“Approvando la legge sulla ‘doppia preferenza’, lunedì prossimo in Aula, la Calabria compirà una scelta epocale. Coerente con le previsioni dell’articolo 51 della Costituzione secondo cui ‘la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini’ e premiando l’impegno di tutte le donne calabresi e delle loro associazioni. Donne ed associazioni che fin qui, ad incominciare dal contributo prezioso fornito per la redazione dello stesso testo normativo, si sono impegnate per rendere possibile la riforma della legge elettorale nel segno della parità di genere". "Lunedì - afferma la consigliera regionale Flora Sculco di Calabria in Rete - a conclusione, potremo dire che l’attesa è stata lunga, ma alla fine ci siamo riusciti”. Spiega la consigliera regionale: “Tra gli importanti provvedimenti di cui lunedì il Consiglio dovrà occuparsi, c’è all’ordine del giorno la proposta di legge n. 31/10 da me sottoscritta e recante: ‘Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali’ sulla quale relazionerà il presidente della I Commissione Franco Sergio. In meno di un anno abbiamo fatto, sul tema della parità di genere, davvero tanto. Ora, grazie al presidente Irto, che ha inserito la proposta all’ordine del giorno, alla sensibilità del presidente Oliverio sul tema ed alla condivisione unanime dei consiglieri regionali che fanno parte della I Commissione e che si sono già positivamente espressi, la Calabria ha l’occasione di fare strike!”. Aggiunge Flora Sculco: “Siamo la prima Regione del Paese ad avere inserito nello Statuto riformato ad inizio legislatura, l’obbligo di rispettare la percentuale del 30 per cento di donne tra gli assessori. Un passo avanti clamoroso. Abbiamo approvato una mozione, all’unanimità, sulla presenza delle donne nei Comuni che supera la previsione della legge Delrio del 40 per cento nei Comuni sopra i 3 mila abitanti; nel senso che abbiamo impegnato la Giunta regionale ad esercitare una sorta di ‘moral suasion’ anche nei Comuni con popolazione inferiore. Certo, sulla questione c’è da vigilare, perché ci sono Comuni che con argomenti da azzeccagarbugli non rispettano neppure la Delrio. Ma tant’è. Adesso, siamo in dirittura d’arrivo su una legge decisiva che ci vede, anche qui, tra le prime Regioni a passare, sulla questione parità di genere, dalle promesse ai provvedimenti legislativi”.