Chiaravalle, il sindaco Donato dice No alla “Fase2” della Santelli

Le nuove disposizioni, contenute nell’ordinanza emessa dalla presidente della Regione Jole  Santelli, per la gestione della “Fase 2” in Calabria, non avranno attuazione nel territorio comunale di Chiaravalle Centrale.

A stabilirlo, un provvedimento  emesso oggi, con il quale il primo cittadino chiaravallese Domenico Donato ha “sospeso” fino “ a nuove disposizioni” l’applicazione delle misure “contenute nell’ordinanza del presidente della Regione Calabria n. 37 del 29 aprile 2020”.

Simbario, dal sindaco Romano stop alla “Fase 2" della Santelli

Le nuove disposizioni, contenute nell’ordinanza emessa dalla presidente della Regione Jole Santelli, per la gestione della “Fase 2” in Calabria (Per leggere la notizia clicca qui), non avranno attuazione nel territorio comunale di Simbario.

A stabilirlo, un’ordinanza del sindaco Ovidio Romano che, “Ritenuto necessario approfondire le disposizioni previste nell'ordinanza regionale n. 37 del 29/04/2020”, al fine di “programmare la riapertura delle attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, attività sportive e amatoriali individuali e dell'organizzazione di spazi pubblici nel rispetto delle misure di contenimento tali da prevenire la diffusione dell'epidemia da Covid-19”, ordina ai cittadini “di attenersi”, fino a nuove disposizioni, “a quanto previsto" dalle misure “contenute nel Dpcm del 26 aprile 2020”.

Spadola, il sindaco Piromalli blocca la “Fase 2” della Santelli

“Non è assolutamente consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio da asporto o con tavoli all’aperto”.

E’ questa una delle prescrizioni contenute nel provvedimento, emesso oggi, con il quale il sindaco di Spadola ha annullato quanto disposto dall’ordinanza regionale relativa all’avvio della “Fase 2” in Calabria (Per leggere la notizia clicca qui).

Il provvedimento del primo cittadino spadolese prescrive, inoltre: “ ll divieto assoluto per i venditori ambulanti di espletare la propria attività di vendita all’interno del territorio comunale”

Coronavirus, Di Natale (Iric):"Chiede al governo d'impugnare l’ordinanza Santelli"

“Chiedo al governo di impugnare tempestivamente l’ordinanza della presidente Jole Santelli”.

Interviene con questa presa di posizione il consigliere regionale Graziano Di Natale (IoRestoInCalabria) segretario-questore dell’Assemblea regionale, a seguito dell’ordinanza firmata dal governatore della Calabria nella tarda serata di ieri, aggiungendo: ”Appare evidente in tutte e cinque le provincie quanto i calabresi di ogni orientamento politico siano in rivolta per l’improvvido ‘liberi tutti’ disposto dalla governatrice, anticipando la riapertura disposta dal governo per il 4 maggio e andando anche ben oltre le disposizioni e le ‘regole’ del Dpcm”.

“Aprire così senza criteri e riferimenti tecnico-scientifici - afferma il segretario-questore del Consiglio regionale - significa buttare a mare tutti i sacrifici che i cittadini hanno fatto in questi mesi. Addirittura si anticipano i provvedimenti del governo nazionale col rischio concreto - continua Di Natale – di un aumento dei contagi che con tutto il cuore mi auguro non si verifichi. Spero vivamente che Jole Santelli non si presti ad una strategia politica messa in atto dai governatori del centrodestra. Sarebbe da incoscienti ed i soli a pagarne le conseguenze saranno i calabresi”.

“Bisogna necessariamente e innanzitutto tutelare la saluti dei cittadini – conclude l’esponente politico. Non siamo ancora nelle condizioni di un’apertura come quella prevista. Certamente bisogna ripartire ma è un momento talmente delicato e la ripartenza credo debba avvenire con cautela. Non in questo modo. Rischiamo di farci davvero male, significherebbe vanificare quanto fatto fino ad oggi e mancare di rispetto a chi, in questi mesi, ha lavorato quotidianamente per tutelare le nostre vite”.

Santelli contro il rientro dei fuori sede: "Il governo si assume la responsabilità dell’eventuale aumento di contagi "

"Dal governo via libera ad un nuovo esodo verso Sud. La dichiarazione di principio che fa divieto degli spostamenti interregionali viene smentita dalla norma di chiusura che consente il ritorno nel proprio domicilio, abitazione o residenza. Tradotto un ‘liberi tutti’ che va oltre i casi specifici. Il governo si assume in pieno la responsabilità di un nuovo esodo verso Sud e dell’eventuale aumento di contagi che potrebbe derivarne".

E' quanto scrive in una nota il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

"Le misure di contenimento attuate dalle Regioni del Sud - aggiunge -possono essere gravemente compromesse da questa decisione di autorizzare ritorni in massa da zone ancora con altissimi numeri di contagio.

È la terza volta che questo accade e le altre due volte le regioni sono state lasciate sole nella gestione dei ritorni.

Ora - prosegue Santelli - il presidente Conte ed il suo governo si assumano la responsabilità piena delle loro scelte e da oggi adottino tutte le precauzioni necessarie affinché questi ritorni avvengano con le dovute precauzioni. Precauzioni che devono essere assunte in partenza e non scaricate sulle regioni di arrivo.

Noi adotteremo le misure di cautela di nostra competenza, ma deve essere chiaro che la norma apre ad un ritorno indiscriminato parlando non solo di residenza ma addirittura di domicilio ed abitazione.

"Conte - conclude la governatrice - si assuma in pieno la responsabilità della scelta, ma soprattutto della gestione di questi ritorni".

 

Il serrese Ferragina (Fi) chiede alla Santelli di far rientrare i calabresi fuori sede

“Caro presidente ti scrivo”.

Questo l’incipit dell’appello con il quale il serrese Giuseppe Ferragina, in qualità di esponente provinciale di Forza Italia giovani- Vibo Valentia, si è rivolto al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli per chiedere il rientro dei calabresi bloccati fuori regione dalle disposizioni anticoronavirus.

 Dopo aver premesso di non aver “nulla da rimproverare” nella “gestione regionale dell’emergenza sanitaria”, Ferragina ha posto in evidenza la necessità di programmare il rientro “a casa di tanti” calabresi  “che si trovano al nord per studio o lavoro”.

 Se da un lato è “ giusto” adottare “le misure necessarie a contenere nuove ondate di contagio”, è “altrettanto giusto far ricongiungere le famiglie”.

Se non si lavorasse in tale direzione, per l’esponente azzurro, vorrebbe dire  averla data “vinta” a coloro i quali sono “rientrati incoscientemente ad inizio marzo, mettendo a rischio un'intera regione”, a scapito di chi, rispettando “le regole rischia di rimanere beffato”.

Alla luce dello “alto senso di responsabilità” dimostrato dai calabresi che hanno seguito “le direttive” e combattuto in “un'unica direzione”, per Ferragina è “ giusto dare inizio” al “rientro organizzato e controllato” dei fuori sede.

 In conclusione, l’esponente azzurro chiede quindi “alla governatrice Santelli di rivedere” le “attuali linee guida sui rientri e di dare ancora una volta un’impronta di buona gestione in questa emergenza”, dimostrando che “la Calabria c’è” ed accoglie”i propri figli, soprattutto nei momenti di difficoltà”.

Coronavirus, firmata l'ordinanza per la fine della zona rossa a Serra, Fabrizia e Chiaravalle

Firmata oggi dal presidente della Regione Jole Santelli l'Ordinanza n. 34 per il contenimento del rischio di diffusione da coronavirus, ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica, ferma restando la piena applicazione delle misure nazionali e regionali.

Nello specifico, l'Ordinanza prevede che nei Comuni di Oriolo (CS) e Melito Porto Salvo (RC) sono prorogate a tutto il 3 maggio 2020 le misure già fissate nelle Ordinanze n. 21/2020 e n. 24/2020 come integrate da quanto previsto nell’Ordinanza n. 29/2020.

Nei Comuni di Montebello Jonico (RC), Cutro (KR), Rogliano (CS), Serra San Bruno (VV), Bocchigliero (CS), Chiaravalle Centrale (CZ), Fabrizia (VV), cessano di avere efficacia, a far data dal 27 aprile 2020, le disposizioni di cui alle Ordinanze n. 10, 13, 16, 17, 18, 19, 22/2020, per come integrate e prorogate dall’Ordinanza n. 29/2020 allegato 2.

Si prevede inoltre che nei Comuni di Torano Castello (CS) e San Lucido (CS) restino efficaci le disposizioni di cui alle Ordinanze n. 30/2020 e 33/2020 a tutto il 3 maggio 2020.

Restano applicabili ed efficaci tutte le altre disposizioni nazionali e regionali vigenti, per il contenimento dell’epidemia, anche nei Comuni di cui al punto 2, in cui le specifiche restrizioni per quei territori vengano a cessare.

Il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla presente Ordinanza comporta l’applicazione di quanto previsto dal Decreto-legge25 marzo 2020, n. 19, ove il fatto non costituisca più grave reato.

La presente Ordinanza potrà essere aggiornata ove si rendesse necessario a seguito della valutazione circa la situazione epidemiologica locale.

l'Ordinanza sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionale della Giunta della Regione.

Coronavirus, Santelli teme che il contagio possa arrivare tramite gli sbarchi di migranti

"La preoccupazione oggi è anche quella della possibilità di ritorno di un nuovo Covid attraverso i vascelli fantasma e gli sbarchi, tenuto conto che il 98% dei paesi africani hanno dichiarato la pandemia e non ci sono controlli.

Una situazione denunciata da uno studio commissionato da Fi ma soprattutto un pericolo già avvertito dal Governo.

Non a caso Borrelli su questo punto ha già inviato una direttiva al Ministero degli interni per la realizzazione di centri Covid in ogni regione del Sud".

Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

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