I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il reato di interruzione di pubblico servizio, tre reggini L.N., di 46 anni, B.B.G., di 30 anni, e P.V., di 68 anni, poiché ritenuti responsabili di aver turbato il regolare svolgimento di un servizio pubblico, mediante l’organizzazione di un sistema di assegnazione turni, idoneo a prevalere su quello ufficialmente previsto dall’Ufficio Postale di "Archi" sito sulla SS18, II tratto, a Reggio Calabria, a danno di coloro che ne disconoscevano l’esistenza. Nello specifico, i militari della Stazione di Archi, nel corso di una serie di servizi di osservazione, sostengono di aver accertato che i tre avevano messo a punto la distribuzione di bigliettini numerati manoscritti - effettuata il pomeriggio precedente al giorno di riscossione delle pensioni - che consentiva agli utenti che ne erano venuti in possesso di ritirare, il mattino seguente, il ticket ufficiale, con lo stesso numero stampato, emesso dalla macchinetta installata all’interno dell’ufficio postale, dove il trio si introduceva prima dell’orario di apertura ufficiale al pubblico. Il sistema, studiato e scoperto dai Carabinieri, creava di fatto una preclusione nei confronti di chi, presentatosi in largo anticipo rispetto all’orario di apertura dell’ufficio postale per prelevare il biglietto per il turno, era costretto ad attendere il prelievo di tutti i numeri fino ad allora distribuiti dalla sera precedente, dovendosi di fatto accontentare di un turno molto avanzato. L’escamotage, messo in opera da diverso tempo, ha generato, a a parere degli inquirenti, una turbativa della regolarità del servizio fornito dalle Poste Italiane S.p.A., creando disagi nei confronti degli abitanti non del posto, ignari del funzionamento del sistema "parallelo".