Mongiana, Oliverio e Censore tra i ruderi delle Ferriere Borboniche

Un tuffo nel passato per ripercorrere un'epoca gloriosa. Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e il deputato del Partito democratico, Bruno Censore, hanno rivissuto grazie al primo cittadino di Mongiana Bruno Iorfida che gli ha fatto da guida, gli antichi fasti della cittadina montana, famosa in tutta italia a partire dall'anno 1771 per la Fabbrica d'Armi e le Reali Ferriere borboniche.  La visita ha avuto come tappa particolare il sito archeologico di quella che una volta era una delle fonderie più grandi del sud Italia. Alla fine della visita si sono poi recati nella sala conferenze del Museo delle Ferriere dove il sindaco Iorfida entusiasta  per l'interesse nazionale e regionale suscitato dagli scavi ha voluto ringraziare i presenti e fare una breve presentazione di «quello che si sta facendo per far rivivere il glorioso passato della propria cittadina». A prendere successivamente la parola il professore Danilo Franco, esperto di archeologia industriale che con l'ausilio di alcune diapositive ha fatto meglio capire ai presenti l'importanza del polo siderurgico e le nuove scoperte rinvenute durante gli scavi. E' questo uno studio che si sta portando avanti da oltre trent'anni – ha esordito il professore - , Mongiana è un villaggio che nasce proprio per dare supporto alle fonderie, non a caso le case sono dislocate a schiera, come i villaggi siderurgici dell'Inghilterra. Le ferriere erano gestite direttamente dallo stato e perciò per costruire il villaggio fù mandato dai Borboni il più grande architetto di quel tempo Mario Gioffredo». L'archeologo dopo aver ripercorso gli antichi splendori si è soffermato sulla sua fine intorno il 1874 e su come i mongianesi affamati di materiale per la costruzione, abbiano saccheggiato il polo. Durante gli scavi – ha continuato lo studioso- sono stati scoperti tre altiforni e i muri portanti delle fucine. Il nostro obiettivo è ora quello di ricostruire un'altoforno per far capire meglio ai visitatori la grandiosità di quello che fu». A prendere la parola di nuovo il primo cittadino Iorfida che questa volta ha voluto sottolineare l'interesse che l'università degli studi di Napoli Federico II ha nei confronti del polo siderugico della propria cittadina. «Ringrazio il sindaco di Mongiana, il deputato Bruno Censore, il consigliere Michele Mirabello e tutti gli altri sindaci e amministratori presenti per aver fatto in modo che io questa sera fossi qui». Ha esordito così il presidente Oliverio che ha poi sottolineato come quella di Mongiana «è una realtà davvero importante ed unica nella nostra regione. Le ferriere hanno infatti segnato un periodo importante per tutto il mezzogiorno. Qui cè un pezzo importante di storia ma anche di innovazione.. Questo territorio ha dato tanto alla Calabria e a tutto il mezzogiorno. Ho apprezzato -ha continuato Oliverio - molto l'impegno del sidaco Iorfida nel recuperare questo sito di archeologia industriale. Aver realizzato questo lavoro di recupero consentira di investire per farlo diventare un fattore di propoulsione culturale e turistica. Noi come regione – ha poi concluso - abbiamo sostenuto questo percorso e continueremo a sostenerlo per fare in modo che divenga un importante polo culturale e storico nella nostra regione».

 

 

 

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.