Vibo, il Csv al finco di Libera per la "Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie"
Con una forte e decisa valenza simbolica, quest’anno, la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” si svolgerà a Vibo Valentia.
La manifestazione colorerà le strade e la piazza principale del capoluogo di provincia, per segnare il grande impegno, non solo nel ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata, ma nel riaffermare i valori della legalità e della giustizia sociale, così duramente colpiti dall'azione delle mafie.
“Siamo in prima linea al fianco di Libera - si legge in una nota del presidente del Csv Roberto Garzulli - puntiamo a una partecipazione larga e consapevole alla manifestazione di mercoledì. Attorno all'illegalità diffusa da contrastare con decisione, particolarmente in questa nostra provincia del profondo Sud, si rintracciano sovente anche questioni di diritti negati per lavoratrici e lavoratori, di lavoro nero, di soprusi, pericolosi restringimenti dei campi della democrazia e delle libertà individuali e collettive. Anche per questa ragione, scenderemo in piazza a sfilare rivolgendo, ai cittadini vibonesi, un particolare appello alla partecipazione. Le mafie colpiscono e minacciano con forme bieche e barbare, creando tensioni e insicurezze sociali, impedendo il cammino verso la definizione di una società civile completa. Si avverte, oggi più che mai, l’esigenza di affrontare le questioni alla radice, di aver chiaro il quadro delle parti in campo, di avviare nuovi rapporti per combattere e sconfiggere, in ogni sua forma, la violenza prevaricatrice e oscurantista delle mafie, rispondendo con la forza della ragione e dei valori fondamentali di questo Paese. Contiamo, dunque, di dare vita, mercoledì 21 marzo, ad una manifestazione davvero grande, popolare, pacifica, partecipata, patrimonio di quanti hanno a cuore gli inalienabili valori della libertà, della democrazia e delle legalità. Un appello, questo che rivolgiamo particolarmente alle associazioni di volontariato, ai volontari, ai tanti ragazzi del nostro territorio, alle loro famiglie, agli anziani, ai lavoratori, alla gente comune, per alzare la testa e, uniti, mostrare il volto pulito della nostra comunità”.
“L’obiettivo principale - prosegue la nota - è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così, che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva, della solidarietà e della legalità.
La parola 'legalità' è ormai abusata e svuotata di contenuti, dovrebbe essere sostituita dalla parola 'responsabilità', mai come ora dobbiamo abbandonare i soliti schemi rassicuranti e lasciarci raggiungere dai nuovi segnali, facendo un’opera di autocritica all’interno delle nostre coscienze prima di dare un contributo educativo alle generazioni più giovani”. Responsabilità, ma anche coerenza, umiltà e sobrietà, per farsi 'testimonianza' di un cambiamento. Quanto fatto finora - conclude la nota - è stato importante, ma è giunto il momento di cambiare rotta, andando oltre la semplice indignazione per restituire dignità alla memoria delle vittime innocenti di mafia spesso dimenticate ed ai loro familiari, ai testimoni di giustizia e a quanti ogni giorno si sentono minacciati dalla malavita, ormai diffusa ad ogni livello e spesso camuffata da “potere legale” che sceglie di muoversi in maniera illegale.
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