Omicidio circense, fermati i presunti complici di Orfei

Sarebbero stati decisivi la visione dei filmati di videosorveglianza e i riscontri tra i dipendenti del circo Amedeo Orfeo per l’individuazione dei presunti complici di Alex Orfei, l’artista circense accusato di aver ucciso Walter De Bianchi a Santa Domenica di Ricadi. Tre rumeni (di 27, 21 e 41 anni) sono stati infatti sottoposti a fermo. Secondo le prime ricostruzioni, dopo aver accompagnato Orfei da De Bianchi, due di loro, che avrebbero anche ricevuto minacce di licenziamento nel caso si fossero tirati indietro, avrebbero picchiato la vittima, mentre il terzo soggetto avrebbe assistito all’aggressione senza però parteciparvi.

Coltellate al circense rivale, lo scioccante post di Alex Orfei

Sarebbe da ricondurre a vecchi dissidi ed antichi rancori l'accoltellamento del 36enne Werner di Bianchi, avvenuto nel pomeriggio di ieri a Santa Domenica di Ricadi. Prima di spirare, la vittima è stata ricoverata nei nosocomi di Tropea e Vibo Valentia. Alex Orfei, ritenuto responsabile del delitto, è stato arrestato nella notte dalla Polizia di Stato. Bianchi ed Orfei, sono esponenti di due diversi circhi attualmente impegnati in una tournée Calabria.  Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, i due si sarebbero incontrati per un chiarimento, ma la discussione sarebbe degenerata fino al tragico epilogo. De Bianchi, è stato prima trasportato nell'ospedale di Tropea e poi trasferito nel nosocomio di Vibo Valentia dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per l'estrazione del coltello. Il decesso è sopraggiunto nella notte. Scioccanti i post lasciati sul proprio profilo Facebook dal presunto autore del delitto. A pochi minuti dall'accoltellamento di De Bianchi, sulla sua pagina personale Orfei ha scritto: "E uno saccagnato ... e ora tocca all'altro". Nel dialetto di alcune aree del nord, "saccagnare" vuol dire picchiare ma anche accoltellare. Al post, ovviamente, fa seguito una lunga serie di commenti lasciati anche da parenti della vittima. Scorrendo i commenti si leggono insulti ed offese rivolti, anche, all'indirizzo delle mogli della famiglia De Bianchi.

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