Sembrava un normale sabato sera con la movida che affollava le vie del centro ed i ragazzi riuniti nei locali. D’un tratto, però, la notte del 17 ottobre 2021 si è trasformata in un incubo.
Dapprima un gruppo di ragazzi vibonesi si affrontano in una violenta rissa in via Vittorio Emanuele III, principale arteria del centro città. Al termine, alcuni di loro si allontanano per dotarsi di un’arma da fuoco e concludere nel sangue la serata. Dopo un nuovo alterco uno di loro esplode un colpo verso il petto di un coetaneo, per poi dileguarsi a piedi.
Nessuna pietà per quel corpo esanime a terra né da parte del carnefice, né tantomeno degli spettatori o passanti: nessuno chiama i soccorsi, nessuno interviene nelle manovre salvavita, fino a quando, miracolosamente, il giovane si trascina, da solo, verso una panchina di piazza Morelli.
Ricevuta la notizia del fatto dai sanitari, i carabinieri della Compagnia e del Nucleo investigativo di Vibo Valentia hanno iniziato le attività di indagine.
Nell’omertà generale, i militari hanno condotto in tutta la Provincia una serratissima caccia al responsabile, il quale, con le spalle al muro, in meno di 48 ore si è consegnato ai militari.
Gli investigatori non si sono limitati a sottoporre a fermo d’indiziato di delitto il presunto responsabile, tuttora ristretto presso la casa circondariale di Vibo Valentia, ma hanno continuato le attività di indagine, riuscendo a delineare oltre alle responsabilità del presunto autore del tentato omicidio, anche quelle di coloro che hanno partecipato alla rissa, dei favoreggiatori e di chi non ha prestato soccorso.
Al momento sono pertanto 12 le persone, tutte d’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, che a vario titolo sono state segnalate per concorso in tentato omicidio, porto abusivo di armi e munizioni, rissa, favoreggiamento personale e omissione di soccorso. Alcuni degli indagati risulterebbero vicini agli ambienti criminali del capoluogo.