Dinami, il sindaco Maria Ventrice lascia
L’amministrazione comunale di Dinami guidata dal sindaco Maria Ventrice si congeda dai cittadini ed esce di scena.
Al rinnovo della competizione politica, prevista per il 10 giugno, per la guida del Palazzo degli Orologi, non ripresenterà la propria candidatura.
Cinque anni di amministrazione attiva, dal maggio 2013 al maggio 2018, sono stati sufficienti per realizzare una positiva esperienza al servizio di una comunità attenta ed operosa che negli ultimi anni si è sentita più assistita rispetto al passato .
Maria Ventrice ed i suoi più diretti collaboratori non hanno mai mollato, anzi hanno mantenuto sempre alta la sveglia sottoponendo alle più alte e competenti istituzioni politiche e amministrative la necessità di valutare e dare concretezza ai richiesti aiuti per dare una risposta adeguata alla incessante domanda di sostegno ai progetti avanzati dal Comune.
Sia la Regione Calabria quanto gli altri Enti preposti ad interpretare le reali esigenze della popolazione, sia pure in parte, hanno offerto risposta spesso adeguate .
Sindaco e Amministratori hanno, comunque, dovuto affidarsi costantemente alla politica del risparmio per far fronte ai frequenti periodi di magra che hanno messo a dura prova l’abilità dell’Amministrazione attiva.
“Abbiamo amministrato con passione e senso di responsabilità.
Ci siamo dedicati alla politica dei piccoli passi – ha detto, tra l’altro, il sindaco uscente Maria Ventrice, presentando quello che lei avverte essere un doveroso resoconto – per dare continuità a quanto realizzato nel quinquennio che ci ha preceduto, allo scopo di assicurare ai cittadini quei servizi necessari per andare avanti .
La raccolta differenziata, praticata col sistema del “porta a porta” ci ha permesso, ad esempio, di conseguire una percentuale che supera il 50% - ha esordito Maria Ventrice – così come il reifficentamento della rete idrica oltre a consentire una migliore distribuzione della qualità dell’acqua ha favorito notevoli risparmi, eliminando per parecchi periodi l’approvvigionamento con la Sorical.
Tra gli interventi più importanti quello legato allo sviluppo dell’edilizia scolastica con la messa in sicurezza e strutturale e il reifficentamento energetico degli edifici di Dinami e Monsoreto.
Ma la capacità strategica dell’Amministrazione è stata misurata anche attraverso l’importante e non facile superamento del contenzioso, messo in piedi da tre decenni, con gli eredi della famiglia Scarano che di fronte alla pretesa di 800 mila euro hanno dovuto, alla fine, accontentarsi di 100 mila euro, soluzione risultata molto vantaggiosa per il Comune e che ha riguardato la regolarizzazione della titolarietà di tutte le opere pubbliche realizzate prima degli anni 90 e che interessano la Villa di Monsoreto, il campo sportivo di Dinami, Viale della Catena e l’impianto di depurazione.
Nell’excursus di questa Amministrazione – ha, poi, osservato – trova posto anche l’inaugurazione di quello che può essere definito il fiore all’occhiello della più complessa attività socio culturale del Comune: il Centro di Aggregazione Sociale, voluto dall’Amministrazione Franco Cavallaro e inaugurato dall’ex ministro dell’Interno Angelino Alfano, presenti le massime autorità politiche e istituzionali della Regione e della Provincia .”
L’attività dell’Amministrazione Ventrice si è caratterizzata anche per il ripristino di alcune strade interpoderali, per interventi nei centri storici e per la realizzazione di nuovi e più adeguati impianti di depurazione delle acque, iniziativa resa possibile da un finanziamento di 1 milione e 670 mila euro da parte della Regione Calabria.
Il sindaco, infine, conclude il suo messaggio di saluto al Comune affermando: “Oggi concludiamo cinque anni di intensa e appassionata attività politico amministrativa certi di aver saputo interpretare e superare molti dei bisogni più urgenti che attanagliano la vita della comunità di Dinami, caratterizzata dal più pieno e responsabile concorso di Amministratori che, proseguendo nel solco tracciato nel 2008 dall’Amministrazione precedente, hanno assolto al non facile mandato continuando, anche per questo quinquennio, a “non percepire” le indennità di legge previste per l’incarico per un totale di 159 mila e 960 euro, rinunciando anche a rimborsi spese e quanto altro collegato allo svolgimento del mandato elettorale.
Questo vuol dire che alla fine ha avuto la meglio l’esercizio della politica della partecipazione,della condivisione, della trasparenza, della responsabilità e dell’impegno.
Maria Ventrice ha concluso il suo saluto “augurando, a nome degli Amministratori che mi hanno onorato della loro intelligente e proficua collaborazione, ai cittadini di Dinami tutti un avvenire più sereno, ricco di salute, più dignitoso e con una grande speranza per i giovani: conseguire un giusto posto di lavoro“.
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