I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione denominata “La Punta”, hanno eseguito, in Calabria, Lombardia e Veneto, misure cautelari personali nei confronti di un dirigente dell’Asp di Catanzaro, un dirigente della Regione Calabria e due manager della “Babcock mission critical services Italia Spa”, tutti indagati per concorso in “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”.
Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del sostituto procuratore Vito Valerio della Procura della Repubblica di Catanzaro, diretta dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri.
In particolare, le attività investigative delegate alla guardia di finanza, condotte anche con l’ausilio d' indagini tecniche, avrebbero permesso di scoprire la presenza di accordi collusivi tra gli indagati, tesi ad alterare il contenuto del capitolato tecnico della gara d’appalto, del valore di oltre 100 milioni di euro, prevista per l’affidamento del servizio di elisoccorso sanitario hems (acronimo di helicopter emergency medical service) nella Regione Calabria, in favore della multinazionale.
Le indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria – Gruppo tutela spesa pubblica di Catanzaro, avrebbero permesso di accertare che i due pubblici ufficiali indagati, incaricati di predisporre il capitolato tecnico della nuova gara d’appalto, avrebbero reiteratamente intrattenuto contatti ed incontri con il management della “Babcock mcs Italia Spa” finalizzati a concordare la linea da seguire per incorporare, nel redigendo capitolato, i requisiti voluti dalla società, così da confezionare un bando su “misura”, in spregio ai principi di imparzialità.
Peraltro, nel tentativo di meglio dissimulare il perfezionamento dell’accordo delittuoso, gli indagati si sarebbero adoperati per far nominare, a supporto del gruppo di lavoro incaricato di redigere il capitolato, un esperto aeronautico “vicino” alla stessa multinazionale.
In particolare, sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari:
- Eliseo Ciccone, di 65 anni, dirigente medico dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, responsabile della centrale operativa Suem (Servizio urgenza emergenza medica) 118, nonché coordinatore e responsabile del servizio di elisoccorso calabrese;
- Salvatore Lopresti, di 58 anni, dirigente del Settore n. 12 “Reti dell’emergenza/urgenza e tempo-dipendenti e trasporto sanitario” del dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie della Regione Calabria, in qualità di coordinatore del gruppo di lavoro incaricato di predisporre il capitolato tecnico della gara per l’elisoccorso alla stazione unica appaltante, nonchè presidente della commissione di valutazione delle candidature presentate per ricoprire l’incarico di tecnico esperto aereonautico;
- Monica Mazzei, di 50 anni, direttore vendite e flotta per l’Italia ed il sud Europa della “Babcock mcs Italia Spa”;
- Leano Bertola, di 38 anni, direttore commerciale hems e off shore della “Babcock mcs Italia Spa”.
Indagata a piede libero, un’altra dipendente della Babcock, ovvero la segretaria di Bertola, Sara Corideo, di 26 anni, assistente commerciale della società, incaricata di gestire la partecipazione alle gare d’appalto.
I provvedimenti cautelari eseguiti si sono quindi sostanziati in 4 arresti domiciliari nei confronti dei dirigenti pubblici e privati, nella notifica di un’informazione di garanzia nei confronti dell’altra dipendente della società e nell’esecuzione di numerose perquisizioni, tuttora in corso in Calabria, Lombardia e Veneto mediante un massiccio impiego di finanzieri, che hanno consentito di sequestrare documentazione, computer e telefoni cellulari utili allo sviluppo delle indagini.
Le fiamme gialle, tra l’altro, hanno anche perquisito in Lombardia, presso due sedi della “Babcock mcs Italia Spa”, gli uffici dei due manager della multinazionale.