Bruno Lacaria e il mistero della sua scomparsa
Terra di misteri, di uomini inghiottiti nel nulla. Terra di speranze e di vane attese: quelle delle famiglie degli scomparsi. Di appelli lanciati nel vuoto con la speranza di ricevere un indizio a cui appendere le ragioni del cuore, perché se la speranza non è l’ultima a morire, a morire e l’ultima speranza. Terra di voci serrate, di bisbigli, di dicerie e di aneddoti fantasiosi. C’è tutto questo dietro ogni caso di scomparsa, una litania recitata in uno dei luoghi più misteriosi di sempre, il comprensorio delle Serre, dove l’enigma è di casa e la matassa è sempre difficile da dipanare. E se da un lato c’è il generoso impegno delle forze dell’ordine, carabinieri, polizia e Vigili del fuoco, dall’altro c’è una famiglia che attende il ritorno a casa del proprio congiunto, vivo o morto. Perché dopo un lungo periodo di scomparsa le speranze di ritrovare viva una persona si affievoliscono e va già bene se il caso restituisce le spoglie su cui poter piangere e seppellire il ricordo della persona cara.
Sono trascorsi ormai 18 giorni da quel mercoledì 8 febbraio quando Bruno Lacaria, uomo che abita in un piccolo mondo, tutto lavoro e famiglia, è scomparso senza lasciare alcuna traccia. Il 52enne ha uno studio commerciale a Chiaravalle ed ogni mattina esce alle 7,30 da casa per recarvisi dopo aver percorso alcuni chilometri con la propria macchina. Ma quel maledetto 8 febbraio le cose non sono andate cosi. Dopo una insolita sosta in un bar, un giro in macchina con un suo amico, il 46enne Giuseppe Zangari, che il giorno successivo sarebbe stato vittima di un tentato omicidio (qualcuno sotto la minaccia delle armi lo avrebbe costretto ad ingerire un potente pesticida), poi non si sa più nulla. Sceso dall’auto dell’amico, di Lacaria si perdono le tracce. Non arriva a lavoro, non rientra per pranzo nè va al funerale di un conoscente a cui aveva preventivato di partecipare. Scomparso nel nulla.
A denunciarne la scomparsa è stata la moglie che non vedendolo rientrare, verso le 15, ha lanciato l’allarme. Al momento dell’ultimo avvistamento indossava un giubbotto beige, un maglioncino grigio, una camicia azzurra e un pantalone. Poi subito l’avvio delle ricerche ad opera dei carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal Capitano Mattia Ivano Losciale e supportate da Vigili del fuoco, parenti e amici dello scomparso. Ricerche precise, effettuate anche "a pettine" ovvero con gli uomini in linea, distanti uno dall'altro 8 metri, che procedevano simultaneamente. Utilizzate anche le moderne tecnologie del gps per circoscrivere e dettagliare con precisione le zone di intervento. L'esito è stato però ancora una volta negativo. Ricerche effettuate anche presso il lago Alaco nel Comune di Brognaturo per mezzo dei sommozzatori del nucleo operativo dei Vigili del fuoco di Reggio Calabria.
Intanto domenica scorsa per cercare di trovare il bandolo di una matassa piuttosto ingarbugliata, i carabinieri del Ris di Messina hanno svolto un'intensa attività investigativa nei locali che ospitano la rivendita di prodotti agricoli gestita da Zangari. Gli esperti della scientifica hanno repertato una serie di oggetti che verranno sottoposti ad analisi di laboratorio. Le indiscrezioni fatte trapelare dalle forze dell'ordine, mettono in relazione i sopralluoghi con quanto accaduto a Zangari. Gli specialisti della Benemerità starebbero, quindi, cercando elementi utili a fare luce sul tentato omicidio la cui dinamica presenta diversi punti oscuri. In teoria, quindi, le verifiche effettuate dal Ris non dovrebbero essere direttamente collegate con la scomparsa di Lacaria, tanto più che, allo stato, Zangari risulta essere persona offesa. I carabinieri, tuttavia, hanno sentito l'uomo in tre occasioni, senza che nulla sia trapelato, anche perchè i verbali sono stati secretati. In ogni caso, l'ipotesi più accreditata è che la soluzione di un mistero possa, contestualmente, fare luce anche sull'altro.
Le indagini non escludono alcuna pista e vengono condotte nel più stretto riserbo ma il tempo passa e lo spettro della lupara bianca aleggia su questo nuovo caso di scomparsa nel comprensorio delle Serre.
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