Alle prime ore del mattino del 5 luglio, i Carabinieri e lo Squadrone Cacciatori "Calabria" hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, F.D., 33enne di Gioia Tauro, bracciante agricolo, incensurato, per i reati di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti in quanto è stato sorpreso all’interno di un uliveto abbandonato a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, nella Contrada Bosco Sovereto – II Stradone, ad annaffiare e potare 55 (cinquantacinque) piante di canapa indiana del tipo cannabis indica, dell’altezza media di un metro, in pieno stato vegetativo. Nell’ambito delle perquisizioni di iniziativa, scaturite dal medesimo servizio, è stato tratto in arresto anche R.P., 45enne di Taurianova (RC), bracciante agricolo, cognato di F.D., poiché, in modo fraudolento, tramite allaccio abusivo diretto alla rete pubblica, con violenza sulle cose, avrebbe alterato completamente il consumo di energia elettrica della propria abitazione, nonché di una pompa sommersa utilizzata per irrigare un terreno coltivato a kiweto. Le piante, previa campionatura, sono state distrutte, a mezzo fuoco.