Rischiano il licenziamento: operai per protesta su una ciminiera
Il loro posto di lavoro è stato messo a serio rischio a causa della mancata conferma delle convenzioni con Enel e per protesta si sono inerpicati ad un'altezza di sessanta metri in vetta ad una ciminiera. Protagonisti, loro malgrado, sei operai delle aziende che si occupano della manutenzione della centrale termoelettrica Enel di Rossano Calabro,nel Cosentino. "I lavoratori che rischiano il posto - rivela Giuseppe Guido, segretario comprensoriale della Cgil - sono 40 ed entro fine anno saranno mandati a casa". "L'Enel - ha spiegato il rappresentante sindacale - ha infatti deciso di concludere la convenzione con le imprese che ci sono attualmente per fare un unico contratto con una sola società multiservizi. In questo modo gli operai verrebbero chiamati a giornate e cadrebbe il contratto a tempo indeterminato. Molti di loro sono vicini alla pensione ed hanno famiglia a carico". L'intenzione espressa dai manifestanti è di rimanere in cima fino a quando non riceveranno rassicurazioni in merito al loro destino professionale. Lo stesso Guido si è attivato per richiedere la convocazione di un tavolo che coinvolga le istituzioni e finalizzato ad una soluzione soddisfacente per i dipendenti. Carabinieri e Polizia si sono recati presso la centrale per tenere sotto controllo la situazione.
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