Contrasto al fenomeno della “dispersione scolastica”: 22 genitori denunciati

Negli ultimi giorni il Comando Gruppo di Locri ha disposto una serie di controlli nelle scuole della giurisdizione al fine di contrastare l’ormai dilagante fenomeno della dispersione scolastica.

Tale fenomeno, presente per lo più nelle zone rurali e dell’entroterra del comprensorio, contribuisce all’allontanamento dei giovani dal loro percorso di formazione e di sviluppo intellettuale, necessario per il corretto inserimento nel mondo sociale, condizionando e limitando conseguentemente le loro scelte future. L’ottica della nuova concezione dell’istruzione obbligatoria, oltre ad impartire l’insegnamento delle nozioni basilari, prevede anche l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro. La perdita di tale opportunità contribuisce a creare un terreno fertile per il fenomeno della delinquenza minorile, dove le organizzazioni criminali vanno spesso ad attingere.

Per questi motivi, il mondo dell’istruzione, in particolare quella primaria, è sempre stato, per i Carabinieri del Gruppo di Locri, uno degli ambiti dove sono state svolte numerose iniziative con lo scopo di avvicinare i giovani alle tematiche della legalità e delle istituzione, cercando di contribuire al processo di formazione dei futuri cittadini, indirizzandoli nella corretta via da percorrere.

 

L’iniziativa rientra nel protocollo di intesa denominato “Contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura della legalità” che il Comando Generale dell’Arma ha concordato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, finalizzato a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività a favore degli studenti. 

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Non mandavano i figli a scuola: denunciati 22 genitori

I Carabinieri hanno denunciato ventidue genitori che, secondo quanto accertato nel corso dell'indagine svolta dai militari della Compagnia di Corigliano Calabro, non avrebbero mandato i rispettivi figli a scuola. I padri e le madri finiti nelle maglie dell'inchiesta risiedono tutti fra Cassano allo Ionio e Trebisacce. Negli ultimi due anni sono complessivamente cinquanta le denunce per casi analoghi alla Procura della Repubblica, atti, quelli dei Carabinieri di Corigliano, che mirano a combattere il fenomeno della dispersione scolastica ed accompagnati dalle segnalazioni agli uffici dei Servizi Sociali dei rispettivi Comuni.  

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