Buoni spesa Covid con ricchi stipendi e Reddito di cittadinanza, scoperti 89 “furbetti”

Sono 89 i “furbetti” dei Buoni spesa Covid individuati a Villa San Giovanni, dai Finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria.

Da quanto emerso dall’indagine, 89 nuclei familiari avrebbero avuto accesso al beneficio riservato alle persone in difficoltà economica, grazie a dichiarazioni con le quali sarebbe stato attestato un insussistente disagio economico.

Dai controlli, infatti, è emerso che tra i nuclei familiari beneficiari del sussidio, ci sarebbero percettori del Reddito di cittadinanza, d’indennità di disoccupazione; di altre prestazioni sociali agevolate  o di stipendio, anche per importi piuttosto cospicui, derivante da rapporti d’impiego regolari.

In altri casi, invece, i sottoscrittori della richiesta avrebbero alterato il loro stato di famiglia, indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire.

Le fiamme gialle hanno quindi irrogato sanzioni amministrative per indebita percezione di erogazioni pubbliche per oltre 79 mila euro e segnalato i trasgressori al Comune di Villa San Giovanni che dovrà procedere al recupero degli oltre 26 mila euro erogati ai "furbetti".

 

Scovati 19 furbetti dei buoni spesa Covid, denunciati

Hanno ottenuto buoni spesa Covid 19 grazie a false dichiarazioni.

Per questo motivo 19 persone - sei delle quali con precedenti per associazione di tipo mafioso e altre già note per truffa, associazione per delinquere, rapina, porto e detenzione abusiva di armi- sono state denunciate nel Crotonese per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.

Alla denuncia si è giunti in seguito ad un’indagine condotta congiuntamente da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza nei comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Rocca di Neto, Cutro, Petilia Policastro, Mesoraca e Cirò.

  • Published in Cronaca
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