La pergamena, sul palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci, è arrivata venerdì. Ma il Patto di gemellaggio fra Betlemme e Serra San Bruno (rappresentati dai rispettivi sindaci Vera Baboun e Bruno Rosi) è stato sottoscritto il 30 gennaio scorso, in occasione del 70° anniversario della costituzione della Fondazione Betania Onlus. I partecipanti al progetto sono 20 (ci sono anche i Comuni di Catanzaro, Chiaravalle Centrale, Girifalco, Simeri Crichi, Gasperina e diverse parrocchie fra cui le 2 serresi di San Biagio e dell’Assunta in cielo di Spinetto) e sono animati da nobili scopi. In particolare, puntano a “mantenere legami duraturi fra Comuni e Realtà ecclesiali; promuovere lo sviluppo spirituale e materiale delle proprie comunità rafforzando le proprie relazioni basate su comuni desideri di pace, amicizia e prosperità; promuovere ogni tipo di relazione sociale; operare nell’ambito delle attività culturali organizzando conferenze su temi considerati di reciproco interesse, incontri tra i giovani e le famiglie, esposizioni di opere d’arte, progetti educativo-formativi e di ricerca storico-culturale per approfondire la reciproca conoscenza; operare nell’ambito economico con incontri fra associazioni professionali, religiose e sociali, con la promozione di pellegrinaggi e la partecipazione a mercati-esposizioni e fiere, con la divulgazione di prodotti tipici e l’informazione sulle attività industriali-artigianali e commerciali di reciproco interesse”. Attività che potranno essere ampliate sotto la direzione della Fondazione Betania Onlus, guidata da don Biagio Amato, che coordina la rete. La durata del gemellaggio è di 5 anni ed è previsto il tacito rinnovo, salvo formale disdetta. Il disegno, soprattutto in un’epoca in cui la freddezza della finanza pare prendere il sopravvento sul calore dei rapporti fra le persone, mira a far riscoprire quell’umanità che costituisce l’essenza stessa dell’esistenza.