Ventisei indagati a Catanzaro, coinvolti anche politici e funzionari
Truffa, estorsione, appalti affidati a familiari di consiglieri comunali, multe cancellate ad amici di politici e vigili urbani utilizzati per scopi privati. E’ quanto i pm Gerardo Dominijanni e Graziella Viscomi contestano alle 26 persone cui, stamane, la digos ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini. Tra le persone colpite dal provvedimento, politici, imprenditori, funzionari comunali, vigili urbani e professionisti. Tante le vicende finite nella lente d’ingrandimento degli investigatori, come l’affidamento della fornitura dei gazebo per la “Notte piccante” del 2013 ad una ditta di proprietà della moglie di un consigliere comunale; i finanziamenti concessi dal Comune in occasione della festa dell’artigianato e l’impiego degli uomini della polizia municipale nel controllo delle auto dei manifestanti recatisi nella Capitale per prendere parte ad una manifestazione di Forza italia. Tra le presunte irregolarità anche gli incarichi affidati ad alcuni architetti, legati da rapporti di amicizia ad esponenti politici. Accusa di peculato, invece, per un ex assessore che avrebbe utilizzato il cellulare di servizio per finalità personali. Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali sarebbe emerso, inoltre, che un consigliere comunale si sarebbe prodigato per bloccare le sanzioni elevate ai titolari di due esercizi commerciali.
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