Wanda Ferro (FdI):"Garantire alle regioni che da oggi non sono zona rossa il rinvio delle tasse di fine anno”

“Il governo garantisca anche alle regioni che da oggi non sono zona rossa il rinvio lungo delle tasse di fine anno”.

E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, in vista dell’approvazione del decreto Ristori-quater da parte del Consiglio dei ministri.

“C’è il rischio - spiega Wanda Ferro - che dal rinvio generalizzato delle tasse vengano escluse le regioni che proprio oggi, come previsto dall’ordinanza del ministro Speranza, diventano zona arancione, come la Calabria, Piemonte e Lombardia, e lo stesso problema riguarda le attività di ristorazione delle regioni Liguria e Sicilia, passate da arancioni a gialle. Secondo quanto riferisce il Sole 24 ore, con la pubblicazione  domani in Gazzetta ufficiale del decreto così come previsto nelle bozze, lo stop generalizzato non riuscirà a entrare nei confini delle cinque regioni che hanno cambiato colore oggi. Il passaggio da zona rossa a zona gialla proprio nel giorno dell’approvazione del decreto, quindi, rischia di essere una ulteriore beffa per regioni come la Calabria la cui economia è stata pesantemente colpita dal nuovo lockdown imposto dal governo. La tempistica del governo appare quantomeno sospetta. Poche ore di zona arancione - conclude Wanda Ferro - rischiano infatti di costare la perdita dei rinvii fiscali agli operatori economici calabresi, piemontesi e lombardi”.

  • Published in Politica

Fisco, Unimpresa Calabria: “Dal 2006 peso tasse sempre sopra media Ue”

Nel 2014 lo spread fiscale tra l'Italia ed Europa era di 360 punti base: se la pressione fiscale italiana era al 43,6%, la media Ue si è fermata al 40,0% con 3,6 percentuali di differenza. Fino al 2005 la pressione fiscale in Italia era in linea o inferiore alla media dell'Europa, mentre a partire dal 2006 il peso delle tasse rispetto al Pil è progressivamente cresciuto attestandosi sempre oltre il livello medio registrato in sia nell'Unione europea sia nell'area euro). Nel 2005 la pressione fiscale italiana si è attestata al 39,1% mentre la media dei 28 paesi Ue registrava una media del 38,9% e nell'area euro del 39,5%. Dall'anno successivo,  il peso delle tasse in Italia è cresciuto superando le medie europee: 40,2% contro 39,2% e 39,8%. Questi i dati principali di una analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo cui è nel 2014 la pressione fiscale in Italia era al 43,6%, mentre la media Ue si fermava al 40,0% e la media area euro al 41,5% con una distanza rispettivamente di 360 punti base e 210 punti base. Secondo l'analisi dell'associazione, basata su dati della Banca d'Italia e di Eurostat, è in particolare a partire dal 2007 che il peso delle tasse rispetto al prodotto interno lordo è costantemente cresciuto in Italia registrando valori sistematicamente superiori a quelli medi dell'Unione europea e alla media dei paesi che adottano la moneta unica del vecchio continente. Nel 2007 la pressione fiscale italiana era al 41,5% del Pil, la media Ue era al 39,3%, la media area euro al 39,9%. Nel 2008 il peso delle tasse in Italia era al 41,3% (Ue 39,1%, area euro 39,5%), nel 2009 il peso in Italia al 41,8% (Ue 38,5%, area euro 39,3%), nel 2010 il peso in Italia al 41,6% (Ue 38,4%, area euro 39,2%), nel 2011 il peso in Italia al 41,6% (Ue 38,9%, area euro 39,7%), nel 2012 il peso in Italia al 43,6% (Ue 39,5%, area euro 40,7%), nel 2013 il peso in Italia al 43,5% (Ue 39,9%, area euro 41,2%), nel 2014 il peso in Italia al 43,6% (Ue 40,0%, area euro 41,5%). "Se l'economia italiana fatica più di altre è colpa anche di un peso eccessivo del fisco sia sulle famiglie sia sulle imprese. Nei prossimi anni purtroppo non ci  saranno inversioni di tendenza significative e la legge di stabilità, pur contenendo alcune misure volte a ridurre qualche balzello, non è in grado di cambiare il quadro i maniera sensibile come sarebbe necessario e come ci aspettavamo. Il governo ha fatto poco con la manovra, nel 2016 impegni e atti concreti contro le tasse" commenta il presidente regionale Unimpresa Calabria, Giuseppe Pratticò.

Subscribe to this RSS feed