Lavoratori ex Omeca esposti all'amianto: Falcomatà chiede intervento immediato al ministro
Il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha chiesto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti un intervento immediato in favore dei lavoratori dello stabilimento delle ex Officine Omeca di Reggio Calabria, per lungo tempo a contatto con le fibre d'amianto. Nei giorni scorsi il primo Cittadino aveva incontrato i rappresentanti dei dipendenti della storica fabbrica cittadina, assicurando il sostegno politico-istituzionale in favore dei lavoratori. A seguito dell’incontro, il Sindaco ha scritto al Ministro Poletti per esporre la delicata situazione e chiedere che sia riesaminata la posizione dei lavoratori reggini. "L’Azienda - si legge nella missiva - ha impiegato l’amianto nelle diverse fasi di lavorazione, anche successivamente al 1992, anno in cui detto materiale è stato bandito in quanto cancerogeno". "Gli operai e i lavoratori dello stabilimento, dopo lunghe battaglie e vertenze, a seguito anche di accertamenti sommari di INAIL e Contarp Regionale, hanno ottenuto il riconoscimento, con decreto del Ministero del Lavoro, di esposizione all’amianto sino al 31 dicembre 1989 - prosegue il sindaco Falcomatà - tale provvedimento risulta però essere particolarmente penalizzante per i lavoratori dello stabilimento reggino. Infatti, nel 1995, sempre all’interno delle ex Omeca, veniva prodotto un locomotore per conto delle Ferrovie dello Stato, contenente, tra i materiali di isolamento, fibre di amianto. Ma non è tutto: nello stesso anno, l’Ispettorato del Lavoro accertava la presenza di lastre di amianto, ponendole sotto sequestro in un box di manutenzione nello stabilimento, dove sono rimaste sino al 2001. Successivamente, altri materiali contenenti amianto venivano posti sotto sequestro, rimanendo però all’interno dell’impianto fino al 2007". Si rende, pertanto, necessario riesaminare la situazione dello stabilimento AnsaldoBreda di Reggio Calabria (ex. Officine Meccaniche Calabresi – OMECA), considerando «lo spostamento del periodo di esposizione dei lavoratori fino all’anno 1992 e di estenderlo fino alla data dell’ultima bonifica effettuata, nell’anno 2007, così come previsto anche dalla normativa vigente in materia di amianto (rif. legge n.247/2007)» conclude la lettera il sindaco. "Abbiamo sollecitato l’intervento del Ministro Poletti - ha dichiarato Falcomatà - perché siamo convinti della necessità di garantire un importante risarcimento pensionistico a tutti i lavoratori che hanno operato, anche inconsapevolmente, per lunghi anni sotto l’esposizione di quella sostanza killer che è l’amianto".
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