La lunga storia del Giubileo, da Mosé a papa Francesco
Per la Chiesa cattolica il Giubileo rappresenta l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Le sue origini rimandano all’Antico Testamento ed al rito del yōbēl da cui deriva il nome. Il yōbēl era l’ariete, il cui corno veniva suonato per annunciare la festività e richiamare (Jobil) i fedeli per la remissioni (Jobal) delle colpe. La celebrazione, che si svolgeva ogni cinquant’anni, veniva accompagnata dalla restituzione delle terre agli antichi proprietari, dalla liberazione degli schiavi e dalla remissione dei debiti. L’origine cristiana del Giubileo risale, invece, al febbraio del 1300, quando papa Bonifacio VIII bandì il primo Anno Santo della storia della Chiesa. Con la Bolla "Antiquorum Habet Fida Relatio" il Pontefice annunciò di concedere l’indulgenza plenaria a chi avesse visitato, entro l’anno, le basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura. La città Eterna divenne metà di migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo. Tra i pellegrini illustri che presero parte al primo Giubileo pare ci sia stato anche Dante Alighieri. A fornire un indizio della presenza a Roma del Sommo Poeta, durante l’Anno Santo del 1300, un passo contenuto nel XVIII canto dell’Inferno nel quale il procedere in senso opposto dei peccatori della prima bolgia viene paragonato a quello dei pellegrini che durante il Giubileo s’incrociavano sul ponte Sant’Angelo. ( “Come i Roman per l’essercito molto,/ l’anno del giubileo, su per lo ponte/ hanno a passar la gente modo colto,/ che da l’un lato tutti hanno la fronte/ verso’l castello e vanno a San Pietro;/ da l’altra vanno verso il monte). Nelle intenzioni di Bonifacio VIII, l’anno giubilare avrebbe dovuto svolgersi ogni secolo. A mutarne l’impostazione originaria fu, nel 1342, Clemente VI che, da Avignone dove, nel 1309, Clemente V aveva trasferito la sede papale, accolse la petizione con la quale i romani si proponevano di far dimezzare il tempo d’attesa. Fu così che il secondo Anno Santo fu celebrato nel 1350. L’intervallo compreso tra un Giubileo e l’altro, venne ulteriormente abbreviato da Urbano VI che, nel 1389, stabilì di farlo coincidere con gli anni dell’esistenza terrena di Cristo. Nel 1390 venne, quindi, celebrato il terzo anno giubilare. L'approssimarsi della fine del secolo ed il copioso afflusso di pellegrini, indussero il nuovo papa, Bonifacio IX, ad indire un nuovo Giubileo nel 1400. La scadenza fu portata ad un quarto di secolo a partire dal 1425, quando papa Martino V indisse un nuovo Anno Santo, facendo aprire per la prima volta anche la porta di San Giovanni in Laterano. Da allora, i giubilei ordinari si svolsero con periodicità costante, anche perché, nel 1470, Paolo II, promulgò una Bolla con la quale stabilì ufficialmente che fossero celebrati ogni 25 anni. In occasione del Giubileo del 1500, Alessandro VI volle che le porte Sante delle quattro basiliche venissero aperte contemporaneamente, riservando a sé l'apertura della Porta di San Pietro. Ad interrompere la regolarità nello svolgimento del Giubileo, furono le guerre napoleoniche e le vicende legate alla Repubblica Romana che ne impedirono le celebrazioni nel 1800 e nel 1850. Meno solenne di quelli celebrati in precedenza fu, invece, l’Anno Santo del 1875 condizionato dalla vicende legate all’unità d’Italia ed alla presa di Roma. Il primo Giubileo del Novecento venne indetto da Leone XIII, mentre l’ultimo, fu quello straordinario del 1983 voluto da Giovanni Paolo II, lo stesso Pontefice che aprirà quello del 2000. Il Giubileo della Misericordia, inaugurato oggi da Papa Francesco, s’inserisce nel novero dei giubilei straordinari, ovvero quelli indetti in situazioni particolari, in occasione dell’inizio di un nuovo pontificato o per intensificare la pietà dei fedeli. Tra i 65 giubilei straordinari, il primo dei quali fu concesso da papa Sisto V il 25 maggio 1585 per inaugurare il suo pontificato, particolarmente significativi quelli celebrati nel 1966, a conclusione del concilio Vaticano II, nel 1933 e nel 1983 in occasione, rispettivamente, del 1900° e del 1950° anniversario della redenzione operata da Gesù Cristo sulla Croce. In ogni caso, il Giubileo inizia sempre con l’apertura della Porta Santa, una porta destinata a rimanere murata negli anni ordinari. Il rito dell’apertura della Porta rappresenta il simbolo del percorso straordinario che la Chiesa offre ai fedeli per la loro salvezza.
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