L’Undiscovered Italy tour ha fatto tappa anche a serra San Bruno
Si è svolto dal 21 al 24 settembre in Calabria l’Undiscovered Italy Tour d’inizio autunno, il celebre format ideato e realizzato da Daniela Corti Events con il patrocinio dell’Enit e in collaborazione col Tour Operator canadese Susan Barone di Luxury Weddings Worldwide e InStyle Vacations.
Venti fra wedding e meeting planner nonché giornalisti provenienti da testate generaliste e specializzate sia italiane sia di altre nazioni, Brasile e Russia inclusi, hanno visitato un territorio premiato durante la recente estate da un grande successo d'arrivi, frutto di un altrettanto grande sforzo autopromozionale della filiera turistica locale, che non si è arresa alla pandemia e ha sfruttato sino in fondo, con eccezionale sapienza, i suoi punti di forza.
Oltre che dall’Enit, l’itinerario è stato patrocinato dalla Camera di Commercio di Vibo Valentia. Partner per i servizi di terra è stato Antoior Travel.
Anche stavolta il tour ha avuto l’obiettivo di mostrare ai partecipanti luoghi e location adatte alla celebrazione di matrimoni o a eventi internazionali, oltre che favorire l’incontro personale con le eccellenze locali che operano nel settore, compresa la filiera food & wine e tutti gli aspetti significativi legati al wedding o agli eventi.
Le tappe
Il Villaggio Sporting Calabria si trova a Isca Marina, sul tratto di mar Ionio conosciuto come Costa degli Aranci. È composto da 40 appartamenti suddivisi in bilocali e trilocali, tutti con entrata indipendente e dotati di balcone o veranda. La spiaggia di sabbia bianca e fine dista appena 200 metri dalla struttura. Eccezionale l’atmosfera per i ricevimenti nuziali o anche per i matrimoni in spiaggia.
La Certosa di Serra San Bruno è un monastero certosino situato vicino all’omonima cittadina, in una valle verdeggiante a circa 815 metri sul mare. Le sue origini risalgono addirittura al 1084 e la sua autorevolezza come luogo di culto è attestata dagli illustri visitatori: nei tempi recenti è stato meta di pellegrinaggio, fra gli altri, di due papi (Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) e del Patriarca ecumenico di Costantinopoli.
Il Museo del Bergamotto è un’esposizione di strumenti che raccontano più di trecento anni di cultura, storia e tradizioni sull’agrume e il suo utilizzo. Il Museo mostra una rassegna dell’archeologia industriale con le macchine da estrazione che risalgono all’inizio del Settecento, le prime a vapore e quelle che applicano i motori elettrici, per poi giungere all’industria degli anni Sessanta e del boom economico.
Il Lungomare di Reggio Calabria, esteso più di un chilometro, ricco di palmizi e specie vegetali estremamente variegate. Il viale è adornato da palazzi in stile liberty, monumenti commemorativi, una fontana monumentale e alcuni siti archeologici. Viene chiamato “il più bel chilometro d’Italia” per il fenomeno ottico della fata morgana, visibile solo dalla costa calabra, da cui ha origine il mito per effetto del quale è possibile vedere le immagini ravvicinate della Sicilia riflesse dal mare.
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria espone una delle più ragguardevoli collezioni di reperti provenienti dalla Magna Grecia. Sorto nel XIX secolo, è cresciuto poi coi molti reperti frutto delle campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza archeologica della Calabria, tra cui i celebri “Bronzi” di Riace.
L’A Gourmet L’Accademia del celebre chef Filippo Cogliandro, noto alle cronache per le sue ferme posizioni anti racket, nasce nel 1995 e dal 2004 è nell’antico Palazzo della Castelluccia, nel cuore di Reggio Calabria. Propone piatti della tradizione culinaria del Mediterraneo con materie prime reperite direttamente sul territorio. Le creazioni gastronomiche sono raffinate e di alta qualità, e sono disponibili anche come servizio catering esterno, caso rarissimo nella ristorazione a questi livelli.
L'Uliveto Principessa Park Hotel di Cittanova (RC), affacciato sul mar Ionio e a 30 minuti d’auto da Tropea, comprende 56 camere, due parcheggi, una Spa, oltre a un vasto parco con piscina scenografica. Perfetto l’equilibrio fra comfort e stile, dolci le atmosfere esaltate dalla bellezza mozzafiato del paesaggio.
Il ristorante Castello degli Dei nasce dall’idea imprenditoriale dei fratelli Raso, giovani chef, che dopo varie esperienze sono tornati nella loro terra d’origine e hanno trasposto l’esperienza maturata in una struttura, architettonicamente molto suggestiva, che richiama il periodo medievale ma che non disdegna le moderne funzionalità. Si distingue per il servizio, l’originalità dei piatti e la freschezza delle materie prime.
Il villaggio rupestre di Zungri (VV) occupa un’area di quasi 3.000 metri quadri su un costone roccioso. Sono 500 le case-grotta che ne fanno parte e che si affacciano sulla valle del torrente Malopera. Una scalinata scavata nella roccia attraversa tutti i livelli che compongono il villaggio, mentre le case-grotta sono diverse l’una dall’altra, disposte sia su un piano unico sia su due livelli. Le nicchie scavate nella roccia fanno pensare che venissero sfruttate come dispense e ripostigli, oppure come giacigli.
I produttori
Serfunghi Calabria nasce nel 1964 per la commercializzazione di funghi freschi e semilavorati. Successivamente i figli del fondatore creano un’azienda per l’invasamento e la lavorazione dei funghi, raccolti manualmente sul luogo da persone esperte, nel massimo rispetto dell'ambiente, selezionati e lavorati con cura seguendo le più antiche ricette calabresi. La gamma di prodotti comprende inoltre antipasti, patè, salse, spezie e altre prelibatezze. Durante la degustazione sono stati assaggiati anche i prodotti del Salumificio Suppa.
Borgo dei Vinci è un’azienda casearia che produce formaggi e latticini utilizzando il latte dei pascoli di Monte Poro, talvolta unendo prodotti tipici come il peperoncino e la ‘nduja. Le erbe aromatiche del Monte Poro danno ai formaggi un sapore e una tipicità che si trova solo in quest’area. La tradizione casearia millenaria fa il resto.
Azienda Agrituristica Caridà produce il pecorino del Poro. In particolare, alla famiglia Mazzitelli piace rafforzare la territorialità del pecorino di Zaccanopoli. Zaccanopoli infatti – il piccolo paesino collinare su cui sorge l’azienda – deriva dal greco Zagharopoulos, traslato in seguito nel termine dialettale zaccanu, ossia ovile, con il suffisso polis, città, dunque “città dei recinti”. È proprio qui che la storia racconta la nascita del primo pecorino del Poro.
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