Minaccia i vicini di casa, 60enne finisce nei guai a Taurianova

Taurianova - Un sessantenne è stato arrestato a Taurianova, con l’accusa di danneggiamento aggravato.

Tutto ha avuto inizio con una chiamata al 113, con la quale una coppia del luogo ha segnalato la presenza di un vicino di casa intento a profferire minacce ed a danneggiare il portone del loro condominio. Sul posto è quindi intervenuta una volante, che al suo arrivo non ha trovato nessuno.

Iniziate le ricerche, i poliziotti hanno individuato il presunto responsabile per il quale è scattato l’arresto con l’accusa di danneggiamento aggravato.

Il sessantenne, che  è stato anche denunciato per minaccia aggravata e porto di oggetti atti ad offendere, è stato posto ai domiciliari.  

           

Calunnia, danneggiamento e atti persecutori, manette per un 66enne

I poliziotti del Commissariato di Polistena (Rc), hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip presso il Tribunale di Palmi, a carico di Rocco Corica, 66 anni, ritenuto responsabile dei reati di calunnia, danneggiamento seguito da incendio e atti persecutori.

Per l’accusa, l’uomo, tra il 2017 ed il 2019, avrebbe inviato una serie di esposti anonimi per incolpare falsamente di alcuni reati una persona di Polistena.

Come se non bastasse, ad agosto 2017, l’arrestato, per ben due volte, avrebbe cosparso l’autovettura del malcapitato con liquido infiammabile, danneggiandola; quindi avrebbe inviato una lettera anonima agli investigatori per informarli della presenza di alcune cartucce sotto al sedile del mezzo.

Alla luce degli episodi accaduti, la vittima ha infine deciso di lasciare la propria abitazione, per trasferirsi, con la famiglia, in un altro comune.

Pertanto, in seguito alle indagini, a carico di Corica, nella cui casa sono state rinvenute armi e munizioni regolarmente detenute, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Danneggia le auto nel parcheggio dell'ospedale, pachistano arrestato a Cosenza

Ha danneggiato diverse auto parcheggiate nei pressi dell'ospedale di Cosenza.

Per questo motivo, un cittadino pachistano di 41 anni è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia bruzia.

L'arresto e scattato in seguito ad una chiamata al 112, con la quale alcuni cittadini hanno segnalato la presenza di un uomo che, in stato di forte agitazione psicofisica, stava danneggiando diverse autovetture parcheggiate.

Giunta sul posto, la pattuglia ha sorpreso l’uomo mentre scagliava una grossa pietra sul parabrezza di un veicolo.

Avvistati i militari, l'esagitato li avrebbe minacciati, scagliandogli contro una pietra che ha colpito uno dei militari alla gamba.

Una volta bloccato, il cittadino pachistano è stato arrestato e al termine delle formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Cosenza, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida, in seguito alla quale, è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

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Fanno il tiro a segno contro i lampioni della pubblica illuminazione con pistola e fucile, arrestati

Questa mattina, a Mammola (RC) e La Louviere (Belgio), i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica, coadiuvati dagli uomini  della polizia belga, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed  un mandato di arresto europeo emessi dal gip presso il tribunale di Locri, nei confronti di due giovani responsabili di danneggiamento aggravato in concorso, detenzione e porto di armi comuni, da guerra e clandestine.

Destinatari della misura sono: Carmelo De Velli, di 26 anni, residente a Mammola ed Antonio Candidofiore, 27 anni, originario di Mammola, ma residente in Belgio.

Per gli investigatori, la notte di capodanno 2018, i due avrebbero danneggiato i lampioni del paese bersagliandoli con un fucile a pompa ed una pistola semiautomatica.

Pertanto, i due giovani dovranno rispondere di danneggiamento aggravato in concorso, detenzione e porto di armi comuni, da guerra e clandestine, tra le quali un fucile Taurus e una pistola semiautomatica Skorpion.

Ai due viene anche contestato l’illegittimo esercizio venatorio ai danni di specie protette.

De Velli, già agli arresti domiciliari per altro reato è stato tradotto presso il carcere di Locri, mentre Candidofiore si trova tuttora presso il presidio di polizia locale di La Louviere.

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Incendiato un furgone nel reggino, individuato il presunto responsabile

I carabinieri della Stazione di Monasterace hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a un 27enne del luogo, indagato per danneggiamento seguito da incendio.

L’uomo, a conclusione di un a serrata attività investigativa, i cui esiti sono stati pienamente condivisi dall’Autorità Giudiziaria, è stato individuato quale autore dell’incendio di un furgone di proprietà di un’impresa edile con sede a Polistena.

La vicenda risale al mese di ottobre del 2014, quando, qualcuno si era introdotto in un area di cantiere, sita nel comune di Monasterace, incendiando l’automezzo della ditta, impegnata nei lavori di riqualificazione dell’edificio dell’ex-scuola elementare “Campo Marzo”, da destinare a centro di accoglienza di immigrati extracomunitari richiedenti asilo politico.

 

Spara e incendia l’auto del rivale in amore: arrestato

A conclusione di serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari a carico di un 32enne reggino per i reati di detenzione e porto illegale di armi in concorso con un secondo soggetto, allo stato rimasto ignoto.

L’uomo è altresì indagato del danneggiamento seguito da incendio di autovettura nonché di danneggiamento mediante l’esplosione di colpi d’arma da fuoco di ulteriore veicolo. 

Le indagini condotte con l’ausilio di numerosi presidi tecnologici hanno consentito di ricostruire compiutamente una serie di episodi occorsi in pregiudizio di un nucleo familiare cittadino, ed in particolare di ben tre danneggiamenti di autovettura (per ben due volte mediante incendio e poi con esplosione di colpi d’arma da fuoco), veicolo nelle disponibilità del rivale in amore dell’arrestato.

Le indagini hanno dimostrato e accertato come il soggetto avesse una sorta di ossessione nei confronti della compagna della vittima.

L’attenta ricostruzione dei fatti ha permesso agli investigatori di interrompere un’escalation criminale (4 gli episodi denunciati dalla vittima nel corso dell’ultimo anno) che avrebbe potuto sfociare in ben più gravi comportamenti delittuosi. 

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Pestato dall’ex della sua fidanzata che gli rompe anche la macchina: interviene la Polizia

La Polizia di Stato ha denunciato un 37enne per violenza privata, lesioni personali aggravate e danneggiamento.

In particolare intorno alle ore 11, personale della Polizia di Stato in servizio di volante  si è recato in una via del centro di Cosenza per un’aggressione in atto che stava causando intralcio alla circolazione stradale e paura tra le persone presenti.

Giunti sul posto gli agenti hanno trovato un giovane che affermava di essere stato aggredito da una persona, successivamente identificata per V.A.

Il personale operante ha raccolto le dichiarazioni dello stesso, potendo così  ricostruire i fatti occorsi. 

Nel transitare nelle vie del centro cittadino a bordo della propria autovettura la vittima ha notato di essere seguita dal denunciato con la propria auto. 

In Via P. Leto è stato raggiunto da V.A., che dopo averlo sorpassato, lo ha bloccato impedendogli di proseguire la marcia. 

A quel punto, infuriato, V.A. si è scagliato violentemente contro la vettura del malcapitato colpendola con calci, rompendone gli specchietti retrovisori, la maniglia della portiera, il parabrezza ed i vetri dei finestrini. Non contento ha sfogato la sua ira anche sul giovane che è stato colpito con violenza alla testa. 

La vittima ha dichiarato agli operatori di avere attualmente una relazione sentimentale con l’ex fidanzata dell’aggressore che aveva reagito in modo violento alla fine del loro rapporto.

V.A. è stato immediatamente rintracciato dagli agenti e denunciato.

Rissa con colpi di pistola e colpi a spranghe di ferro: tre arresti

È scoppiata per motivi di carattere finanziario la rissa fra un uomo e due fratelli durante la quale sono partiti alcuni colpi di pistola che fortunatamente non hanno colpito nessuno. Tre persone sono, però, state arrestate con l'accusa di tentato omicidio, lesioni personali e danneggiamento.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Cirò Marina prima l’aggressore avrebbe danneggiato l’auto di uno dei due fratelli e poi uno di loro avrebbe “reso il favore” con un’asta di ferro. Quindi avrebbe preso la pistola per colpire l’aggressore e un suo parente intervenuto nel parapiglia, senza riuscire nell’intento. I militari hanno posto in carcere i due fratelli e ai domiciliari l’aggressore.

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