"Un perfetto golpe quello confezionato dal duo Luigi De Rose e Jole Santelli. Con un solo colpo, infatti, sono riusciti a annientare il lavoro svolto nella provincia di Cosenza da decine di giovani e militanti forzisti nel corso di diversi anni”. Lo afferma in una nota Williams Verta, ex coordinatore provinciale cosentino dei giovani di Forza Italia. “Con un documento – sostiene Verta - a firma di Luigi De Rose, coordinatore regionale dei giovani nonché coordinatore provinciale dei senior e già membro dell’ufficio regionale di presidenza del partito, sono infatti state annullate tutte le nomine del coordinamento provinciale dei giovani di Cosenza, senza alcuna ragione. ‘Riorganizzazione territoriale’ era l’oggetto del documento stesso, perché, però, solo in una provincia dell’intera regione? E perché – si domanda ancora l’esponente azzurro - non dell’intero coordinamento senior e juniores? La realtà dei fatti è che questi individui sono rimasti da soli al comando e questa è una vera e propria ‘purga’ che tanto ricorda quelle volute da Josif Stalin. Jole Santelli, che tra l’altro non ho avuto nemmeno il piacere di sentire personalmente, e Luigi De Rose, che dopo aver commissariato anche il mio coordinamento ha oramai più gradi di un generale, vogliono far pagare a chi non c’entra nulla tutte le mosse fallite per un possibile rilancio del partito. Abbiamo perso le regionali con una sonora sconfitta - spiega Verta - e hanno affermato che avevamo vinto, hanno perso per strada politici del calibro di Giuseppe Galati, Fausto Orsomarso, Giacomo Mancini, Luca Morrone e tanti altri sono in procinto di farlo e ancora parlano di crescita del partito. Non ho mai esternato le mie preoccupazioni sull’andamento di Forza Italia in Calabria - aggiunge Verta - perché mi piace lavare i panni sporchi in casa, ma questa scelta scellerata e priva di motivazioni ha fatto traboccare il vaso”. L’analisi è amara e Verta sfoga tutto il suo rammarico: “i cittadini si chiedono perché i giovani non si avvicinano alla politica, eccolo allora uno dei motivi: essere messi in disparte dopo anni di duro lavoro, senza un motivo ben preciso. E questo fa davvero male. Abbiamo provveduto a far sottoscrivere il tesseramento dei militanti – racconta - e le tessere non sono arrivate, abbiamo chiesto lumi per la chiusura momentanea della sede di Cosenza e abbiamo sempre ottenuto risposte vaghe, abbiamo chiesto a gran voce i congressi e non sono arrivati, abbiamo chiesto il simbolo alle prossime elezioni comunali di Cosenza, così come affermato in una nota stampa da Silvio Berlusconi, e siamo stati bollati come traditori del partito. E quest’ultima richiesta è certamente una delle motivazioni per la defenestrazione che abbiamo subito. Forse ha pesato la mia pretesa di una lista con il simbolo Forza Italia Giovani alle prossime comunali, a supporto di Mario Occhiuto, che avrei capeggiato volentieri, così come ho chiesto in una telefonata intercorsa con il mio ex coordinatore regionale. A Cosenza Berlusconi non è gradito, questa è la verità, e il simbolo, secondo alcuni falsi berlusconiani, ci danneggia. Seguo Silvio Berlusconi da quindici anni - precisa Verta - e mai e poi mai mi sarei aspettato un trattamento del genere dal partito di Forza Italia. Farò in modo che queste mie parole gli giungano direttamente”. Non mancano sospetti precedentemente emerso ad altri livelli: “sono convinto che il presidente è all’oscuro di tutto questo, poiché ritengo abbia una visione totalmente opposta a quella antidemocratica utilizzata da persone che non hanno a cuore la salute del movimento. Abbiamo ricevuto la solidarietà di tanti amici e militanti onesti, che sono stufi di questo modus operandi controproducente. Li ringrazio, come ringrazio anche gli amici che ricoprono ruoli istituzionali importanti che non hanno fatto mancare il loro supporto. La mia storia parte da lontano, ho ricoperto tutti i ruoli per arrivare a fare il coordinatore provinciale: semplice militante, coordinatore cittadino, vicecoordinatore provinciale fino ad ottenere una nomina che per me ha sempre rappresentato un punto da cui ripartire e non di arrivo, un qualcosa da curare con umiltà e impegno. Ora non ci resta che riorganizzarci, sicuramente d’ora in poi sono libero di portare avanti qualsiasi scelta, senza nessun vincolo. Con tutti i ragazzi – conclude - continueremo a lavorare in mezzo alla gente per cercare di risolvere i problemi reali che attanagliano la nostra terra, convinto che tante persone capiranno il grave torto che oggi abbiamo subito, in un partito dove si professa la libertà e si pratica il totalitarismo”.