L’Arma dei carabinieri ha ricordato il sacrificio del vice brigadiere Rosario Iozia

Questa mattina, alle ore 10:00, a Cittanova, ha avuto luogo la cerimonia in memoria del 36° anniversario dell’omicidio del Vice Brigadiere M.A.V.M. Rosario Iozia, rimasto vittima di proditoria azione di fuoco in località Petrara del comune di Cittanova nell’aprile 1987.

L’evento, alla presenza dei familiari e del Comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, ha riunito le massime autorità militari e civili, le rappresentanze dell’Arma territoriale e dell’Associazione nazionale carabinieri, con la partecipazione anche dell’amministrazione comunale.  Dapprima si è svolto un breve momento di raccoglimento unitamente al sindaco di Cittanova, presso il cippo eretto sul luogo dell’eccidio del decorato, con la deposizione di una corona d’alloro e di un cuscino di fiori donato dall’A.N.C. – Sezione Taurianova.

A seguire, alle 10:30, la celebrazione della Santa Messa, presso la locale chiesa Matrice, officiata dal cappellano militare don Aldo Ripepi, che nel rammentare l’evento in cui perse la vita il militare, ha evidenziato come il suo coraggio rappresenti l’ennesima dimostrazione di come un carabiniere resti sempre tale, anche fuori servizio.

In ultimo, al termine dell’omelia, alcuni studenti presenti, hanno letto dei pensieri in segno di riconoscenza per la continua ed inequivocabile testimonianza di legalità nell’azione di contrasto ad ogni forma di criminalità.

Una cerimonia, con la sentita partecipazione di autorità, studenti e semplici cittadini per mantenere sempre vivo il ricordo di quanti, fino all’estremo sacrificio, hanno dato la propria vita per la difesa delle Istituzioni e dello Stato.

 Rievocazione dell’omicidio

Il V. Brig. Rosario Iozia era giunto alla Stazione di San Giorgio Morgeto il 3 giugno 1985, ed in virtù delle qualità professionali e di carattere dimostrate, il 27 agosto successivo, appena venticinquenne, era stato trasferito alla Squadriglia di Cittanova, quale comandante.

Nonostante la sua giovane età, si distinse da subito per la serietà, l’equilibrio e la correttezza del suo operato, sempre improntato all’imparzialità, alla rettitudine ed allo spirito di sacrificio.

Già a seguito di complesse indagini e servizi a lui delegati, era stato infatti menzionato sull’ordine del giorno del Comando dell’allora Legione carabinieri di Catanzaro, per l’arresto di due malviventi ed il sequestro di quasi due chilogrammi di marijuana.

Anche per il sequestro di Angela Mittica di Oppido Mamertina, ultimo verificatosi nella zona, aveva fattivamente contribuito ad impedire la fuga dei malviventi, fino a determinare la liberazione della giovane sequestrata.

Per tale azione, il 10 aprile 1988, nel primo anniversario dell’omicidio del V. Brig. Iozia, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri si era recato in Località Zomaro, agro del Comune di Cittanova e centro dell’Aspromonte, per consegnare un premio ai militari dalla Squadriglia di Cittanova, di cui aveva fatto parte il V. Brig. Iozia all’epoca del sequestro.

Il V. Brig. Rosario Iozia, alle ore 19.00 circa del 10 aprile 1987, in Località Petrara del Comune di Cittanova, mentre percorreva libero dal servizio la strada provinciale diretta a Polistena, all’uscita di una curva notò alcuni individui che attraversavano un uliveto armati di fucili a canne mozze.

Il militare, essendo un ottimo conoscitore dei luoghi e delle persone che gravitavano in quelle zone, intuì subito ciò che si era presentato alla sua vista, e arrestò la marcia della propria autovettura, impugnando la pistola d’ordinanza si poneva all’inseguimento dei malviventi.

Non appena il militare si qualificò ed intimò loro di fermarsi, questi non esitarono a rivolgere le loro armi contro di lui, esplodendo due colpi di lupara e consentendogli di rispondere solo con un colpo della sua pistola.

L’evidente disparità delle forze che si erano contrapposte si rivelò fatale per il V. Brig. Iozia, che cadeva esanime sull’asfalto dopo essere stato attinto da numerosi colpi di varie armi da fuoco.

La valorosa azione ha determinato la concessione della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.

Trent'anni fa l'omicidio del vice brigadiere Rosario Iozia

L’11 aprile, alle ore 10.30, presso la chiesa Matrice di Cittanova, nel 30° anniversario dell’omicidio,  sarà commemorato il vice brigadiere Rosario Iozia. In ricordo del militare sarà celebrata una Santa Messa in suffragio officiata dal cappellano militare don Aldo Ripepi. Alle 11,50 seguirà la deposizione di una corona di alloro sul cippo posto in memoria del sottufficiale, in località Petrara, luogo del suo assassinio avvenuto il 10 aprile  1987.

Alla cerimonia saranno presenti i famigliari del militare assassinato, Anna Monaco, mamma del sottufficiale, il fratello, la sorella i cognati,  che, come ogni hanno, provenienti dalla Sicilia,  partecipano alla commemorazione del loro caro, la loro presenza insieme a quella dei vertici dell’Arma dei Carabinieri della provincia, con la massiccia partecipazione di numerosi carabinieri in servizio ed in congedo, i vertici della Magistratura del distretto reggino, le massime autorità civili,  militari e religiose della Provincia,  testimoniano in maniera inequivocabile la volontà e la determinazione nel proseguire in quell’azione di promozione della cultura della legalità, mantenendo vivo il ricordo di quanti, fino all’estremo sacrificio hanno dato la propria vita per la difesa delle Istituzioni e dello Stato. Alla cerimonia religiosa prenderanno parte una folta rappresentanza di studenti degli Istituti scolastici di Cittanova.

L’omicidio

 Il vice brigadiere Rosario Iozia giunto alla Stazione di San Giorgio Morgeto il 3 giugno 1985, in virtù delle qualità professionali e di carattere dimostrate, il 27 agosto successivo, appena venticinquenne, viene trasferito alla Squadriglia di Cittanova, quale comandante.

 Nonostante la giovane età, si distingue da subito per la serietà, l’equilibrio e la correttezza del suo operato, sempre improntato all’imparzialità, alla rettitudine ed allo spirito di sacrificio.

A seguito di complesse indagini e servizi a lui delegati, viene menzionato sull’ordine del giorno del Comando dell’allora Legione Carabinieri di Catanzaro, per l’arresto di due malviventi ed il sequestro di quasi due chilogrammi di marijuana.

Anche per il sequestro di Angela Mittica di Oppido Mamertina, ultimo verificatosi nella zona,  contribuisce fattivamente per impedire la fuga dei malviventi, fino a determinare la liberazione della giovane sequestrata. 

Il vice brigadiere Rosario Iozia,  verso le 19 del 10 aprile 1987, in Località Petrara del Comune di Cittanova, mentre percorre libero dal servizio la Strada provinciale diretta a Polistena, all’uscita da una curva nota alcuni individui che attraversavano un uliveto armati di fucili a canne mozze.

Il militare, ottimo conoscitore dei luoghi e delle persone che gravitavano in quelle zone, arrestata la marcia della propria autovettura ed impugnando la pistola d’ordinanza si lancia all’inseguimento dei malviventi.

Non appena il militare si qualifica, i criminali premono il grilletto.

Raggiunto da una salva di colpi di lupara, Iozia si accascia al suolo e spira.

 La valorosa azione determina la concessione della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria, con la seguente motivazione:

 “Comandante di squadriglia operante in zona ad elevato indice di criminalità organizzata, pur essendo consapevole dei gravi rischi cui si esponeva, solo ed a diporto, affrontava con altissimo senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo, latitante che, armato di fucile a canne mozze, si accompagnava ad altri malviventi. Fatto segno a violenta azione di fuoco, benché mortalmente ferito, reagiva con l’arma in dotazione in difesa dello Stato e delle istituzioni. Fulgido esempio di attaccamento al dovere, spinto sino all’estremo sacrificio". Petrara di Cittanova (RC), 10 aprile 1987.  

  • Published in Cronaca
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