'Ndrangheta, operazione "Affari di famiglia": Salvatore Minniti ritorna in carcere
I carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo, diretti dal Capitano Gianluca Piccione, hanno tratto in arresto Salvatore Minniti.
L’uomo è ritenuto organico alla cosca Iamonte che opera a Melito di Porto Salvo (RC) e nei comuni vicini.
Nello specifico, i carabinieri della Stazione di Saline di Montebello Jonico, dopo aver raggiunto Minniti nei pressi della sua abitazione, gli hanno notificato un ordine di carcerazione per un residuo di pena.
Il reato contestato è quello di tentata estorsione continuata in concorso, aggravata dalle modalità mafiose.
Minniti è stato coinvolto nell'operazione “Affari di Famiglia” con la quale, nel febbraio del 2012, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria diedero esecuzione al fermo di indiziato di delitto nei confronti di cinque persone appartenenti alla cosche di ‘ndrangheta dei “Ficara-Latella” e “Iamonte”, operanti nel “mandamento di Reggio” ed in particolare nei comuni di Reggio Calabria, Melito di Porto Salvo e Montebello Ionico.
Le investigazioni dell’epoca riuscirono a documentare l’infiltrazione pervasiva della ‘ndrangheta, nella sua espressione unitaria delle cosche operanti sul territorio, negli appalti per la realizzazione delle opere di ammodernamento e di messa in sicurezza della SS 106, nel tratto compreso tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo.
Una volta arrestato, Minniti è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria dove rimarrà recluso per i prossimi 7 mesi e mezzo.
L’uomo infatti era stato condannato ad una pena complessiva di 4 anni e 4 mesi ed aveva già scontato 3 anni e mezzo di carcere.
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