Tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso ai danni di imprenditori, due arresti

Sono accusati di tentata estorsione ai danni delle ditte impegnate nei lavori nel quartiere San Giorgio Extra di Reggio Calabria.

Per questo motivo, due persone, G.Z e C.P.M., di 54 e 49 anni, sono state sottoposte a fermo dai poliziotti della Squadra Mobile reggina.

In particolare, gli indagati sono finiti in carcere perché ritenuti responsabili di due tentate estorsioni commesse, tra luglio e febbraio scorsi.

Le indagini sono partite dalle denunce delle presunte vittime, che nelle scorse settimane avrebbero ricevuto, a più riprese, visite sul cantiere da parte C.P.M., per sollecitarle a mettersi in regola con la cosca locale, pena il blocco dei lavori. In occasione della prima visita ad uno dei cantieri, a recarsi sul posto sarebbe stato Z.G., che avrebbe invitato uno degli operai a riferire al titolare, che prima di entrare a casa delle persone si bussa. 

All’identificazione dei sospettati, gli investigatori della Squadra mobile sono giunti attraverso una minuziosa analisi di diversi sistemi di videosorveglianza, che hanno permesso di fornire i primi riscontri a quanto denunciato dalle vittime.

Le indagini sono poi proseguite con l’ausilio di servizi di intercettazioni che, nonostante le particolari cautele adottate dagli indagati, hanno permesso di acquisire ulteriori importanti elementi di prova sia in ordine ai due presunti tentativi estorsivi, che sulla volontà di Z.G. di compiere ulteriori estorsioni ai danni di altri imprenditori, approfittando del vuoto determinato dagli arresti eseguiti con le operazioni a carico del gruppo criminale storicamente operante nel quartiere di San Giorgio (Borghetto-Caridi-Zindato, operante nell’ambito della più ampia cosca Libri).

Tentata estorsione ai danni di un anziano, quattro persone in manette

Reggio Calabria - La tempestività dell’intervento degli agenti della polizia di Stato è stata fondamentale per scongiurare conseguenze più gravi per un anziano signore, vittima di una tentata estorsione aggravata.

Grazie ad una dettagliata segnalazione giunta alla Sala operativa della Questura, i poliziotti sono intervenuti nei pressi di un laboratorio di analisi cliniche di Reggio Calabria, arrestando quattro persone accusate di  aver aggredito un sessantanovenne.

I quattro, avrebbero tentato, con violenza, di estorcere alla presunta vittima la sottoscrizione di un’assicurazione per un presunto incidente stradale che avrebbe visto coinvolto uno degli arrestati.

L’anziano è stato soccorso e trasferito in ospedale dai sanitari del 118, dove gli sono state refertate ferite giudicate guaribili in 5 giorni.

Per i quattro presunti aggressori sono, invece, scattate le manette con l’accusa di tentata estorsione aggravata.

  • Published in Cronaca

Tentata estorsione ai danni del fratello, arrestato

Reggio Calabria - E’ accusato di tentata estorsione ai danni del fratello, l’uomo arrestato ieri a Reggio Calabria, dalla polizia di Stato.

L’arresto è scattato in seguito ad una segnalazione, con la quale la vittima aveva informato i poliziotti di aver trovato delle cartucce  sul tergicristallo della sua auto.

Una volta avviate le indagini, i poliziotti sono andati a casa del sospettato, dove, durante una perquisizione, hanno rinvenuto due pistole a salve, un passamontagna e delle munizioni simili a quelle rinvenute sull’auto della vittima. Arrestato per tentata estorsione, l'uomo è stato anche denunciato per il reato di minaccia aggravata e, in concorso con la moglie, per detenzione abusiva di munizionamento.

  • Published in Cronaca

Accusato di tentata estorsione, imprenditore finisce ai domiciliari

I poliziotti del Commissariato di Bovalino (Rc) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Locri, su richiesta della Procura della Repubblica locrese, nei confronti di un imprenditore, B.D, 73 anni, di Bianco.

In particolare, l’uomo avrebbe minacciato un altro imprenditore al fine di non fargli riscuotere un credito di 80 mila euro, riconosciuto con sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

La presunta vittima non si è lasciata intimorire ed ha denunciato l’accaduto al Commissariato di Bovalino, i cui agenti hanno ricostruito i fatti che hanno determinato  l’emanazione della misura cautelare.

  • Published in Cronaca

Tentata estorsione, i carabinieri di Serra arrestato un 35enne

I carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Serra San Bruno e della Stazione di Vazzano, hanno eseguito un provvedimento cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Vibo Valentia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Domenico Tassone, 35 anni, originario di Soriano Calabro, per il reato di tentata estorsione in concorso nei confronti di una ditta edile del territorio vibonese.

Posto ai domiciliari il 4 marzo scorso, insieme ad un'altra persona di Sorianello (Vv), Tassone era stato era stato scarcerato il 16 aprile in seguito alla declaratoria di inefficacia della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Gli uomini dell'Arma hanno quindi raccolto ulteriori indizi che hanno permesso di mettere in risalto l’elevatissimo “rischio di recidivanza e di inquinamento probatorio”, che ha portato all'emissione del provvedimento eseguito questa mattina.

Una volta terminate le formalità di rito, per Tassone si sono aperte le porte del carcere di Vibo Valentia.

 

Tentata estorsione e rapina, arrestato sulla poltrona del barbiere

È stato catturato sulla poltrona del barbiere dal quale si stava facendo tagliare i capelli.

L' uomo, D.P., di 51 anni è stato arrestato dai carabinieri della locale Stazione, a Pizzo Calabro, perché destinatario di un provvedimento di carcerazione.

La misura è stata emessa dalla Corte d'appello di Catanzaro, che ha ritenuto il cinquantunenne colpevole dei reati di rapina e tentata estorsione.

L’ arrestato, considerato esponente apicale della locale di ‘ndrangheta di Vibo Valentia, si era reso irreperibile due giorni fa.

Una volta individuato, i militari hanno proceduto all'arresto di D.P. per il quale, dopo le formalità di rito, si sono aperte le porte del carcere.

 

  • Published in Cronaca

Tentata estorsione, cade l'aggravante mafiosa: rimessi in libertà due indagati

I Giudici della Corte di Appello di Catanzaro, in totale accoglimento delle richieste avanzate dagli avvocati Francesco Nicoletti e Giovanni Giannicco, hanno escluso l’aggravante del metodo mafioso nel reato di tentata estorsione, rideterminando le pene applicate in primo grado e disponendo l’immediata liberazione per Massimo Esposito, 36enne rossanese, e Alfonso Dardano, 46enne di Mirto Crosia.

I FATTI La vicenda risale al 10 giugno 2016 quando i Carabinieri del Comando provinciale di Cosenza danno esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Catanzaro.

LE ACCUSE Tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, commessa ai danni di un imprenditore siciliano, aggiudicatario di un appalto per lavori di ammodernamento della SS 106 bis Ionica relativamente alla realizzazione della rotonda in territorio di Mirto Crosia.

IL PROCESSO In primo grado regge l’impianto accusatorio in merito alla contestata aggravante dell’utilizzo del metodo mafioso. Contestazione che viene ora esclusa all’esito del secondo grado di giudizio dalla Corte d’Appello di Catanzaro in accoglimento delle tesi difensive. Disposta quindi la liberazione per gli imputati Esposito e Dardano nei confronti dei quali i giudici catanzaresi hanno fortemente ridotto la pena.

  • Published in Cronaca

Picchia un ragazzino per estorcergli 100 euro: 24enne arrestato nel Vibonese

Un giovane di 24 anni è stato tratto in arresto e ristretto ai domiciliari per lesioni personali e tentata estorsione. A denunciare l'episodio che ha portato all'esecuzione del provvedimento restrittivo sono stati il padre e la madre della vittima, un ragazzo di 15 anni. "Vuoi uscire dal parcheggio con la tua minicar? Prima mi devi dare 100 euro". Sarebbero state queste le parole pronunciate da B.G. all'indirizzo del minorenne, residente a Pernocari di Rombiolo, nel Vibonese. Immaginando in un primo momento che il 24enne lo stesse prendendo in giro, il ragazzino ha replicato scherzando. Da lì a poco, è stato, invece, picchiato con violenza dall'indagato dal quale si è successivamente sottratto fuggendo. I militari dell'Arma, informati dell'accaduto, hanno avviato le ricerche dell'assalitore individuandolo nell'appartamento della fidanzata. Al 15enne, accompagnato in ospedale, è stata riscontrata una sospetta emorragia cerebrale. Il quadro clinico, tuttavia, non sarebbe particolarmente preoccupante.

   

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed