Omicidio stradale. Questa l’accusa con la quale P.S., 39 anni, è stato posto ai domiciliari dai carabinieri e dai poliziotti di Gioia Tauro (Rc).

Per l’accusa, l’uomo sarebbe stato alla guida dell’auto che venerdì scorso ha travolto ed ucciso un 34enne, G.G., di nazionalità maliana. La vittima stava percorrendo in bicicletta una strada in località Colomoro, tra Gioia Tauro e San Ferdinando, quando è stata travolta da un veicolo che si poi dato alla fuga.

Una volta avviate le ricerche dell’auto pirata, le forze dell’ordine hanno individuato la Fiata Panda dell’arrestato che presentava danni compatibili con la dinamica dell’incidente. I carabinieri hanno quindi fermato P.S. e due persone - S.F. e S.N., di 49 e 20 anni - che si sarebbero trovate in auto con lui al momento dell’impatto.

Ad incastrare i tre sarebbero state e alcune ferite riportate al momento dell’incidente.

In particolare, dopo aver fatto ricorso al pronto soccorso dell’ospedale di Polistena, P.S., che peraltro era sprovvisto della patente di guida peché gli era stata revocata, è stato arrestato e posto ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. Per i due passeggeri, invece, è scattata la denuncia a piede libero per il reato di omissione di soccorso in concorso.