Latitante arrestato dai Carabinieri dopo una rocambolesca fuga

I arabinieri della Compagnia di Bianco e della Stazione di Palizzi Marina, col supporto dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno arrestato Vito Merigo, 27enne di Palizzi Marina.

Ricercato dal 14 ottobre scorso, Merigo era evaso dal regime di detenzione cui era sottoposto presso la casa circondariale di Paola, approfittando di un permesso premio di 5 giorni che gli era stato concesso, da fruire in una casa di accoglienza del posto. Al termine del beneficio, infatti, il giovane non si è più presentato al carcere, facendo perdere le proprie tracce.

Il latitante, responsabile di numerosi reati in materia di produzione e spaccio di stupefacenti oltre che di rapina e sequestro di persona in concorso e maltrattamenti in famiglia, stava scontando presso il carcere di Paola una pena di 9 anni e 5 mesi di reclusione inflittagli dal Tribunale di Locri, che sarebbe terminata nel gennaio del 2020.

Il giovane, aveva trovato rifugio nel capoluogo reggino, dove si nascondeva in un appartamento disabitato del centro, privo di energia elettrica e riscaldamento, in cui sono stati rinvenuti, oltre ai suoi effetti personali, diversi indumenti ed oggetti vari atti a camuffare l’identità personale, probabilmente utilizzati per gli spostamenti e per la commissione di altri reati.

La cattura è arrivata al termine di un’articolata attività di indagine, sotto il coordinamento delle Procure della Repubblica di Locri e di Paola con un intenso ed efficace concorso operativo tra tutte le componenti dell’Arma.

Le operazioni di localizzazione si sono concluse, nel tardo pomeriggio, con la cattura del latitante che, ormai braccato dai militari dell’Arma, ha tentato senza successo una disperata fuga a piedi per le affollate vie cittadine, creando stupore tra i numerosi passanti, prima di essere immobilizzato e condotto presso i locali del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria.

Al momento dell’arresto Merigo aveva con sé una pistola “scacciacani”, priva di tappo rosso, carica e dall’aspetto analogo ad un’arma da fuoco.

Al termine delle formalità di rito è stato associato presso la casa circondariale di Reggio Calabria “Arghillà” dove, oltre alla menzionata pena - in scadenza nel 2020 - risponderà all’Autorità Giudiziaria anche del reato di evasione.

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I Carabinieri hanno catturato un latitante: era ricercato da gennaio

Nel pomeriggio i Carabinieri, nel corso di un servizio di  controllo del territorio, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Castrovillari, in provincia di Cosenza, il 2 dicembre 2015, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione ed omicidio colposo, nei confronti di un cittadino albanese 31enne, dichiarato latitante dal 21 gennaio. Sottoposto agli arresti domiciliari dal marzo dello scorso anno, il 17 novembre è evaso rendendosi irreperibile. Il cittadino albanese nella serata del 22 gennaio del 2015, a Corigliano Calabro, alla guida di un’autovettura, non si è fermato all’alt intimato dai militari della locale Compagnia tentando di investirne uno, dandosi a precipitosa fuga e costringendo i militari ad un inseguimento lungo il centro abitato e poi una strada dissestata. L’arrestato, procedendo a velocità molto elevata, è uscito autonomamente dalla sede stradale e, dopo aver impattato contro una sponda di un canale, vi è precipitato all’interno. A seguito dell’incidente lo stesso si è dileguato facendo perdere le tracce, mentre il passeggero, altro cittadino straniero, è morto  sul colpo. A seguito di attività di sopralluogo esperite sul veicolo è stato rinvenuto un fucile da caccia, rubato mesi prima, ed alcune matasse di rame provento di furto in danno dell’Enel, perpetrato poche ore prima. L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari 

 

 

'Ndrangheta. Catturato un latitante: era ricercato dal 2011

Nel corso della mattinata di ieri, i Carabinieri, al termine di complessa ed articolata attività info-investigativa svolta direttamente dai militari dell'Arma del Gruppo di Locri e dai militari della Stazione di San Luca, hanno tratto in arresto - presso l’aeroporto di Roma  Fiumicino, dove era giunto poco prima con un volo internazionale proveniente dall’Australia - il latitante Antonio Vottari, 31 anni. L’uomo, condannato il 30 settembre 2015 alla pena definitiva di 7 anni e 6 mesi di reclusione, è ritenuto responsabile di aver partecipato ad una associazione finalizzata al traffico internazionale di ingenti quantitativi di cocaina, operante tra il Sudamerica, Olanda, Belgio, Germania e Italia, gestita dalle 'ndrine di San Luca.  Lo stesso, già condannato nel 2004 per reati in materia di stupefacenti, era ricercato dal 2011 poiché colpito dall’ordinanza di custodia cautelare in Carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria per traffico internazionale di sostanze stupefacenti; nei suoi confronti era stato altresì emesso un mandato di cattura europeo. Al vertice dell’organizzazione di cui faceva parte il latitante, vi era Bruno Pizzata,  57 anni, anch’egli di San Luca - intercettato per diversi anni dalle Forze di Polizia italiane, dal BKA (Polizia Criminale Tedesca) e dalla Polizia Federale Olandese - noto per essere stato condannato alla pena complessiva di anni 30 di reclusione, in quanto ritenuto responsabile di aver promosso e capeggiato varie associazioni finalizzate al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti tra il Sudamerica e l’Europa.  Quest’ultimo, tra il 2010 ed il 2013, è stato destinatario di provvedimenti cautelari emessi nell’ambito delle operazioni antidroga convenzionalmente denominate "Overloading", "Imelda", "Revolution", "Dionisio" e "Cicala"  condotte dalle Direzioni Distrettuali Antimafia presso le Procure della Repubblica di Catanzaro e Reggio Calabria, nel corso delle quali sono stati sequestrati centinaia di chili di cocaina importata dal Centro e dal Sudamerica.

 

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