"Per le emergenze calabresi i fondi europei non bastano, servono quelli nazionali"
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"Sarò assieme a Cgil Cisl e Uil a Crotone, in una delle piazze più emblematiche dello sviluppo mancato della Calabria, lunedì 30 novembre, giorno in cui è stata decisa la mobilitazione anche a Cosenza e Villa San Giovanni". E’ quanto sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco, che aggiunge: "L’accumularsi di emergenze in Calabria, incluso l’interminabile commissariamento della sanità che produce polemiche ma non risultati, richiede un’attenzione straordinaria ad incominciare dalla legge di Stabilità. Occorre, come segnala la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, più coraggio sulla crescita e sul Sud. Il Governo intervenga su enti pubblici ed investitori privati, Anas, RFI, Enac, Finmeccanica, ENI, ENEL ed Invitalia, perché ciascuno assolve al dovere di garantire alla Calabria un ruolo propositivo nel contesto delle azioni di ripresa economica del Paese. Sulla Zes per Gioia Tauro non c’è più tempo da perdere. Non si speri che si possa ridurre l’insostenibile divario Nord-Sud esclusivamente con i fondi comunitari. E’ tempo che le risorse nazionali siano indirizzate anche per chiari obiettivi di sviluppo della nostra regione”. Ancora la consigliera regionale: “Sulle richieste del sindacato circa il recupero dei 30 milioni di euro sulla forestazione così come l’assegnazione delle risorse, anche per il 2016, per la contrattualizzazione degli Lsu e Lpu e di un Piano di politiche attive per il lavoro che consenta la ricollocazione produttiva dei lavoratori del bacino degli ammortizzatori sociali, occorre massima coesione e unitarietà d’intenti".
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