Premio "Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo", la giuria al lavoro per individuare i vincitori

Mancano, ormai, pochi giorni alla definizione dei finalisti della 2^ Edizione del Premio internazionale di poesia “Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo” ideato ed organizzato dal Comitato civico “Mastro Bruno Pelaggi” presieduto dall’infaticabile Giacinto Damiani, nonché patrocinato dal Comune di Serra San Bruno con l’adesione dei Comuni di Gagliato, Soverato, Nardodipace, il Parco naturale regionale delle Serre, il Parco nazionale d’Aspromonte e il Museo della Certosa.

Il concorso letterario, per gli organizzatori, ha l’obiettivo di ricordare, Mastro Bruno Pelaggi, il poeta - scalpellino di Serra San Bruno ed oggi voce dell’Enciclopedia Treccani e promuovere cultura in un territorio trascurato ed abbandonato per molti anni da una politica nana e perversa.

La giuria tecnica è già al lavoro per esaminare, valutare e scegliere le innumerevoli opere pervenute, in forma anonima da ogni parte d’Italia e dall’estero, e nelle sezioni: lingua italiana, dialetto e lingua straniera, come previsto dal bando.

Tutte le opere poetiche sono pervenute da: Acquaro (VV), Alghero (SS), Ardore (RC), Arezzo, Assisi, Bari, Bianco (RC), Bologna, Borgia (CZ), Bova Marina (RC), Bubbiano (MI), Catanzaro, Cortale (CZ), Cirò Marina (KR), Crotone, Cutro (KR), Foggia, Foligno (PG), Genova, Gravina in Puglia (BA), Isola Capo Rizzuto, Lamezia Terme, Lecce, Matera, Messina, Milano, Mileto (VV), Montepaone (CZ), Napoli, Palmi (RC)), Pesaro, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Roccella Jonica (RC), San Giovanni in Fiore (CS), San Pietro Magisano (CZ), Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC), Serra San Bruno, Vibo Valentia, Argentina, Canada, Londra, Francia, Stati Uniti.

La cerimonia di premiazione è prevista per il prossimo 21 settembre a Serra San Bruno, in contemporanea con la realizzazione dell’evento “Giornata del territorio” che vedrà la partecipazione di sindaci delle Serre, Pre Serre e Soveratese e di Giuseppe Pellegrino, Commissario del Parco naturale delle Serre.

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Serra, tutto pronto per la premiazione dei vincitori del Concorso internazionale di poesia “Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo”

Ci siamo! Tutto è pronto a Serra San Bruno per accogliere centinaia di turisti, poeti e cultori che verranno il prossimo sabato 22 settembre per la cerimonia di premiazione dei poeti vincitori della 1^ edizione del Concorso internazionale di poesia “Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo” dedicato al poeta –scalpellino serrese Bruno Pelaggi, oggi a pieno titolo voce della prestigiosa Enciclopedia Treccani per merito del prof. Gabriele Scalessa e con la collaborazione di chi scrive questa nota.

Una rassegna letteraria ideata e organizzata, nell’ambito del progetto “Domenico Aspro”, dal Comitato civico “Mastro Bruno” guidato dall’infaticabile Giacinto Damiani e patrocinato dalla città di Serra San Bruno, da Radio Serra, dal Parco naturale regionale delle Serre, dal Parco naturale nazionale dell’Aspromonte, dal Museo della Certosa e dai comuni di Gagliato, Nardodipace e Soverato.

Perché un Premio Letterario? Perché Serra San Bruno, oggi città, deve riprendersi il suo primato di centro propulsore di tutte le Serre e Pre Serre, un primato che le compete già dagli anni ’60 e che negli ultimi anni è evidente che abbia perso. Insomma.

Serra San Bruno, nella storia, non è mai stata periferia, oggi rischia di esserlo. Ciò non può e non deve accadere!


Per riprendersi il primato deve saper valorizzare al meglio le sue peculiarità, il suo valore storico-architettonico e paesaggistico, che eleggono Serra e dintorni a sede naturale di un polo culturale, che possa superare anche i confini troppo stretti del territorio montano. Ciò non può prescindere dal coinvolgimento di artisti, musicisti, poeti, scrittori e giornalisti per una nuova narrazione del territorio serrese e della Calabria tutta, che punti sul racconto della bellezza e sulla sua promozione .


È in questo contesto che si colloca il pur modesto operare del Comitato civico “Mastro Bruno” che non ha il solo obiettivo di rivalutare il poeta –scalpellinoserrese ma anche quello di elevare il livello dell’azione amministrativa e di migliorare la qualità della proposta di promozione socio-culturale. La rassegna letteraria “Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo” vuole essere un sassolino nello stagno.


La cerimonia di premiazione, con intervalli musicali di Michele Vinci che canterà “Mastro Bruno”, sarà presentata da Antonio Zaffino di Radio Serra e da Daniela Maiolo.

Sarà presente la giuria al completo col presidente, il poeta e giornalista Mimmo Stirparo, i poeti Caterina Tagliani e Domenico Nardo e la linguista Angela Varì.

Questi i poeti vincitori ai quali verrà assegnata una pergamena con motivazione ed una targa personalizzata realizzata dal celebre Maestro orafo Michele Affidato:

per la Sezione Lingua:
Pietro Catalano di Roma
Maria Curigliano di Monterosso Calabro (VV)
Anna Maria Deodato di Palmi (RC)
Bruno Albino De Raffaele di Crotone
Vincenzo Farina di Ionadi (VV)
Nunzio Industria di Napoli
Maria Reale di Roccella Jonica
Rocco Rugari di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC)
Cosetta Taverniti di Pazzano (RC)
Paolo Ventrice di Palmi (RC)

per la Sezione Dialetto:
Filippo Alampi di Soverato (CZ)
Rocco Criseo di Bova Marina (RC)
Sante Diomede di Bari
Caterina Morabito di Montepaone (CZ)
Filippo Prestia di Vibo Valentia

per la Sezione Lingua Straniera:
Maria Grazia Vai di Bubbiano (MI

Appuntamento sabato 22 settembre a Serra San Bruno, presso il salone dei convegni della sede del Parco Naturale Regionale delle Serre di via Santa Rosellina, 2, nei pressi del Calvario e della Caserma della Compagnia dei Carabinieri.

 

 

 

 

 

 

 

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Serra, al via il Premio internazionale di poesia dedicato a Mastro Bruno Pelaggi

La cultura di Mastro Bruno è quella universale, delle origini, perché priva di nozioni. Quindi la più idonea e capace di generare unione, meritocrazia autoironia, rispetto (valori indispensabili  all'umanità, alla crescita civile, quanto le vocali lo sono per l'alfabeto).

Le culture che ne fossero prive adornerebbero solo gente meschina, sostanzialmente incolta, potenzialmente pericolosa".

È con questo spirito che il Comitato Civico “Mastro Bruno” di Serra San Bruno, presieduto dall’infaticabile Giacinto Damiani, intende ricordare il poeta-.scalpellino serrese Bruno Pelaggi, voce con pieno merito nella prestigiosa Enciclopedia Treccani, e lo fa con la 1^ Edizione del Premio Internazionale di Poesia “Mastro Bruno cerca discepoli nel mondo”.

Il concorso letterario è riservato a tutti i cittadini del mondo ed è articolato in 3 sezioni: lingua italiana, lingua straniera e dialetto. Sono ammesse massimo 3 poesie, a tema libero con il limite di trentadue versi ognuna. Il candidato è libero di presentarle: tutte in una sezione, tra due sezioni,o una per ogni sezione. Obbligatoria la traduzione in italiano delle liriche in lingua straniera e dialettali. Le poesie dovranno pervenire, entro e non oltre il prossimo 31 maggio
compilando l’apposita scheda di partecipazione presente sul blog : mastro-bruno.blogspot.it.

Il blogger disporrà le copie anonime per la giuria formata da poeti e linguisti acclarati.

La data della cerimonia  premiazione ai vincitori sarà comunicata, sul blog e/o  per e mail, entro il 31 agosto.

I premi, realizzati dal celebre Maestro orafo crotonese Michele Affidato, saranno tutti assegnati ex aequo.

Sono previsti i premi alla memoria degli illustri serresi Sharo Gambino, Silvano Onda e Giuseppe Maria Pisani; i premi internazionali: Russia, California, Canada, SudAfrica e Tunisia, i premi del Territorio: “pro Domenico Aspro”, Trekking amatoriale - Gagliato, Trekking mistico, la via dei Santuari – Aval, La risalita – Nardodipace, Gemellaggio Soverato, Città di Pitagora Crotone, Radio Serra 40 anni, Dolciaria Fiorindo, Serfunghi di Bruno Calabretta, tutti di Serra San Bruno.

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Bruno Chimirri: il ministro serrese che diede voce alla Calabria

“Onorevoli colleghi! [...] 

La Calabria ha perduto un illustre figlio, il Senato un esimio,[…] Dal foro portò alla tribuna parlamentare il fiorente ingegno, gli ampi studi, l’animo patrio e liberale, la facoltà oratoria. Notabili furono i suoi discorsi e le sue relazioni, che forman volumi. Si ricorda massimamente ascoltato sulla legge per le Opere pie, sulla riforma elettorale, e nella commemorazione di Silvio Spaventa, intorno alle questioni sociali, su vari trattati di commercio e sulle convenzioni pei servizi marittimi[…] Ma come’è giusto e doveroso ricordare e onorare i gloriosi caduti per la patria, così dobbiamo ricordare e onorare coloro che con l’opera e col senno contribuirono alla sua grandezza, e fra questi senza dubbio fu Bruno Chimirri, rapito all’affetto e all’ammirazione di tutti quando ancora la sua mente altissima e l’infaticabile attività sua non cessarono per un istante dall’intenso lavoro che fu guida costante della sua esistenza.” (dagli Atti Parlamentari. Commemorazione)

Bruno Chimirri morì il 28 ottobre 1917, giusto cent’anni orsono, un secolo. Era nato a Serra San Bruno il 24 gennaio 1842 e cessò la sua intensa vita terrena nella sua villa di Amato nel catanzarese. Chimirri, tre volte ministro in diversi dicasteri, dalla periferia di Serra San Buno alla Capitale ebbe modo di dimostrare, con umiltà perché no, tutta la versatilità di ingegno e d’ impegno: dall’arte all’economia, alle scienze sociali passando per le opere di beneficenza. Ricoprì innumerevoli e prestigiosi incarichi, tra i tanti: Presidente onorario del "Circolo Goldoni" di Davoli ; Socio onorario "dell'Associazione agricola Principe di Napoli" di Noto; Presidente onorario della Società operaia "Figli del Lavoro" di Galatro; Membro della "Settima conferenza interparlamentare" di Budapest; Socio effettivo della "Società agricola" in Italia; Vicepresidente della Società di mutuo soccorso di Catanzaro; Commissario governativo per la gestione del patrimonio e l'esercizio della tutela degli orfani del terremoto. Al Chimirri si deve il programma del famoso Istituto internazionale di agricoltura del 1908. Fu promotore di leggi e provvedimenti speciali quale la legge speciale del 1906 a favore della Calabria e altri provvedimenti post terremoto 1908. Sarebbe ardua impresa ricordare la sua intensa attività di temuto e invidiato avvocato del Foro di Catanzaro e di parlamentare. Ai posteri il compito di studiare e approfondire la prestigiosa figura di Bruno Chimirri.

Amò di un amore viscerale la sua Serra, anche da lontano, il suo pensiero costante era la Certosa. Quando tornava a Serra, e lo faceva spesso, non disdegnava fermarsi e parlare con la sua gente, quella di lu Zaccanu e di lu Schicciu che amabilmente lo distraeva con fatti e aneddoti dalle fatiche parlamentari. Amico particolare gli fu quel poeta-scalpellino, Mastro Bruno Pelaggi, che andava fiero della sua amicizia. Mi piace riportare, qui, alcuni versi tratti dalla lirica “Don Bruninu Chimirri e li Sirrisi” che il poeta dedicò all’illustre uomo di governo: “È pi lu mundu truoppu mintugatu/ di tutti li putienzi di la terra/ sulu carchi giagantaru futtutu/ di ‘sti quattru muccusi di la Serra/ chi ci cumbinia miegghiu mu sta mutu/ Cà cu vulia m’acchiappa e cu’ m’afferra/ beni ‘ndi ficia truoppu assai e non puocu/ a Serra Catanzaru e ogni luocu/….Chi cazzu pritindienu a’ stu’ paisi/ ancora non lu puotti immaginari/ forsi vulienu mi ‘nci fa li spisi/ e mu c’inchia li casci di dinari?/...Don Bruninu Chimirri è galantuomo,/ cà di nuddu giammai si vindicau./ Vui lu sapiti tutti quant’è buonu/ e quant’offesi si dimenticau/ e lu sapiti c’allu sulu nuomu/ l’Italia tutta lu frunti ‘nchianàu./… Jio pi lu beni vuostru vi lu dicu/ cà già non aju chi cazzu mu pigghiu,/ facitivilu miegghiu pi d’amicu,/ c’avimu aiutu, riparu e cunsigghiu…” 

“Ma come’è giusto e doveroso ricordare e onorare i gloriosi caduti per la patria, così dobbiamo ricordare e onorare coloro che con l’opera e col senno contribuirono alla sua grandezza”. Da qui al prossimo mese di ottobre il tempo che intercorre non è molto ma neanche poco per preparare degnamente le celebrazioni del centenario del nostro illustre figlio. O sarà un’altra occasione mancata?!

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Anche Mastro Bruno Pelaggi all'Harmonia, festival di musica e cultura popolare di Gambarie

Mastro Bruno Pelaggi, il poeta-scalpellino di Serra San Bruno, oggi voce della Treccani, in Aspromonte nel cuore dell’omonimo Parco Nazionale? Ebbene sì. Ce l’ha portato, nella giornata dell’8 ottobre, il presidente del Comitato “Mastro Bruno delle Serre” Giacinto Damiani, in occasione del raduno degli Enti Parchi naturali della Calabria, compreso il Parco Regionale delle Serre guidato dal commissario dott. Mimmo Sodaro.

È stata una piacevole manifestazione di festa dei Parchi e del fungo che si è tenuta nella graziosa stazione turistica invernale di Gambarie ed organizzata dal Parco Nazionale d’Aspromonte e dal suo presidente Giuseppe Bombino ed allietata dalle intriganti interpretazioni dell’ormai noto gruppo musicale dei Parafonè di Serra San Bruno. Qui è stato invitato il presidente Damiani a presentare il Parco Regionale delle Serre “attraverso il pensiero del Poeta Mastro Bruno Pelaggi” e l’ha fatto, col garbo che gli è proprio, esponendo, sia pure con brevi pennellate, tratti della vita del poeta serrese declamandone frammenti delle famose poesia dette “stuori”.

Nella circostanza, il Damiani non ha mancato di portare i saluti e ringraziamenti dell’on. Brunello Censore, del sindaco di Serra Luigi Tassone, dei consiglieri comunali Alfredo Barillari e Jlenia Tucci e naturalmente del responsabile del Parco serrese Mimmo Sodaro soddisfatto dell’iniziativa e soprattutto dell’invito fatto al Comitato presieduto da Damiani. Ringraziamenti e saluti anche a don Bruno Larizza rettore del santuario regionale di Santa Maria del Bosco di Serra e a Dom Basilio Trivellato priore della Certosa che ha voluto omaggiare il presidente Bombino di un interessante libro bruniano.

Il presidente Damiani, inoltre, pur nella ristrettezza dei tempi concessi, ha illustrato con dovizia di particolari le ricchezze e bellezze delle Serre, ricordando anche alcuni grandi personalità della cultura serrese quali lo scrittore, poeta e giornalista Sharo Gambino e gli artisti scultori e pittori Giuseppe Maria Pisani e Silvano Onda. E non ha mancato di tributare un doveroso omaggio al, prematuramente, scomparso Domenico Aspro, vice sindaco di Gagliato e “coraggioso combattente che ha sempre lottato per la difesa dei diritti del nostro territorio.”

Gli organizzatori del Parco aspromontano ed in particolare il presidente Bombino, dicendosi grati dell’edificante intervento di Giacinto Damiani, auspicano altro apposito incontro per meglio conoscere, approfondire e, in contesto più congeniale, estrapolare le interessanti tematiche che Mastro Bruno pone come base per la crescita di tutta la regione calabra. Infine Damiani si è impegnato a farsi portavoce presso il commissario Sodaro e il priore Dom Basilio Trivellato, perché, in onore del nostro grande Mastro Bruno, la sede di un prossimo incontro possa essere la Certosa che il poeta-scalpellino ha contribuito a ricostruire dopo il devastante terremoto del 1783.

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Serra: il cimitero diventi luogo della memoria e della cultura

Una bella foto del nostro artista Brunello Tripodi postata nei giorni scorsi su Facebook, una foto sul cimitero monumentale di Serra San Bruno, mi ha dato la stura ad una riflessione e ad un invito all’Amministrazione comunale perché possa attivare la procedura di realizzazione che si va proponendo di seguito.

La collina dei cipressi! Il luogo del riposo eterno è custode non solo della memoria della collettività e della storia di una comunità ma anche dell’arte che la stessa comunità ha espresso ed esprime.

In tutta Italia ci sono  cimiteri veri musei a cielo aperto che il ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo intende catalogarli in un atlante dei cimiteri monumentali e del turismo della memoria in formato digitale, come si evince da un documento sottoscritto, l’anno appena trascorso, presso la Reggia di Caserta.

 Insomma un nuovo tipo di turismo già molto apprezzato all’estero e che va coinvolgendo anche italiani: il cosiddetto tombstone tourism. Cultura e architettura, visite a personaggi storici e interiorità sono gli elementi di crescita del fenomeno. In Italia sono tantissimi i cimiteri monumentali che ben si prestano ad una funzione museale. Milano, Torino, Le Porte Sante all’esterno della Basilica di San Miniato al Monte di Firenze, l’Acattolico di Roma, la Certosa di Bologna tappa obbligata per gli escursionisti del settecentesco Gran Tour,  lo Staglieno di Genova, il già famoso Gran Camposanto di Messina con le sue architetture neoclassiche e liberty, il Cimitero delle Fontanelle a Napoli. E altri ancora.

Qui, in questi artistici luoghi del riposo, il turista, lo studioso, il curioso fanno esperienze di vita interiore e di studi e di “corrispondenza di amorosi sensi”.

Qui si vive con l’Assoluto e si vive con i grandi uomini del passato che hanno reso grande l’Italia e non solo. Insomma è necessario ben conservare questi luoghi e conservarli: dalla morte ne viene la vita anche artistica.

A questo punto non sembri cosa azzardata annoverare tra questi illustri luoghi anche la nostra collina dei cipressi.

Il cimitero di Serra San Bruno, è monumentale e nessuno può dire il contrario. È ricco di quattro artistiche chiesette e di tanti monumenti sepolcrali in granito, marmo e bronzo, tutti frutto della famosa “"astranza di la Serra" e tra i tanti spicca il monumento granitico dell’artista serrese Biagio Lo Moro e la statua bronzea del Redentore dello scultore Salvatore Pisani e quelle colonne doriche ottocentesche in granito davanti all’ingresso della chiesetta dell’Addolorata. Un piccolo  prezioso scrigno di arte e memoria. Qui riposano gli illustri vescovi serresi, gran parte del clero, architetti, scultori, pittori, scalpellini, poeti e scrittori come Mastro Bruno Pelaggi e Sharo Gambino.

 Insomma un bel luogo del riposo eterno, del ricordo e della cultura.

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Crotone: l'attestato "Mastro Bruno Pelaggi 2016" all'orafo Michele Affidato

  “Qualità e requisiti finalizzati al bene comune”: con queste motivazioni il giornalista Mimmo Stirparo, nelle veci di presidente del Comitato Civico “Mastro Bruno Pelaggi” di Serra San Bruno,  ha conferito,  al maestro orafo  Michele Affidato, l’attestato di benemerenza “Mastro Bruno Pelaggi 2016”.

La consegna è avvenuta, nei giorni scorsi, all’interno della preziosa officina d’arte orafa nella centralissima Piazza Pitagora di Crotone.

Il comitato, presieduto dall’infaticabile  Giacinto Damiani , “uno dei più accesi simpatizzanti” del famoso poeta – scalpellino serrese e voce della Treccani, attribuisce ai cittadini il ruolo di depositari dei valori della comunità ed in particolare “unione, cultura e sistema” e persegue, inoltre, lo scopo di migliorare tali valori.

Michele Affidato è l’orafo di acclarate qualità artistiche ed umane, che, con umiltà e forte attaccamento alla terra calabra e alla “sua” Madonna di Capo Colonna, è diventato famoso con le sue creazioni nel mondo dello spettacolo e della Chiesa varcando anche i confini nazionali.

Ultima, in ordine cronologico, sarà sua la realizzazione dei diademi per la Madonna di Czestochowa, Regina della Polonia, che sarà incoronata il prossimo mese di agosto, a distanza di 300 anni della prima incoronazione della Madonna con i diademi donati da Papa Clemente XI.

Nel ricevere la pergamena, Affidato si è detto ben felice per “questo prestigioso riconoscimento che mi emoziona ancor di più perché viene da un’antica e nobile comunità calabrese che ha origini da san Bruno e dalla sua millenaria Certosa e perché è legato a Mastro Bruno Pelaggi, figura poetica e umana che tanto ha scritto e gridato pro Calabria.”

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Sulle orme di Mastro Bruno Pelaggi: unire le forze per raggiungere lo sviluppo

Quella del 28 ottobre testé trascorso è stata una giornata molto importante. Ha visto ufficialmente il Comitato Civico “Mastro Bruno” sostenere, per la Buona Politica, le  iniziative valide e, in particolare, quelle del Comitato “La Trasversale delle Serre” che ci ha ospitato. Un grazie sentito, intenso, agli amici Pungitore e Vono. Il primo, per quanto ha saputo fare, con classe, professionalità, intelligenza; la seconda, che non è da meno, che porterà, ne siamo certi, il testimone ereditato ancora più in alto. Quale sia lo spirito del Comitato che mi onoro di rappresentare si evince, anche, dalla sintesi del nostro “Progetto Sirio”. Unico scopo del Comitato e del sottoscritto presidente è di perseguire e migliorare tre valori essenziali: Unione, Cultura, Sistema. Ciò che ho detto è quindi perfettamente in linea, di utilità, alla causa de “La Trasversale”.  

Il poeta - scalpellino mastro Bruno Pelaggi, nato e morto a Serra (1836-1912) è salito agli onori della prestigiosa Enciclopedia Treccani, nonostante fosse analfabeta. Col patrocinio gratuito del Comune di Serra ma, rifiutando i contributi degli eredi, abbiamo realizzato un monumento funerario e la giornata commemorativa (presenti il giudice Filardo, lo storico Ceravolo, il commissario prefettizio Raimondo, il professor Scalessa Curatore della Treccani, il giornalista Stirparo, il direttore della Rivista Santa Maria Calvetta, il giornalista Pelaia  Radio Serra, Teleionio, Gazzetta del Sud, il Quotidiano, il Redattore, il  Vizzarro e il Cirotano). Altra nostra iniziativa è quella dell’aver dedicato, al nostro Poeta, il libretto “??Pinsati?? Manca un piede” e ben 23 poesie in vernacolo, (la prima è del 1956). Il tutto, quanto prima, sarà pubblicato con traduzione in lingua italiana e inglese ed inserito in una prestigiosa Enciclopedia degli Stati Uniti come da questa chiestomi. Quindi un Mastro Bruno, vostro, nostro, di tutti perché cosmopolita e ciò non mi pare che costituisca richiamo di poco conto.

Per quanto riguarda, poi, il capitolo Trasversale, non posso sottacere l’aver contribuito ad aiutare  Anas, Province, Comuni, sindaci, turisti e commercianti apponendo, a spese nostre, sulla strada la segnaletica necessaria. Non abbiamo scalzato le competenze di altri Enti, non era nelle nostre intenzioni. Con tale spirito, rinunciando, volutamente a qualsiasi presentazione, nei giorni scorsi ho chiesto di essere ricevuto dai sindaci di Soverato e di Chiaravalle, per provarne la caratura. Ho illustrato al sindaco Alecci la necessità di operare, nel rispetto del ruolo di ognuno, con un progetto comune denominato Sirio, per lo sviluppo di tutto il territorio delle Serre, Preserre fino alla costa, da Soverato a Fabrizia passando per Chiaravalle. In questo incontro ho visto l’entusiasmo fatto persona e pronto a concretizzare. Risalendo a Chiaravalle, allo stesso modo, il sindaco Donato mi ha ricevuto. Il suo collega Alecci lo aveva già informato di tutto.  Anche da Donato consenso pieno e solidarietà.

A questo punto il discorso inevitabilmente è caduto su Nardodipace e il primo cittadino di Chiaravalle mi ha voluto partecipare una idea molto interessante e ciò che sarà lui stesso a informare chi di competenza.  Le comuni idee dei due sindaci  trovano  la riconferma,  dei colleghi Tassone e Minniti  e  degli altri sindaci e, perché no, anche delle opposizioni in seno ai Consigli comunali. Insomma la nostra idea regina è che non possiamo correre solo per l’euro, come fa, sbagliando, l’Europa. Ma avere una politica comune, a salvaguardia e sviluppo del territorio, onde evitare che la Trasversale diventi l’ennesima cattedrale nel deserto, solo cemento e ferro, al servizio di tanti ghetti, in luogo di paesi civili, con storie e tradizioni.  Il patrimonio politico e territoriale va rafforzato, non indebolito, da interessi che ci trasformano in barbari. Ma di ciò ne riparleremo…dovremo riparlarne. Troppi zeri al seguito dei n °1. In Sintesi il “Progetto Sirio”.

Nasce spontanea la domanda di un’innocente bimba: perché gli animali fanno cose utili e gli uomini, troppo spesso, no? Si può rispondere semplicemente che gli umani fanno cose di Destra o di Sinistra, la politica divide. Da anni, come è provato, vado sostenendo l’utilità dei Comitati civici, gli unici, se disinteressati, in grado di rappresentare la società civile. La Destra e la Sinistra insieme, perché interessati al raggiungimento di un obiettivo comune, valorizzano la politica tutta, la buona politica e chi la rappresenta. Forse siamo governati da partiti sovranazionali. Tuttavia, da Soverato a Chiaravalle, da Serra a Fabrizia e fino a Nardidipace, tutti insieme siamo nelle condizioni di operare sensate scelte comuni. Ne sono convinto. Ne siamo convinti. Consapevoli che il 10% di un milione, è da preferirsi al 100% di mille euro e che, l’emarginazione di Nardodipace, non va sottovalutata, non può dilagare. La stampa  impietosa, non ci risparmia critiche.

Insomma, diventa ormai improcrastinabile dover percorrere l’unica via possibile, l’unione delle forze, nel rispetto delle singole realtà, consapevoli che “fare il furbo, è la prerogativa dell’imbecille”. Offrire un unico collage, un unico territorio in cui poter urlare, “le Serre hanno mare e collina, Soverato ha monti e collina, Chiaravalle ha mare e monti”. Concludo con l’augurio di Mastru Brunu: “Di miegghiu a miegghiu”. 

 

*Comitato Civico “Mastro Bruno”

Il presidente Giacinto Damiani

 

 

 

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