Stroke Unit di Vibo, Antoniozzi rivendica il ruolo di primo piano in ambito regionale
Il direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Florindo Antoniozzi, interviene sulla preoccupazione che da più parti si sta manifestando, circa l’ipotesi di escludere l’U.O. di Neurologia e Stroke Unit di Vibo Valentia da Hub “funzionale” per l’area vasta Calabria. “L’U.O. di Neurologia, diretta dal dottor Domenico Consoli – spiega Antoniozzi - ha raggiunto traguardi importanti che sono facilmente verificabili e sotto gli occhi di tutti. La terapia trombolitica per via venosa, praticata nei pazienti ricoverati presso la Stroke Unit dell’ospedale ‘Jazzolino’, cioè la divisione sub intensiva dedicata al trattamento dei pazienti con ictus cerebrale nell’ictus ischemico in fase acuta, continua a confermarsi un trattamento di estrema efficacia. La nostra Stroke Unit viene considerata come un reparto speciale, dotato di posti letto monitorizzati e per la cui perfetta funzionalità è stato necessario nel corso degli anni impiegare ingenti risorse finanziarie per l’acquisto di sofisticate apparecchiature tecnologiche che offrono oggi servizi sanitari di prima qualità ed efficienza, e sarebbe cosa grave non consentire più l’utilizzo di questa U.O. al servizio del territorio vasto Calabria, che si ricorda quanto sia complesso con caratteristiche orografiche particolari. Al suo interno – precisa il direttore generale - cooperano medici (neurologi, radiologi, cardiologi), infermieri, tecnici della riabilitazione, logopedisti, assistenti sociali, tutti specializzati nella gestione dei pazienti con ictus nell’ambito di un percorso multidisciplinare, la cui specializzazione andrebbe persa. E se la Calabria risulta essere fanalino di coda tra le Regioni italiane per numero di strutture esistenti di Stroke Unit, l'unità operativa di Neurologia dello ‘Jazzolino’ rappresenta invece un consolidato punto di riferimento per tutti i cittadini della nostra regione. Corre l’obbligo di ricordare a tale proposito – aggiunge ancora Antoniozzi - che ogni anno in Calabria ci sono circa 5.000 nuovi casi di ictus e che ciò rappresenta la prima causa di invalidità, la seconda di demenza e la terza di morte nei paesi sviluppati come l'Italia. Prima struttura in Calabria, attiva da ben 12 anni, la Stroke Unit dell’ospedale di Vibo ha fatto registrare risultati di crescita incontrovertibili: sono stati effettuati circa 450 trattamenti trombolitici, di cui 92 nel 2014 e 107 solo nell’anno in corso; la mortalità dei pazienti trattati, per come risulta da dati ufficiali dei registri internazionali, è in linea con la media nazionale e nettamente inferiore rispetto alle altre strutture calabresi autorizzate alla trombolisi (fonte: registro internazionale SITS MOST). Ed i dati di quest’anno fanno pensare ad un ulteriore incremento con una cifra prevista di circa 400 ricoveri per stroke, di cui almeno 120 trattati con trombolisi sistemica. La struttura di Vibo Valentia rappresenta un’eccellenza anche a livello nazionale; essa si colloca, infatti, tra le migliori nel Sud Italia insieme a Salerno e Lecce ed è in linea alle ben più blasonate strutture del Centro e del Nord. La conferma –puntualizza Antoniozzi - giunge dai dati della Ricerca Italiana ed Internazionale che vengono pubblicati ogni anno al ‘Congresso nazionale dedicato all’Ictus cerebrale’ nel corso del quale vengono illustrati i risultati sull’andamento delle attività nei registri dedicati alla terapia trombolitica. In tale autorevole consesso, la U.O. di Neurologia di Vibo Valentia si è confermata nella particolare classifica dei Top ten, delle prime dieci Neurologie Italiane segnatamente, appunto ai risultati della terapia trombolitica. Nell’anno 2012 infatti, Vibo Valentia si è collocata al VI posto assoluto della speciale graduatoria. Nel 2014 nel corso di una manifestazione organizzata dalla U.O di Neurologia di Vibo Valentia, ed a riconoscimento della buona sanità prestata, l’iniziativa è stata patrocinata dalla Presidenza della Repubblica che ha voluto riconoscere a questa eccellenza vibonese il merito di un primato a livello nazionale, ed il Presidente ha fatto pervenire alcune. Alla luce di quanto emerge da dati, attività, professionalità dimostrata dal dottor Consoli e dalla sua equipe – è la conclusione - sarebbe una azione non coerente con le necessità del nostro territorio, non riconoscere all’ U.O. di Neurologia di Vibo il ruolo di primo piano che merita in ambito regionale”.
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