Autolavaggio senza autorizzazione nel Vibonese, scatta il sequestro
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Le acque di scarico degli autolavaggi, fortemente inquinate tanto da essere considerate dalla legislazione nazionale come reflui industriali, venivano scaricate illecitamente nella rete fognaria comunale.
È questa la motivazione con cui i carabinieri forestali di Melito di Porto Salvo e Bagaladi, in collaborazione con la polizia locale melitese, hanno deferito all’autorità giudiziaria 9 gestori e sequestrato 8 autolovaggi ubicati nei comuni di Melito Porto Salvo, Condofuri e Montebello Jonico.
Le acque reflue prodotte dagli autolavaggi risultano fortemente inquinate per la presenza di idrocarburi, oli esausti e residui dei detergenti utilizzati.
Inevitabile quindi il sequestro degli impianti e la denuncia per i titolari.
Due autolavaggi sono stati posti sotto sequestro nel comune di Montalto (Cs), dai carabinieri forestale della locale Stazione.
Il provvedimento, in un caso, è stato assunto, poichè l'attività era sprovvista della necessaria autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali ed i fanghi non venivano smaltiti da diversi anni, tanto da ipotizzare un mancato ed illecito smaltimento di circa 20 tonnellate.
Dopo aver sequestrato il lavaggio, i militari hanno denunciato il gestore per deposito incontrollato di rifiuti e pericolo grave d'inquinamento.
Nel secondo caso, gli uomini dell'Arma hanno contestato le violazioni al regolamento edilizio, per la realizzazione di un ponte con spazzole e di una buca utilizzata per l’ingrassaggio dei mezzi pesanti.
Nell’ambito dei servizi predisposti nel piano d'azione denominato “Focus ‘ndrangheta area tirrenica”, gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Palmi, unitamente a personale della Capitaneria di porto e dell’Ispettorato del lavoro hanno condotto un'attività finalizzata al contrasto del lavoro nero, al controllo delle attività commerciali ed ai detentori di armi.
Al termine dei numerosi controlli svolti a Palmi, è stata sottoposta a sequestro penale, in quanto priva di autorizzazione per le acque reflue industriali, un’attività di autolavaggio, il cui titolare è stato anche denunciato in stato di libertà, per aver installato un sistema di videosorveglianza senza la prescritta autorizzazione.
Contestualmente, nel comune di Taurianova, i poliziotti del locale Commissariato hanno sottoposto a controllo un esercizio pubblico, presso il quale erano stati installati apparecchi da gioco, al fine di verificare il rispetto della normativa a tutela dei minori e per l’accertamento del possesso dei titoli autorizzativi.
Gli agenti hanno, infine, controllato quattro abitazioni nelle quali risiedono detentori di armi per verificare l’idoneità dei luoghi di detenzione e la regolarità delle armi e munizioni detenute.
I carabinieri forestali hanno sequestrato un macchinario destinato al lavaggio di automezzi.
Il provvedimento è stato assunto in località "Cimino" del Comune di San Marco Argentano, dove i militari di Fagnano, Cerzeto e San Sosti hanno sottoposto a controllo una società di trasporto pubblico, che utilizzava il macchinario per il lavaggio dei pullman aziendali senza alcun tipo di autorizzazione.
Durante le attività ispettive, i carabinieri forestale hanno riscontrato che le acque reflue industriali provenienti dai processi di lavaggio venivano scaricate sul suolo e successivamente, per inclinazione del terreno, raggiungevano la cunetta di raccolta acque meteoriche della vicina strada provinciale, senza nessuna depurazione ed in assenza di autorizzazione.
Dal momento che le acque reflue provenienti da attività di autolavaggio sono classificate come “industriali”, non possono essere scaricate senza autorizzati.
I militari hanno, quindi, proceduto al sequestro del macchinario ed alla denuncia del procuratore della società di trasporti per violazione della normativa ambientale.
I carabinieri della Compagnia di Paola e gli agenti del Commissariato di Paola, hanno eseguito un decreto di fermo d’indiziato di delitto a carico di F.T., 37enne di Cetraro, accusato di essere l’autore della rapina fallita ai danni dell’autolavaggio MP attivo nella città di san Francesco.
Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Paola, in piena sinergia con personale del Commissariato di Ps, sotto la direzione del Sostituto Procuratore, Valeria Teresa Grieco, ed il coordinamento del Procuratore Capo della Repubblica, Pierpaolo Bruni, hanno consentito di fare piena luce su quanto accaduto la sera del 18 dicembre scorso, quando, l’arrestato, è stato sorpreso da uno dei comproprietari dell’attività commerciale mentre, mascherato da topo, provava a scardinare le casse automatiche presenti nell’esercizio commerciale.
Il malfattore è riuscito a darsi alla fuga brandendo un piede di porco e minacciando di morte la vittima. Il decreto di fermo è stato motivato con la “sussistenza di un concreto pericolo di fuga ed in ragione della pericolosità del T.F., già arrestato, in data 23.12.2017, dai Carabinieri della Stazione di Cittadella del Capo, a seguito di un furto compiuto all’interno di un bar pasticceria del posto, con un danno quantificato in oltre 1.500,00 euro”.
L’arrestato, terminate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Paola.
Gli investigatori hanno, inoltre, identificato in F.S., 54enne di Cetraro, il presunto complice nella tentata rapina.
L’uomo è stato denunciato in stato di libertà.
I Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 48enne, un 30enne ed un 27enne per il reato di furto aggravato di energia elettrica. C.G., F.I. e I.M., tutti di Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria, secondo quanto riferiscono i militari dell'Arma, in modo fraudolento, avrebbero bypassato i rispettivi contatori, tramite allaccio abusivo alla rete pubblica, con violenza sulle cose e alterato palesemente il consumo della fornitura di energia elettrica delle proprie abitazioni, relative pertinenze e di un autolavaggio. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti in Contrada Gatto, a Laureana di Borrello.
In virtù delle decisioni adottate nell’ultimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al termine del servizio straordinario di controllo del territorio svolto nella serata di ieri nella zona Nord della città, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria hanno proceduto all’arresto di: D.M. 34enne, titolare di un autolavaggio in via Santa Caterina 130; tre cittadini indiani rispettivamente di 28, 33 e 48 anni, operai presso la stessa attività commerciale, poiché, in seguito ad una perquisizione effettuata all'interno del medesimo autolavaggio, nonché presso le rispettive abitazioni degli stessi, sono stati trovati in possesso di circa 550 grammi di marijuana, atta al confezionamento di circa 1.330 dosi medie singole; di circa 1.5 grammi di cocaina, atta al confezionamento di circa 10 dosi medie singole; di un bilancino elettronico di precisione; di 5.100 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuti provento dell’attività di spaccio, di materiale vario atto al confezionamento della sostanza stupefacente. Posto sotto sequestro tutto ciò che è stato rinvenuto. All’atto dell’intervento dei militari, D.M. avrebbe tentato di disfarsi della sostanza stupefacente, lanciando con un gesto fulmineo l’intero involucro all’interno del WC presente nella zona retrostante dell’attività, ma i Carabinieri hanno prontamente lo prontamente recuperato. Gli stessi dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Complessivamente, nel corso del servizio, sono state identificate 85 persone e sottoposti a controllo 37 mezzi, con l’effettuazione di 8 perquisizioni domiciliari e veicolari.