Governo, striscioni di CasaPound in tutta Italia: "Benvenuti nella mediocrazia"

Reggio Calabria - "Benvenuti nella mediocrazia". È questo il testo degli striscioni comparsi questa mattina in oltre 100 città italiane da nord a sud a firma CasaPound Italia.

"Doveva essere il governo dei migliori - spiega Cpi in una nota - almeno per come era stato annunciato e dipinto da partiti e principali mass media nelle scorse settimane, ma a giudicare dai ministri confermati o scelti a guidare la nazione in un momento così critico, ci troviamo di fronte semplicemente alla solita spartizione di poltrone e ruoli di potere a cui gli italiani sono abituati. Oggi l'Italia entra in una nuova fase, che abbiamo deciso di chiamare 'mediocrazia'. Mentre imprese e commercianti combattono ogni giorno per tenere aperte le proprie attività, sempre in balia delle zone a colori, gli sbarchi continuano senza freni. Gli italiani tutti poi, sono abbandonati a sé stessi, a fronte di una sanità al collasso e riconfermare ministri come Lamorgese e Speranza è una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti della nazione. Altro che governo dei migliori: benvenuti nella mediocrazia".

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CasaPound ricorda il centenario del 'Natale di Sangue' e dell’impresa fiumana

Un Gabriele D’Annunzio a grandezza naturale accompagnato dalla scritta “Disobbedisco!”. L’installazione ha fatto capolino in decine di piazze italiane da Nord a Sud, isole comprese.

E’ il modo con cui CasaPound Italia ha voluto ricordare il 'Natale di Sangue', a cento anni dall’evento che segnò il termine dell’impresa di Fiume.

“Cento anni fa - si legge in un comunicato - il Natale di Sangue suggellava l’impresa fiumana. Dopo quindici mesi di occupazione e quattro mesi di reggenza indipendente, i volontari guidati da D’Annunzio si arrendevano solo ai bombardamenti ordinati dal governo Giolitti, non senza aver opposto l’ultima resistenza e offerto l’estremo sacrificio. Da una parte il sangue di chi aveva dato tutto per l’Italia, dall’altra un governo di burocrati troppo impegnati a salvare le proprie poltrone e a non irritare le potenze straniere per le quali serbavano un codardo complesso di inferiorità”.

Un monito ancora valido, soprattutto nell’epoca in cui il valore supremo è la conservazione della salute ad ogni costo. I legionari fiumani “non sono rimasti a casa”, mettendo in gioco le proprie vite per l’Italia e la libertà.

“Cento anni fa i legionari ci ricordavano ancora una volta, proseguendo l’esempio dei “ragazzi del ‘99”, che ci sono principi più alti e più importanti della vita, che la vita stessa può e deve essere messa in gioco per difendere la propria Nazione, per il proprio popolo, per incarnare e rendere viva un’idea. Ci ricordavano che l’azione e l’esempio hanno sempre ragione, perché la loro azione corsara, anche se finita nel sangue, avrebbe comunque mosso i motori della storia per ridare all’Italia ciò che si era meritata dopo sessanta anni di lotte risorgimentali. Cento anni fa, di fronte a un governo pusillanime che ordinava loro di rimanere a casa e di accettare la sconfitta, di subire passivamente i soprusi e di rinunciare a qualunque afflato eroico risposero: Disobbedisco!”.

“Cento anni dopo gli stessi legionari ci vedrebbero costretti a casa, impauriti, codardi, propensi alla delazione del vicino e pronti ad accettare qualunque sopruso da parte burocrati e faccendieri solo per la paura dell’idea della morte. Potrebbero pensare che il loro sangue, così come quello di chi li ha preceduti, quel sangue che ha scritto la storia e i confini dell’Italia, è stato versato inutilmente. Che finiranno dimenticati e che la genia di quei burocrati che hanno anteposto le loro paure e la loro poltrona al bene della Nazione, alla fine, ha vinto. Oppure - conclude la nota di CasaPound - potrebbero pensare che proprio in momenti come questo il loro esempio dev’essere il faro per farci rinascere. Per guidare chiunque voglia risollevare le sorti di questa nazione. Per essere al fianco di tutti quegli Italiani che non si arrendono”. 

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CasaPound Calabria commemora i caduti nella battaglia dello Zillastro

Nella giornata di ieri, una delegazione di CasaPound Calabria si è recata presso i Piani dello Zillastro per deporre un mazzo di fiori e commemorare i paracadutisti dell'8° battaglione del 185° reggimento della divisione "Nembo", caduti gloriosamente in quella che fu denominata "battaglia dello Zillastro".

I militanti di CasaPound Calabria hanno voluto dare risalto e riportare alla luce una pagina di storia dimenticata dai libri e dalle memorie di guerra.

La Storia

All'alba del 4 settembre del 1943, guidati dal capitano Gianfranco Conati, 400 paracadutisti della divisione Nembo attaccarono a sorpresa le forze militari canadesi, che stavano risalendo la Penisola, superiori in uomini e mezzi (erano circa 5000).

Dopo l'attacco del 4 settembre seguì una lunga ed estenuante marcia di 4 giorni che li portò ad attraversare l'Aspromonte con l'intento di ricongiungersi al proprio comando di reggimento.

Il 7 settembre 1943, i paracadutisti raggiunsero il nodo stradale che dai piani dello Zillastro domina il versante ionico e tirrenico quando si resero conto di essere circondati dalle forze nemiche.

Consapevoli, ormai, dell'imminente capitolazione, il capitano Conati prese la decisione di attaccare le forze canadesi e guid lui stesso l'attacco verso la linea avversaria.

In 400 contro 5000, la lotta fu impari e proseguì fino all'esaurimento delle munizioni. Dallo scambio di bombe a mano si finì con la lotta corpo a corpo con i calci dei fucili. Stremati, i paracadutisti furono sopraffatti. La battaglia durò fino alla mattina successiva, 8 settembre 1943.

Quella dei Piani dello Zillastro fu l'ultima battaglia combattuta da un reparto del regolare Regio esercito italiano contro le forze anglo-americane nel sud Italia, nelle ore che portarono all'annuncio della firma dell'armistizio.  

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Morti aspettando la cassa integrazione: anche in Calabria necrologi shock di CasaPound davanti alle sedi Inps

Centinaia di manifesti funebri sono stati affissi dai militanti di CasaPound Italia davanti alle sedi INPS in decine di città italiane, fra cui Reggio Calabria. L'intento è denunciare la morte dell’economia italiana e di migliaia di piccoli e piccolissimi imprenditori, messi in ginocchio dalle politiche governative e “giustiziati” dai disservizi, dai ritardi e dall'incapacità di gestire i pochi aiuti statali da parte dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

“L’Inps - spiega in una nota alla stampa CasaPound - dovrebbe essere l'ente pubblico di maggior sostegno ai lavoratori e agli imprenditori in questo momento di profonda recessione. E invece non soltanto si è fatta trovare impreparata a fronteggiare l’emergenza ma addirittura ha aggravato una situazione già critica. Da un lato con i disservizi telematici, dall'altro con la lentezza nella lavorazione delle pratiche che non ha ancora consentito a centinaia di migliaia di cittadini di riscuotere la cassa integrazione e i vari bonus di sostegno al reddito”.

“Non ci sono stati soltanto ritardi ingiustificabili nell’erogazione dei soldi - prosegue Cpi - ma addirittura le imprese che hanno anticipato la cassa integrazione sono ancora in attesa della necessaria autorizzazione per compensare quanto già pagato con i contributi da versare. Insomma, l’INPS, non contenta di essere in ritardo nei pagamenti, ha addirittura messo i bastoni tra le ruote anche a coloro che, per venire incontro ai propri dipendenti, hanno messo di tasca propria quanto avrebbe dovuto corrispondere lo Stato”

Calabria, Romeo (CasaPound): "Alle regionali ci saremo, attendiamo di conoscere nomi candidati governatore"

"Possiamo annunciare sin da ora che saremo presenti alle regionali con la nostra lista, in attesa di conoscere con certezza i nomi dei candidati governatore alternativi alla sinistra".

Lo annuncia in una nota Federico Romeo, coordinatore regionale di CasaPound Italia.

"Non v'è dubbio - continua Romeo - che la Calabria abbia bisogno della concretezza e dell'incisività di CasaPound per la costruzione di un progetto alternativo alla fallimentare gestione del centrosinistra. Per questo, pur nell'attesa di conoscere con più chiarezza quali saranno i candidati governatore in grado di poter efficacemente contrastare l'amministrazione uscente al di là delle anticipazioni di questi giorni, riteniamo di poter sin da ora annunciare la nostra partecipazione alle prossime elezioni regionali".

"Siamo certamente disponibili al confronto con tutti - conclude il coordinatore di CasaPound - a patto che esso avvenga sui programmi e sulle proposte concrete per risollevare la nostra regione. Rispetto a ciò, abbiamo già dimostrato in questi anni di avere le idee chiare, e siamo certi di poter apportare un contributo fondamentale per il futuro della Calabria"

"Identitaria", la festa nazionale di CasaPound in programma a Scilla

Si terrà il 29 e il 30 luglio a Scilla la seconda edizione di “Identitaria”, festa estiva di CasaPound Italia.

“Abbiamo scelto Scilla - dichiara Federico Romeo, coordinatore regionale di CasaPound - per ospitare questa seconda edizione della festa estiva di CasaPound Italia, che si svolgerà per il secondo anno nella nostra regione e che vedrà l’afflusso di iscritti e simpatizzanti del movimento da tutta Italia”.

“Questa edizione - continua il coordinatore di CasaPound - cercherà ancora di più di abbinare e far convivere il momento ludico, peculiare anche della stagione, e riflessioni e approfondimenti politici e culturali. Sabato, dopo una mattinata dedicata all’apertura del campo tra spiaggia e mare, avrà luogo nel pomeriggio, alle 18, un incontro con Gabriele Pezzano dell’associazione culturale ‘Fons Perennis” dal titolo "A difesa dei confini: Marte, forza e virtù nel segno di Roma”.

All'incontro seguirà la cena, un concerto, e una serata dedicata al divertimento.

“Domenica lo spazio sportivo della festa sarà dedicato a due tornei, uno di beach soccer e uno di calcio balilla, e a un’escursione nel caratteristico borgo di pescatori di Chianalea di Scilla. Ma sarà ancora un momento di riflessione culturale e politica a chiudere alle 17 questa edizione - conclude Romeo - ovvero la conferenza dal titolo ‘Insorgere contro il fatalismo, per un'Europa dei popoli’ che vedrà la partecipazione diSébastien Magnificat, responsabile delle relazioni estere di CasaPound Italia”.

 

La solidarietà di CasaPound Calabria a Simone di Stefano

"Difendere gli italiani non è reato. Simone Di Stefano libero". Questo il testo degli striscioni affissi questa notte in cento città italiane in solidarietà a Simone Di Stefano, il vicepresidente di CasaPound Italia ai domiciliari dal 29 settembre scorso per essersi pacificamente opposto al brutale sgombero di due famiglie italiane in stato di grave disagio sociale dalla palazzina di via del Colosseo che occupavano da 30 anni, pagando peraltro una indennità di occupazione al Comune. "Simone Di Stefano è ai domiciliari da quasi un mese per avere difeso due famiglie italiane con anziani e disabili dalla violenza inumana di uno sgombero senza alternative - sottolinea il leader di CasaPound Gianluca Iannone - E da quasi un mese quelle stesse famiglie sono costrette a vivere dell'ospitalità di chi le ha accolte, senza nessuna prospettiva per il futuro. Il Campidoglio, infatti, dopo averle messe in mezzo a una strada, non solo non ha trovato per loro nessuna soluzione nemmeno temporanea ma in questi 27 giorni non si è mai degnato di contattarle o riceverle. A prescindere da quale sia il prezzo da pagare, CasaPound continuerà ad essere al loro fianco e al fianco di tutti gli italiani di cui Pd e M5S pensano di poter fare carne da macello perché non hanno padrini a cui votarsi".

Reggio C.: CasaPound ripulisce il Parco archeologico della tomba ellenistica di via Tripepi

Questa mattina i militanti di CasaPound Reggio Calabria hanno ripulito il Parco Archeologico della Tomba Ellenistica di Via Demetrio Tripepi. “Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini siamo intervenuti per sopperire alla situazione d’incuria e degrado in cui versa il sito archeologico”. È quanto dichiara il responsabile di CasaPound Reggio Calabria, Federico Romeo. "Con questa nostra iniziativa – spiega - si ha un duplice obiettivo: ridare uno spazio aggregativo ai residenti del quartiere di Tremulini, ma anche far sapere ai cittadini tutti che in quel parco è presente una tomba di età ellenistica risalente al II secolo a.C., inserita nell’itinerario turistico-monumentale della città, in totale abbandono. Al nostro arrivo sul posto – prosegue – abbiamo rinvenuto bottiglie di vetro, cumuli di spazzatura, erbacce e materiale vario. Per non parlare degli atti vandalici compiuti da persone che indiscutibilmente odiano la propria città. È incredibile – continua romeo – come nonostante l’interesse storico del parco l’amministrazione non provveda a risanare uno dei pochi polmoni verdi del centro città. Ricordiamo all’Amministrazione Falcomatà che il Consiglio non è un posto dove passare del tempo, ma un luogo dove trovare la migliore soluzione ai problemi dei cittadini, i quali pagano le tasse per vivere in un ambiente sano e non in una discarica, e che la politica si fa per le strade parlando con la gente, e non solo su Facebook. Per sopperire all’incapacità dei “soliti noti” CasaPound annuncia la nascita del progetto: ‘Riprendiamoci i nostri quartieri’. “Da oggi i cittadini potranno contattarci all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per segnalare zone abbandonate e problemi riscontrati all’interno dei propri quartieri. Uno strumento, a parer nostro, molto importante per sopperire ai continui silenzi di questa Amministrazione, e farci carico delle problematiche riscontrate da chi vive e ama il proprio territorio. Invitiamo i cittadini – conclude Romeo – a prendere parte alle nostre attività per restituire alla nostra città il decoro e la dignità che da troppo tempo le è stata strappata”.
 
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