Pizzo, tutto pronto per lo “Sciabaca Festival”. Si parte venerdì 23

La "sciabaca" è la rete dei pescatori, ma è anche il termine simbolico scelto dagli organizzatori dello “Sciabaca Festival” per esprimere il concetto di “fare rete” con la cultura mediterranea e i viaggi. Il festival è organizzato dalla Casa Editrice Rubbettino in collaborazione con la Regione Calabria, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pizzo e la cooperativa Kairos (Media Partner La C) e si propone, attraverso mostre, spettacoli, dibattiti, presentazioni di libri, di guardare al Mediterraneo attraverso la categoria del viaggio e del viaggiatore. L’obiettivo è quello di promuovere un dibattito sulla visione spesso stereotipata che i calabresi hanno di sé così come su quella che gli osservatori esterni hanno della Calabria. L'evento che si terrà a Pizzo dal 23 al 25 settembre, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi sulla terrazza del Castello Murat e non mancheranno incontri, mostre, visite guidate, concerti e film scandiranno i tre giorni della manifestazione, catalizzando l'attenzione sulle tematiche più intimamente connesse alla cultura mediterranea. L'assessore comunale Cristina Mazzei ha ribadito l'importanza dell'iniziativa culturale «nella speranza che la manifestazione diventi un appuntamento annuale non soltanto per Pizzo». «La manifestazione  – ha spiegato Florindo Rubbettino – nasce dalla necessità di costituire un festival del Mediterraneo, abbiamo pensato di farlo a Pizzo perché meta di grandi viaggiatori ma anche luogo di patrimoni culturali contemporanei, un luogo simbolo da cui partire in questo festival del viaggio, ricco di attività e tanta cultura, con linguaggi diversi e molte contaminazioni». Il sindaco Gianluca Callipo ha ringraziato la casa editrice Rubbettino e si è detto «orgoglioso di questa collaborazione. E’ un progetto – ha commentato il primo cittadino – con diversi obiettivi, abbiamo dei patrimoni importanti che non vengono fruiti a pieno e non mi riferisco soltanto a quelli di Pizzo. E’ un festival che pur essendo alla sua prima edizione vede già un programma ricco». A collaborare alla kermesse anche la cooperativa Kairos che già da anni si occupa della gestione di siti importanti come il castello di Murat o la chiestta di Piedigrotta: «Lo scopo – ha detto Nancy Valente, della Kairos – è quello di offrire una immagine al di fuori degli schemi, un viaggio con la tecnologia, un nuovo concetto di emigrazione e soprattutto una visione alternativa dell’identità». Sciabaca Festival sarà inaugurato ufficialmente venerdì 23 settembre, alle 18, e tra gli eventi più importanti della tre giorni lo spettacolo musicale che accompagnerà la lettura di alcuni brani del romanzo Omero al Faro, di Mimmo Rando, poi la presentazione del libro Il sogno italiano, di Ylljet Alicka e il concerto di Francesca Prestia, Mare Nostrum; un'escursione guidata, che porterà i partecipanti su percorsi storici delle vicende murattiane; il talk moderato da Gilberto Floriani, Viaggi, migrazioni, accoglienze, al quale parteciperanno Pietro Bartolo, Giacomo Panizza, Mimmo Gangemi e Erasmo Palazzotta; il forum sulle opportunità del turismo del terzo millennio, con la partecipazione di Calabreasy, Viaggiart, Massimiliano Capalbo, Gianluca Callipo, Florindo Rubbettino e Antonio Viscomi; l’incontro Francesco Bevilacqua sul tema "Calabria: mutazione, invenzione, rinascita”.

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