Reddito di cittadinanza, "E' un delitto morale non introdurlo in Calabria"
"Un segnale dalla Puglia ci indica che stiamo percorrendo la strada giusta. Michele Emiliano, presidente della Regione, ha varato ieri il reddito di dignità (Red). Il governatore - afferma il capogruppo de La Sinistra Giovanni Nucera - ha firmato la delibera contenente la misura per le famiglie pugliesi che andrà presto in Giunta, dopo aver già ricevuto l’ok della Ragioneria per la copertura. Il provvedimento prevede l’istituzione di un assegno rivolto a circa 60mila cittadini pugliesi in difficoltà, con un limite massimo di 600 euro per famiglia e un reinserimento nel mondo del lavoro attraverso formazione e prestazioni sociali che ciascun sottoposto al programma dovrà rendere. In Calabria la medesima proposta di legge sul reddito di esistenza, dall’inizio di questa legislatura attende solo il via della Commissione Bilancio. È vero - aggiunge Nucera - che il governo non ha un progetto di reddito minimo in tal senso e non sembra voler cambiare idea, ma qualcosa sta cambiando a livello nazionale – visto anche il progetto dell’Inps di Boeri che è sul tavolo – ma anche a livello regionale dove da ieri sera in riunione di Consiglio sembra si sia aperto un dibattito tecnico e politico sulla realizzabilità del progetto. Dopo mesi di battaglia con le associazioni – sia cattoliche che laiche – sostenuti da mozioni a favore approvate da più di 200 comuni, non da ultimo quello della città metropolitana di Reggio Calabria – accogliamo con soddisfazione le parole del Segretario Questore Giuseppe Neri, il quale afferma (in una nota diffusa ieri sera dall’ufficio stampa del Consiglio regionale) che il reddito minimo è "Una misura concreta e seria che si rivolge alle persone maggiormente bisognose, le quali sono quotidianamente vessate dai problemi legati ad uno stato di sofferenza economica". Non è assistenzialismo, ma una forma di accompagnamento proattiva collegata al necessario reinserimento lavorativo da realizzare con urgenza per molti cittadini che si trovano in condizioni di grave povertà. Come asserisce il Presidente della Puglia, il reddito minimo “è peraltro un modo di essere di sinistra in modo moderno, considerando la difficoltà delle famiglie, ma senza evidentemente mantenere in piedi situazioni di privilegio”. È «una speranza, un segno di lotta contro la povertà, perché va nel segno di ciò che Papa Francesco ha chiesto alla politica, di occuparsi della dignità delle persone”. Conclude Nucera: "Nel ringraziare il Segretario Questore, i consiglieri Bova e Giudiceandrea e il gruppo dei Democratici progressisti per la sensibilità dimostrata nell’impegnarsi ad 'attivare nel nostro territorio interventi volti a garantire un aiuto tangibile che contrasti la povertà’, ricordo che la proposta di legge sul sostegno al reddito in Consiglio regionale c’è già. E’ stata votata all’unanimità in Commissione Sociale e aspetta solo di essere valutata e approvata in Bilancio. Sarebbe un delitto morale nei confronti di tanti nostri concittadini tergiversare ancora. Noi del gruppo La Sinistra abbiamo lanciato una sfida contro la povertà che siamo certi avrà sempre più sodali, non importa la paternità, conta che l’obiettivo venga raggiunto, con il contributo di tutti e il più presto possibile".
- Published in in evidenza