I Nas sequestrano prodotti di carnevale e giocattoli pericolosi

I carabinieri del Nas di Reggio Calabria durante il periodo di Carnevale sono stati impegnati in numeroso ispezioni presso attività commerciali che ponevano in vendita costumi, maschere e giocattoli per bambini, allo scopo di reprimere il commercio di prodotti non certificati e quindi potenzialmente pericolosi per la salute.

I controlli, eseguiti a Reggio Calabria, Gioia Tauro e Rosarno, presso centri commerciali gestiti da persone di nazionalità cinese, hanno portato al sequestro di oltre 300 prodotti carnevaleschi (maschere, parrucche, occhiali) privi del marchio Ce, delle indicazioni sulla sicurezza per bambini e sul corretto utilizzo per evitare danni alla salute.

Complessivamente sono state elevate sanzioni per 9 mila euro a carico di quattro attività commerciali, tutte  segnalate alla Camera di commercio di Reggio Calabria per le valutazioni di competenza.

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Imprenditori vicini alla 'ndrangheta, sequestrati beni per 200 mln di euro

Militari dei Comandi provinciali della Guardia di finanza e dei carabinieri di Reggio Calabria, unitamente a personale del locale Centro operativo della Direzione investigativa antimafia e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata della Guardia di finanza, con il coordinamento della locale Direzione distrettuale antimafia hanno eseguito il sequestro di rapporti finanziari, compendi societari, beni mobili e immobili per un valore complessivo stimato superiore a 200 milioni di euro riconducibili a noti imprenditori indiziati di appartenenza/contiguità alle più importanti cosche del capoluogo.

Maggiori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10 presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria. 

Sequestrati oltre tre milioni di maschere ed accessori per la festa di Halloween

I finanzieri, nel corso di una serie di interventi finalizzati a prevenire la commercializzazione di prodotti nocivi o pericolosi per la salute, predisposti proprio in occasione della festività di Halloween, hanno sequestrato 3 milioni e mezzo di articoli, destinati alla libera vendita, carenti dei contenuti informativi minimi per il consumatore e/o contraffatti. L’operazione, denominata “Halloween-Sicura”, sviluppata nell’area urbana cosentina, a seguito del quotidiano controllo del territorio, ha permesso di individuare diverse società, gestite da soggetti di nazionalità cinese, che ponevano in vendita articoli di Halloween pericolosi, importati dai paesi dell’area asiatica. Nel corso degli interventi i finanzieri cosentini hanno individuato milioni di capi ed accessori d’abbigliamento, da utilizzare prevalentemente per i travestimenti di Halloween, quali maschere, materiale vario di genere horror, oltre ad una serie di gadget, il tutto in un contesto non in linea non le prescrizioni previste dal Codice del Consumo. Oltre a questa tipologia di prodotti sono stati individuati, in violazione della medesima normativa, i primi modelli annuali di luminarie natalizie, che, essendo realizzati con materiali a basso costo o scadenti, espongono gli acquirenti al rischio di incidenti dovuti al surriscaldamento delle guaine protettive. Le Fiamme gialle hanno individuato altresì giocattoli e stickers raffiguranti personaggi di fantasia, anch’essi in esposizione per la commercializzazione, che sono risultati contraffatti, in quanto recanti illegittimamente marchi registrati. Gli articoli in sequestro, destinati prevalentemente ai consumatori più giovani, sono risultati potenzialmente pericolosi poiché gli acquirenti, indossandoli per i travestimenti, sarebbero stati esposti al rischio di contrarre infezioni cutanee e/o altre malattie dermatologiche. A conclusione dell’operazione sono stati posti sotto sequestro tre milioni e mezzo di maschere ed altri accessori per i travestimenti di Halloween e sette i soggetti segnalati alle autorità amministrative competenti per l’accertamento delle violazioni amministrative. Un soggetto è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di contraffazione.

 

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Operazione “China-Christmas”: sequestrati 5 milioni di articoli natalizi pericolosi

I finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, nell’ambito di interventi finalizzati a prevenire la commercializzazione di prodotti nocivi o pericolosi per la salute posti in consumo in occasione delle festività natalizie, hanno sequestrato oltre 5 milioni di luci di natale ed altri articoli, destinati alla libera vendita, carenti dei contenuti informativi e pericolosi per il consumatore o contraffatti. L’operazione, denominata China-Christmas, si è sviluppata a seguito del quotidiano controllo del territorio effettuato dai militari ed è stata finalizzata a contrastare l’illecita commercializzazione di prodotti pericolosi e/o insicuri in coincidenza con il periodo natalizio. Nel corso degli interventi i finanzieri cosentini hanno individuavato migliaia di luminarie natalizie, realizzate in forme simboleggianti il Natale, destinate alla vendita, in violazione delle prescrizioni di sicurezza e trasparenza a tutela del consumatore di cui al D.Lgs 206/2005 (Codice del Consumo). I beni sequestrati sono risultati potenzialmente pericolosi per l’eventuale acquirente esposto a rischio di incidenti a causa dell’inidoneità dei prodotti all’uso ed in particolare per il possibile surriscaldamento delle guaine protettive delle luminarie natalizie. Altri articoli, in particolare stickers raffiguranti l’effige di personaggi di fantasia e accessori d’abbigliamento, sono risultati contraffatti in quanto recanti illegittimamente marchi registrati di note case produttrici. A conclusione dell’operazione sono risultati posti sotto sequestro oltre cinque milioni di luci di natale ed articoli contraffatti, in violazione agli artt. 6, 7 e 9 D.Lgs 206/2005 (Codice del Consumo) e degli art. 474 e 648 del c.p.

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Tre container di prodotti cinesi sequestrati a Gioia Tauro

I Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, unitamente ai Funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno messo i sigilli a tre container, arrivati, nel porto della Piana, dalla Cina. All’origine del sequestro, le false indicazioni sull'origine o sulla provenienza, nonché la presenza di prodotti, per lo più giocattoli, contraffatti. Dopo una lunga serie di controlli eseguiti su numerosi documenti e container, la Procura della Repubblica di Palmi, ha fatto scattare l’operazione che ha consentito di scoprire il carico, ufficialmente, destinato in Albania. Complessivamente, sono stati sequestrati 14 mila tra giocattoli, orologi, asciugamani e federe riportanti marchi contraffatti, nonché calze sportive recanti false indicazioni sulla loro origine o provenienza. Il tutto per un valore complessivo di oltre trentaduemila euro.

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