Ha preso il via all’alba di oggi l’operazione “Imponimento” con la quale i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma, con il supporto dei Reparti del Comando regionale Calabria, in simultanea con la polizia federale di Berna (Svizzera), hanno dato esecuzione al fermo d’indiziato di delitto nei confronti di numerosi indagati per i reati di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione finalizzata alla produzione ed al traffico di sostanze stupefacenti e altri numerosi delitti.
Il blitz, coordinato e diretto dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dalla magistratura elvetica, ha coinvolto presunti esponenti di affermate famiglie della criminalità organizzata calabrese, in particolare della cosca Anello-Fruci, radicata a Filadelfia e nei comuni limitrofi, con interessi nel territorio che collega Lamezia Terme alla provincia di Vibo Valentia.
Durante l’operazione, che ha coinvolto 158 indagati, sono state arrestate, in contemporanea, in Italia e in Svizzera, 75 persone, accusate, a vario titolo, di gravi delitti, fra i quali, associazione mafiosa, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione ed altri reati, tutti aggravati dalle modalità mafiose.
I finanzieri hanno, inoltre, eseguito il sequestrato di beni immobili, aziende, società, beni mobili registrati, rapporti bancari, riconducibili ai principali indagati, per un valore stimato in oltre 169 milioni di euro.
Le indagini condotte dagli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria/Gico di Catanzaro e dallo Scico di Roma, hanno consentito di ricostruire in capo agli indagati un notevole complesso patrimoniale, costituito da 124 terreni, 116 fabbricati, 26 società, 19 ditte individuali, 84 automezzi, 2 moto e diversi rapporti bancari e finanziari, detenuto sia direttamente che attraverso prestanome, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alle capacità economico-reddituali dei rispettivi titolari.
Tra i beni sequestrati anche tre noti villaggi turistici, tra i più grandi della Calabria, ubicati nelle zone di Parghelia (Vv), Pizzo Calabro (Vv) e Curinga (Cz).
L’operazione è il frutto di anni di intenso lavoro investigativo svolto nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team) costituita presso Eurojust tra magistratura e forze di polizia italiane e svizzere.