ad accoglierla, il sindaco di Mongiana Francesco Angilletta, il commissario del Parco delle Serre Giovanni Aramini e il direttore del Parco Francesco Pititto.
La visita è iniziata dai locali del Mufar (Museo della Fabbrica d'Armi) dove il professor Danilo Franco ha illustrato al sottosegretario la storia di Mongiana e l'evoluzione della siderurgia nel comprensorio che affonda le radici nella notte dei tempi. Vivo l'interesse del sottosegretario nell'apprendere non tanto il trascorso industriale di un'area, ma il constatare come i paesi attori in passato di tali attività industriali, oggi facciano rete tra di loro per riscoprire e riproporre in chiave culturale e turistica i beni di archeologia industriale presenti su territorio. La visita è proseguita nella fonderia, dove è stato eseguito negli ultimi anni, il più grande scavo archeologico in Europa, tendente a fare emergere dall'oblio un antico complesso industriale. Il sottosegretario, visibilmente compiaciuta ed emozionata, nell'osservare "una cattedrale del lavoro", ha ascoltato con interesse le spiegazioni date e si è rammaricata nell'apprendere come ancora oggi l'archeologia industriale calabrese stenti a farsi conoscere nel resto del mondo per mancanza di una forte azione di marketing e ha auspicato che il Mufar entri presto a far parte del Polo Museale Regionale. Solo così si potrà incidere maggiormente nell'inserire Mongiana e il circondario nei flussi turistici nazionali per consentire a tutti di riscoprire una nuova storia della Calabria e per attivare dalla cultura una notevole ricaduta economica.
“C’è un patrimonio archeologico industriale da riscoprire e rilanciare nel nostro Paese - ha dichiarato il sottosegretario Orrico - , la Calabria è fra le regioni italiane più ricche in questo senso con siti, come quello del complesso siderurgico borbonico delle Reali ferriere ed Officine di Mongiana, di cui ho molto apprezzato il lavoro di conservazione e valorizzazione, che sono degli autentici tesori. Operando su queste tematiche, oltre a recuperare la nostra storia, si creano, fra l'altro, occasioni di crescita economica. Bisogna insistere sulla promozione, sulla narrazione di queste unicità soprattutto alle giovani generazioni ed a quella fetta di turismo, crescente, di nuovi viaggiatori, che vogliono immergersi nei territori per scoprirne la cultura a più ampio spettro. L'altro imperativo, a mio avviso, è fare rete in modo che una porzione di Calabria con così tante potenzialità come le Serre possa divenire sempre più attrattiva da un punto di vista sia turistico che culturale".
"Mongiana - ha affermato il sindaco Angilletta - ha avuto l'onore e il piacere di ricevere in visita istituzionale il sottosegretario ai Beni culturali, onorevole Anna Laura Orrico. L'attenzione del Governo, rivolta al nostro bellissimo paese, ci fa guardare al futuro con speranzosa fiducia, per poter intraprendere un percorso di sviluppo socioeconomico, che possa dare respiro alla nostra comunità. I suggerimenti da parte dell'onorevole Orrico per la valorizzazione dei beni presenti a Mongiana, daranno spunto a diverse valutazioni che l'amministrazione certamente tenterà di mettere in pratica.”
Il commissario del Parco Aramini ha invece evidenziato come il Museo delle Ferriere, gestito dal Parco, costituisca un attrattore turistico di elevata valenza storico-culturale. “Un elemento che rientra a pieno titolo nella strategia di valorizzazione dell’intero territorio del Parco delle Serre – ha spiegato - e che intende porre come obiettivo centrale del suo mandato. Una strategia che mira ad interconnettere il grande patrimonio naturalistico con quello storico-culturale ed archeologico che il territorio esprime. Una visione d’insieme che va dalla zona umida dell’Angitola al bosco dell’Archiforo, alle cascate di Bivongi, al Museo delle Ferriere, a Villa Vittoria, alla Ferdinandea, al Castello di Arena, alla Cattedrale di Stilo, per finire alla Certosa di Serra San Bruno. Il Parco è tutto questo e molto altro! Ma è convinzione che il Parco giocherà il suo futuro scommettendo nella propria capacità di guardare alla costa tirrenica e a quella ionica, da Tropea a Pizzo e da Caulonia a Soverato, rafforzando le sinergia fra i diversi territori della Calabria centrale. Un modo concreto per destagionalizzare il turismo calabrese, attualmente incentrato quasi esclusivamente su quello balneare. Anche la ciclovia dei parchi – ha concluso - attualmente in fase di avanzata realizzazione, aiuterà Mongiana ed il suo straordinario museo delle Ferriere ad avere la giusta visibilità da parte di quel turismo lento e consapevole che vuole scoprire il vero volto delle aree interne del nostro territori”.
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