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Chiuso il cerchio sulla tentata rapina all’ufficio postale di Rosalì, individuati altri tre presunti responsabili

La notte scorsa, i carabinieri hanno eseguito tre misure di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili, a vario titolo, della partecipazione alla tentata rapina commessa l’1 ottobre 2019, ai danni dell’ufficio postale di Rosalì (Rc).

I destinatari della misura sono: Antonio Leonello, 54 anni; Francesco Trefiletti (29) e Giuseppe Oliveri ( 30).

Con gli arresti eseguiti la notte scorsa si è, quindi, chiuso il cerchio sulla banda che non riuscì a mettere a segno il colpo, solo grazie alla prontezza di un carabinieri libero dal servizio presente nell'ufficio postale al momento dell'irruzione.

Quattro presunti complici, infatti, erano stati arrestati nell’ottobre 2020, nell’abito dell’operazione “Organetto”.

Carabiniere libero dal servizio sventa una rapina in un ufficio postale

Tre persone, Carmine Alvaro, di 33 anni, Nicola Romano (61) e Carmine Scibilia (56), sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria con l'accusa di rapina in concorso.

In particolare, i tre uomini, a volto coperto ed armati di mazze e pistola, hanno fatto irruzione nell’ufficio postale di Rosalì (Rc)

I rapinatori, dopo aver mandato in frantumi le vetrate di sicurezza ed intimato al direttore di consegnargli il denaro, hanno dovuto desistere dal loro intento, a causa dell’apertura a tempo della cassaforte e per il sopraggiungere delle pattuglie dell’Arma, allertate da un carabinieri libero dal servizio che, in attesa dell'arrivo dei colleghi, è riuscito a bloccare uno dei malviventi.

Nel frattempo, l'equipaggio di una gazzella ha acciuffato il resto della banda, al termine di un breve inseguimento.

I tre, una volta concluse le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Reggio Calabria-Arghillà.

  • Published in Cronaca

In casa i Carabinieri scoprono pistola punzonata e munizioni: arrestato manovale

Il controllo capillare del territorio esercitato dai Carabinieri continua a produrre i propri effetti in termini di sicurezza.  Questa volta a finire in manette è stato C.G. reggino 59enne, manovale, il quale, nel corso di una perquisizione domiciliare, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Catona unitamente ai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, con l’ausilio di una unità cinofila di Vibo Valentia e di personale della Compagnia di Intervento Operativo del 12^ Battaglione Sicilia, è stato trovato in possesso di una pistola marca Beretta calibro 7.65, modello 70 avente matricola punzonata in buono stato di conservazione, dotata di due caricatori contenenti complessivamente 11 proiettili; 43 cartucce calibro 32 e e 3 proiettili calibro 9, non denunciati alle Autorità competenti,  il tutto custodito in buste di plastica, coperte da lamiere di ferro poggiate su travi in legno all’interno dell’abitazione del medesimo. Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro  e repertato per la successiva trasmissione al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, al fine di effettuare le perizie balistiche del caso tese a verificare l’eventuale compatibilità della stessa con reati recentemente commessi nella zona. Alla luce di quanto accertato dai Carabinieri, C.G. è statoarrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, per rimanervi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina, davanti la quale dovrà rispondere dei reati di detenzione di arma clandestina, ricettazione e detenzione abusiva di munizioni.

 

Reggio, guasto al serbatoio comunale: oggi possibili disservizi idrici

A causa di un guasto ad un pozzo che rifornisce a Reggio Calabria il serbatoio comunale, oggi domenica 18 ottobre, potrebbero verificarsi disagi nell'erogazione idrica nel comprensorio di Arghillà, Modenelle, Villa San Giuseppe e Rosalì.  I tecnici comunali sono già a lavoro per risolvere il problema.

 

Reggio, frana a Rosalì: quattro famiglie isolate

Una frana ha interessato il territorio di Rosalì, area collinare della periferia nord di Reggio Calabria. Quattro le famiglie rimaste isolate in seguito allo smottamento verificatosi in via Malpasso, nei pressi del cimitero degli animali. Sul posto sono intervenuti la Polizia Municipale ed i Carabinieri della Stazione di Catona. Il luogo è stato raggiunto anche dagli assessori comunali Angela Marcianò (Lavori Pubblici) ed Armando Neri (Bilancio), e dal consigliere comunale Paolo Brunetti, delegato all'emergenza idrica. Nell'area si è reso necessario interrompere l'erogazione dell'acqua e la distribuzione della corrente elettrica. Impegnati nel sopralluogo anche personale di Enel, Telecom e del servizio gas, ed i dipendenti del settore tecnico del Comune. Dal sopralluogo è emerso che dovrà essere ripristinato il muro franato a causa del violento acquazzone abbattutosi stamane sulla città.

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