Vibo, grande successo per il concerto del maestro Alessandro Marano organizzato dal Rotary club

Arte e cultura. Un binomio caratterizzante per lo storico “Rotary Club Vibo Valentia” che, dopo la presentazione del libro sulla storia dell’archeologia in Calabria, ha sponsorizzato il concerto del maestro Alessandro Marano, svoltosi presso il Sistema bibliotecario vibonese.

L’evento, appartenente alla stagione concertistica diretta da Gianfranco Russo, intitolata “Incontri musicali mediterranei”, ha riscosso un grande successo di pubblico.

Nell’occasione il maestro Marano ha anche eseguito una ballata composta dal maestro Sicari, talento emergente vibonese.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Rotary, l’avvocato Sonia Lampasi:

“Ancora una volta il club è stato promotore di cultura a Vibo Valentia – ha sottolineato - Anche in passato il club di Vibo Valentia, grazie all’impegno in tal senso del suo pastpresident notaio Daila Miceli, aveva avuto modo di partecipare a questa stagione concertistica nell’anno di presidenza del dott. Pierluigi Lo Gatto. In quell’occasione i maestri erano stati i fratelli Comito, artisti vibonesi ormai di fama mondiale”.

Alla serata ha partecipato una delegazione del Rotary club di Strongoli, cui il direttore Russo appartiene, guidata dalla presidente Stefania Leotta che nel suo intervento, nel complimentarsi con il club di Vibo Valentia ha auspicato future collaborazioni tra i due club nel segno del servire rotariano.

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Vibo Valentia: si alza il sipario sul Festival Leggere&Scrivere 2017

Si alza il sipario sulla sesta edizione del Festival Leggere&Scrivere, la sei giorni culturale che anima l’autunno e i luoghi di Vibo Valentia. Non solo palazzo Gagliardi, cuore pulsante della kermesse letteraria promossa dal Sistema bibliotecario vibonese, ma anche tante location della città tirrenica ospiteranno dal 9 al 14 ottobre una serie di eventi esclusivi in una passeggiata ideale fra letteratura, arte e musica. Un percorso a più tappe, denso di suggestioni, che regalerà nuova vita a sedi istituzionali, scuole e luoghi simbolo della città.

L’inaugurazione del festival è in programma per domani (lunedì 9 ottobre), alle 10, all’Auditorium Spirito Santo, alla presenza del sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa, del presidente del Sistema bibliotecario vibonese, Caterina Calabrese, dei direttori artistici del Festival, Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, e di più dirigenti scolastici degli istituti superiori della città. In contemporanea apriranno i battenti le mostre allestite in occasione della kermesse.

A seguire il primo evento: alle ore 11 ospite il presidente del Senato Pietro Grasso che presenterà Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia (Feltrinelli, 2017), venticinque anni dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio. Dopo, tra i tanti appuntamenti, si segnala la presentazione del saggio La jihad delle donne (Salerno, 2017) della giornalista Rai Luciana Capretti, l’intervista al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e lo spettacolo serale dello scrittore Gian Antonio Stella.

Seguiranno per tutta la settimana (fino al 14 ottobre) un caleidoscopio d’eventi: reading, lectio magistralis, concerti, discussioni e confronti. Ecco, dunque, le sezioni: Una regione per leggere, dedicata soprattutto alle nuove generazioni di calabresi che devono essere conquistate dal piacere della lettura; Calabria Fabbrica di Cultura ossia il ritratto di una regione che respinge la marginalità e si apre al mondo; Nutri-Menti che illustra il rapporto tra cibo e cultura; Carta Canta dedicata alle contaminazioni tra parola e musica. E ancora le letture ad alta voce, la presentazione di libri per bambini e ragazzi, i laboratori per bambini, le attività formative per gli insegnati all’interno della sezioneLeggere&Scrivere Junior.

«Abbiamo confermato – dice Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, ente organizzatore e promotore del festival – la validità della rassegna, oggi punto di riferimento per la Calabria laboriosa e colta. Il nostro obiettivo è consegnare al territorio un grande evento legato alla parola scritta e aperto a ogni tipo di pubblico. Il festival è riuscito infatti a guadagnarsi un posto in prima fila nel panorama culturale italiano. La vittoria del bando regionale da tre anni – conclude – aumenta il nostro senso di responsabilità».

 

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VIBO CINEFORUM. Pellicole scomode: “Era d’Estate”

E’ arrivato all’ultimo appuntamento, dell’edizione 2016/17, il cineforum “Pellicole Scomode. Storie e film contro le mafie” organizzato dai giovani di LiberaVibo, coordinati da Giuseppe Borrello, e dal Sistema Bibliotecario Vibonese, che si terrà appunto presso il palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia sabato 18 marzo alle ore 16,00. Verrà proiettato il film “Era d’estate” regia di Fiorella Infascelli, che racconta del soggiorno forzato, per ragioni di sicurezza, all’Asinara dei giudici Falcone e Borsellino insieme alle loro famiglie. I giudici stavano lavorando al maxiprocesso penale che, come insegna la storia, portò all’arresto di molti personaggi della criminalità organizzata. Fiorella Infascelli racconta due morituri la cui consapevolezza di andare incontro ad un destino già deciso era totale, ma insufficiente a farli desistere dalla ricerca di giustizia e verità. 

Dopo la proiezione del film ci sarà ampio spazio al confronto con il luogotenente  dei Carabinieri, Cosimo Sframeli, coautore, insieme alla Marescialla Francesca Parisi, del libro “A ‘Ndrangheta. Evoluzione e forme di contrasto”. Un libro coraggioso che affronta la questione della lotta alla ’ndrangheta negli anni 1960-1990. Un periodo storico poco conosciuto, la cui importanza e la conoscenza di molte vicende misconosciute sono fondamentali per comprendere in maniera esaustiva l’evoluzione della mafia calabrese e le relative forme e strategie di contrasto. Si tratteggia un fenomeno complesso e di grande ricaduta sociale che ha assunto, con il passare degli anni, sempre maggior peso.

 

L’incontro di sabato sarà uno dei 100 passi verso il 21 marzo, giornata nazionale in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che quest’anno si svolgerà a Locri. Tratteremo tanti argomenti, legati da un unico grande filo conduttore quello della conoscenza e della memoria come strumenti di critica e di libertà.

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Vibo: prosegue la rassegna di Libera "Film contro le mafie"

Domani sabato 19 novembre alle ore 16,00 presso il Polo Culturale S. Chiara, riparte il Cineforum “Pellicole scomode. Storie e film contro le mafie”, l'iniziativa promossa dal coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Vibonese.

Dopo il successo della prima edizione, parte una nuova stagione che prevede la proiezione di cinque film, scelti con lo scopo di stimolare la riflessione e il dibattito sulle varie tematiche della cittadinanza attiva e responsabile. Saranno ancora una volta i giovani, coordinati da Giuseppe Borrello, protagonisti del confronto con i vari ospiti che avverrà alla fine di ogni proiezione.

L'obiettivo di LiberaVibo è anche quello di portare cultura e conoscenza, diffondendo le storie di chi è diventato punto di riferimento per molti giovani, in un momento in cui questa terra  ne ha fortemente bisogno.

Il primo incontro avrà come tema “Giornalisti in terra di mafia”, focalizzando l'attenzione su chi quotidianamente tenta, attraverso la libera informazione, di far conoscere la difficile situazione della nostra regione. L'appuntamento prevede la proiezione del film “Fortapàsc”, film diretto da Marco Risi e vincitore del Globo d'oro nella categoria “Miglior regista”.

Ispirato alla storia vera di Giancarlo Siani, narra gli ultimi 4 mesi del giornalista napoletano, ucciso dalla camorra nel 1985 a soli 26 anni, per aver svolto inchieste sulle alleanze tra la politica locale e la famiglia dei Nuvoletta. In seguito Paolo Siani lo descriverà come il film più “realistico e vicino” alla storia del fratello Giancarlo.

Al termine della proiezione si terrà un confronto con il giornalista calabrese Michele Albanese, insignito pochi giorni fa dell'Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana da parte del Presidente Mattarella per “aver affermato il valore della legalità e della libera informazione in un contesto con forte presenza criminale”.

Il giornalista de “Il Quotidiano del Sud” vive dal 2014 sotto scorta, in seguito a varie inchieste riguardanti il potere delle cosche nella Piana di Gioia Tauro e la loro attività nel porto. E' stato lui, inoltre, ad aver scritto per primo dell'inchino sotto casa del boss della statua della Madonna a Oppido Mamertina.

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Pronto l’accordo fra Comune di Serra e Sbv. Tassone: “Prosegue l’impegno per la cultura”

Il sindaco Luigi Tassone ha incontrato presso la sede del Sistema Bibliotecario Vibonese il direttore artistico del Tropea Festival Leggere & Scrivere, Gilberto Floriani. Il Comune di Serra San Bruno entrerà a far parte a pieno titolo dell’importante Festival culturale, oramai giunto alla sua quinta edizione. Infatti, nei prossimi giorni verrà sottoscritta l’Ats (associazione temporanea di scopo) tra il comune di Serra San Bruno e il Sistema Bibliotecario Vibonese, soggetto promotore del prestigioso Festival. Grazie a questo accordo, che vedrà coinvolti anche alcuni comuni della provincia di Vibo Valentia, la nostra cittadina ospiterà eventi di elevato spessore culturale. Tra gli ospiti attesi il noto autore calabrese Michele D’Ignazio. L’autore sarà accolto dai ragazzi della scuola media “I. La Russa”, ai quali  presenterà il suo ultimo romanzo “Pacunaìmba”. Ciò darà l’opportunità ad alunni e docenti di interloquire e confrontarsi con lo scrittore D’Ignazio e al contempo conoscere meglio il suo romanzo. Un altro importante appuntamento sarà un dibattito tra Mimmo Gangemi, Arcangelo Badolati e Filippo Veltri.  Gli importanti ospiti si confronteranno su varie  tematiche che riguardano la nostra regione. “Con la sottoscrizione di questo accordo – afferma il sindaco Tassone - la nostra amministrazione prosegue l’impegno a favore della cultura.  Si tratta di un momento di elevato spessore culturale e di assoluto pregio letterario. L'idea di fondo è quella di promuovere  la partecipazione dei cittadini al dibattito culturale e alla lettura. Un riconoscimento particolare va a Gilberto Floriani, Maria Teresa Marzano ed a tutti gli organizzatori che con impegno, determinazione e professionalità assoluta portano avanti questo progetto”. 

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Premio Berto, sabato la premiazione di un finalista a Ricadi

Dopo una interruzione avvenuta nel 2010, torna a Ricadi, Capo Vaticano, l’importante premio letterario che porta il nome di Giuseppe Berto. «Mio padre - ha affermato la figlia Antonia, presente questa mattina a Palazzo Santa Chiara, sede del Sistema Bibliotecario Vibonese, per la conferenza stampa di presentazione della XXIV edizione del Premio Berto 2016 - ha vissuto tanto qui, innamorandosi della Calabria e dei calabresi. Molti i suoi scritti su questa terra, per questo sono molto contenta che il premio sia tornato a casa. Abbiamo lavorato tanto per far tornare il premio in Calabria, anche con il Sistema Bibliotecario vibonese. Ed attorno a questo premio e non solo, come per tutte le altre iniziative, ho sentito tanto entusiasmo e tanto affetto per mio padre». Un entusiasmo ed un affetto che sono stati espressi anche dagli altri partecipanti alla conferenza stampa di presentazione del Premio “Berto”: Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Enzo Romeo, Manuel Grillo e don Pasquale Russo, membri dell’associazione “Giuseppe Berto”, e dal sindaco di Ricadi Giulia Russo. «Berto – ha voluto evidenziare Romeo – in Calabria ha visto cose che noi ancora non siamo riusciti a far vedere». Una Calabria, che si può conoscere anche attraverso la sua produzione letteraria, come ha spiegato Manuel Grillo, rileggendo quelle opere in cui «lo scrittore, quando la cultura contadina veniva vista come arretratezza, riuscì a carpire quei valori profondi, e della Calabria valorizzava la bellezza, i luoghi, l’architettura». E dunque sarà proprio Ricadi - città nella quale lo scrittore visse gli ultimi anni della sua vita e dov’è sepolto - il luogo in cui si svolgerà, sabato 2 luglio, alle ore 19, la cerimonia di premiazione di uno dei cinque finalisti a cui andrà il premio di 5mila euro, dopo che si esprimerà la giuria presieduta da Antonio D’Orrico, critico e giornalista del Corriere della Sera, e composta da Nicola Fiorita, Università della Calabria e scrittore, Mimmo Gangemi, scrittore calabrese, Cristina Benussi, Università di Trieste, Enza Del Tedesco, Università di Trieste, Giuseppe Lupo, Università Cattolica di Milano e scrittore, Laura Pariani, scrittrice, Stefano Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore e Alessandro Zaccuri, critico, scrittore e giornalista dell’Avvenire. Il premio nato nel 1988, e riservato ad opere prime, torna «alle origini», riproponendo quello storico logo disegnato Maria Musco, amica della famiglia Berto, come ha spiegato la figlia Antonia, «unendo due posti distanti dell’Italia, ma molto vicini e uniti, nel nome di mio padre. Un motivo in più d’orgoglio, perchè questo simbolo guarda in prospettiva alla crescita civile del Paese, nel segno della collaborazione e della solidarietà». «Questo è un premio molto importate - ha spiegato il direttore dell’Sbv, Gilberto Floriani, nel corso della conferenza stampa - per il quale abbiamo lavorato molto. Un prestigioso riconoscimento, che può essere utile anche per incentivare la lettura di uno scrittore come Giuseppe Berto, e non solo. Essere riusciti a riprendere il Premio Berto nella sua forma tradizionale di alternanza tra Mogliano Veneto e Ricadi è per il Sistema Bibliotecario Vibonese motivo di grande soddisfazione perché rinsalda i legami nord sud com’era nella sensibilità di Giuseppe Berto. E’, inoltre, un evento culturale di grande prestigio che ci aiuta molto nel nostro lavoro per la crescita della lettura e della cultura in Calabria e per la qualificazione dell’offerta turistica locale». Parole a cui hanno fatto eco quelle del sindaco di Ricadi Giulia Russo: «Sono stata eletta da poco, ma da subito la mia amministrazione è stata contenta di far parte di questo importante evento. Sono molto felice che il premio sia tornato a Ricadi - ha sostenuto il neo primo cittadino -. Mi auguro e faremo di tutto affinchè la mia amministrazione possa rendersi utile per far continuare questa fondamentale collaborazione culturale».  Questa XXIV edizione del Premio Berto 2016, di cui è promotrice l’Associazione Culturale Giuseppe Berto insieme al Sistema Bibliotecario Vibonese, si avvale anche del patrocinio del Comune di Mogliano Veneto, del Comune di Ricadi e del Consiglio regionale della Regione Calabria, con la collaborazione del Liceo Statale “Giuseppe Berto” di Mogliano Veneto e il finanziamento della CGIA di Mestre, sponsor principale, del Colorificio San Marco, della banca Bcc di San Calogero - Maierato e della distilleria Caffo.

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