Ottavo appuntamento con la rassegna “Vacantiandu 2016-17 – Città di Lamezia Terme”, organizzata dall’associazione teatrale “I Vacantusi”, sotto la direzione artistica di Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo. Stasera (25 marzo) alle ore 20.45 e, in replica, domani alle ore 18, al teatro Politeama “Franco Costabile” di Lamezia Terme andrà in scena la commedia “Madama quatte solde”, di Gaetano Di Maio e Nino Masiello, messa in scena dall'associazione culturale Acis “Il Sipario” di Napoli, che vedrà sul palco lo stesso Sasà Palumbo, che è anche regista della piéce.
La trama racconta uno spaccato di vita quotidiana, talvolta esasperato nel contenuto, ma non per questo inverosimile. “Madama quatte solde”, Emilia Balestrieri, è una donna di umili origini che ha avuto due figli, Sisina e Michele, da un uomo sposato che ha fatto poi perdere le sue tracce. Dopo una vita di sacrifici, finalmente arriva la dea bendata, ed ecco che giunge per lei il momento del riscatto. Emilia, per difendere l’onore della sua famiglia, s'inventa un passato diverso dal suo e si trasferisce in una delle zone più aristocratiche di Napoli. Qui si accinge, ma con scarso successo, visto che ha più familiarità con le “scelle di baccalà” a cui deve tutta la sua fortuna, a leggere i canti della “Divina Commedia” e a frequentare, per apprendere le regole del bon-ton, una famiglia di nobili decaduti senza una lira, che per risollevarsi, cerca di combinare un matrimonio tra i rispettivi figli. Molti sono i colpi di scena che si susseguono nella vicenda, soprattutto quando si presentano sulla scena i due padri, quello vero e quello presunto. I dialoghi della commedia sono in dialetto napoletano e in un italiano “napoletanizzato” che non sfocia mai nel volgare e strappano risate e divertimento dall’inizio alla fine.
Sul palco, insieme a Sasà Palumbo, ci saranno Vincenzo Cuomo, Raffaele Wirz, Gianni Palumbo, Sara Palumbo, Elisabetta Fulgione, Giacomo Sugliano, Rosa Cece, Lucia Giuliano, Orlando Rea, Alfonso Marsella, Luca Liguori, Paola Disa e Maurizio Perillo. Le scene sono di Massimo Malavolta, il trucco di Rosa Cece, l'audio e le luci di Raffaele Guadagno.