Sequestrati in Calabria 4 depuratori comunali

Quattro impianti di depurazione a servizio del centro abitato di Domanico e delle sue contrade in stato di completo abbandono spandevano liquami fognari direttamente sul suolo senza effettuare alcun trattamento. All’interno degli impianti sono stati rinvenuti cospicui quantitativi di fanghi di depurazione mai smaltiti. E’ quanto emerso dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato, condotte dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale e dal Comando Stazione di Longobardi, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza che ha portato nella giornata di ieri al sequestro dei quattro depuratori e alla denuncia a piede libero di due persone nella loro qualità di Amministratori e Tecnici comunali. Sono stati contestati i reati di gestione illecita di rifiuti, scarico di acque reflue sul suolo, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali. La Procura della Repubblica sta già predisponendo ulteriori accertamenti di natura tecnica per determinare l’entità e la tipologia dell’inquinamento nonché l’effettivo grado di danno subìto dall’ambiente e dalle risorse naturali. L’operazione si inquadra in una più ampia azione di contrasto ai reati in danno all’ambiente portata avanti con determinazione dalla Procura della Repubblica. Il Procuratore Capo Mario Spagnuolo sostiene infatti “che l’ambiente naturale e la salute del cittadino sono beni primari verso i quali l’azione di tutela della Procura della Repubblica di Cosenza e delle Forze dell’ordine continuerà vigile e con rafforzato vigore”.

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Ambiente: sequestrati tre depuratori e discariche abusive

sono tre i depuratori che i militari della Guardia Costiera hanno posto sotto sequestro insieme ad appezzamenti di terreno ampi complessivamente 11.000 metri quadrati occupati abusivamente da discariche. Le strutture scarsamente funzionanti in località Piragineti e Seggio, a Rossano Calabro,  avrebbero deturpato due corsi d'acqua. Invece, l'impianto in località Ranieri, a Scala Coeli, risultava bloccato ed i liquidi reflui finivano in  una vallone. Denunciate le persone considerate colpevoli degli illeciti comportamenti.  Ad Amendolara, Cariati, Corigliano Calabro, Pietrapaola, Rossano Calabro, Spezzano Albanese e  Trebisacce sono state individuate le aree adibite a discariche abusive.

Irregolarità nel funzionamento: sequestrati depuratori

Gli accertamenti di natura tecnica che sono stati effettuati con l'ausilio del personale Arpacal hanno permesso di appurare l'esistenza di anomalie nel sistema di funzionamento di diversi depuratori. Irregolarità che ha indotto la Procura della Repubblica di Castrovillari a disporre il sequestro in via preventiva, concretizzato dai militari della Guardia costiera di Corigliano Calabro, degli impianti ubicati nelle località Apollinara e Cantinella, a Corigliano. Contestualmente, sotto la propria responsabilità, la stessa Guardia Costiera ha eseguito analogo provvedimento in relazione alle strutture di depurazione che si trovano in località Infascinato, a Spezzano Albanese. In particolare, le violazioni sono state accertate a proposito delle procedure che servono a smaltire correttamente i fanghi. Le Amministrazioni Comunali investite della questione hanno manifestato la volontà di ripristinare sollecitamente le condizioni di regolarità. 

   

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