Call center, chiusura più vicina
SERRA SAN BRUNO – Magari non lo ammettono pubblicamente, ma serpeggia la rassegnazione fra i lavoratori del call center di via Catanzaro. Come anticipato dal Redattore, i margini per la risoluzione della problematica sarebbero praticamente nulli perché la rigidità delle posizioni della Abramo Customer Care sarebbe tale da impedire una effettiva trattativa. Il motivo – e i collaboratori di Infocontact ne sono consci – è proprio questo: non si discute perché c’è una parte che ha già deciso per tutti. L’incontro in prefettura con i vertici regionali non ha dato i frutti sperati, c’è semplicemente una generica “disponibilità” da parte dell’assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione, ma niente di più. La responsabilità non è evidentemente dell’esponente del Pd, quanto di un’acquirente che ha idee chiare ed intende attuarle. Eppure il tavolo romano resta aperto e sarà aggiornato giovedì, anche se le aspettative sono quelle che sono. La riduzione degli orari di lavoro è data per scontata, la chiusura dei centri periferici dovrebbe addirittura materializzarsi a breve. Le proposte del sindacato non sono esaltanti: l’idea è quella di partecipare alle manifestazioni di protesta senza però intaccare la produttività. Si percepisce una certa impotenza, la resistenza sta per essere spezzata. Non si capisce, infatti, che senso abbia aver timore di un licenziamento quando si sta per perdere il posto di lavoro. C’è aria di sconfitta e poca voglia di credere nel potere di mediare delle Istituzioni.