Confiscati beni per oltre 250 mila euro

I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito una sentenza di confisca dei beni riconducibili al 50enne Rocco Carbone ed al suo nucleo familiare.

L’uomo, ritenuto affiliato alla cosca palmese denominata “Gallico-Bruzzise”, nel giugno 2010 era stato tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “Cosa mia”, che ha decapitato la ’ndrina della locale di Palmi denominata “Gallico-Bruzzise.

La confisca ha interessato 2 appezzamenti di terreni agricoli del valore di circa 220mila euro, nonché buoni postali per un totale di circa 30 mila euro.

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Condannati per vari reati: 32enne e 28enne arrestati dai Carabinieri

In ottemperanza a provvedimenti di esecuzione per espiazione in carcere emessi dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale, due persone, rispettivamente di 28 e 32 anni, sono state tratte in arresto e tradotte presso la Casa Circondariale di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Ad eseguire le misure restrittive sono stati Carabinieri della Stazione di Sinopoli.

Rocco Carbone, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, dovrà espiare 2 anni, 3 mesi e 28 giorni di reclusione per reati danneggiamento, rapina, lesioni personali, detenzione abusiva di armi ed altro, commessi a Taurianova nel 2014.

Antonino Cutrì, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, dovrà, invece, espiare 3 anni e 8 mesi di reclusione per reati di violenza privata, danneggiamento, commessi a Sant’Eufemia d’Aspromonte nel 2013.

 

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